Nemmeno il tempo di svuotare gli stadi gremiti per gli europei e di smontare i maxischermi che la pandemia, momentaneamente sospesa causa calcio, è tornata prepotentemente al centro del dibattito pubblico, e le misure di limitazione della libertà personale si riaffacciano all’orizzonte.
In Francia Macron, in perenne crisi di consensi e dopo la sconfitta clamorosa alle recenti elezioni regionali, ha aperto le danze per la nuova stagione di repressione della libertà.
“Monseirur le president” ha affermato che per andare al ristorante o in un locale o a un concerto, prendere un treno o entrare in un centro commerciale, così come andare , al cinema o a teatro, si dovrà mostrare il pass vaccinale.
Nello stesso discorso il capo dell’Eliseo ha anche affermato che sarà istituito l’obbligo vaccinale per i lavoratori della sanità, e successivamente questo obbligo sarà allargato anche ad altre categorie di lavoratori.
“Immunizzazione obbligatoria” viene definita dai giornali, anche se è scientificamente provato che il siero sperimentale, che chiamano vaccino, non rende immuni dal Covid e non impedisce la sua trasmissione (emblematico il caso del giovane israeliano che, dopo il vaccino, ha contagiato 80 persone).
A seguito delle parole di Macron (cui non è certo che seguano i fatti) si è avuto un boom di prenotazioni per la vaccinazione.
E immediatamente anche in Italia, dopo la sbornia di festeggiamenti per la vittoria all’europeo, è tornato l’allarme rosso per i contagi e le minacce per quanti rifiutino di vaccinarsi.
Il generale Figliuolo, commentando la decisione francese ha affermato:
“Concordo con Macron sul fatto che la vaccinazione è una delle chiavi per il ritorno alla normalità. Per convincere gli ultimi irriducibili utilizzare il green pass per questo tipo di eventi potrebbe essere una buona soluzione. Potrebbe essere anche una spinta per la vaccinazione”.
Gli ha fatto subito eco Walter Ricciardi, consigliere del ministro Speranza, che ha già suggerito al Ministero della Salute la possibilità di rendere vincolante in Italia il green pass.
E dopo una breve pausa di normalità già quattro regioni: Abruzzo, Campania, Marche e Sicilia, rischiano di tornare in zona gialla, mentre l’immunologo e membro del CTS Sergio Abrignan ci assicura che a fine agosto in Italia ci potrebbero essere oltre 30mila nuovi casi al giorno.
La ricreazione è già finita, avevate qualche dubbio?
ARNALDO VITANGELI
La ricreazione è finita, torna la dittatura sanitaria (e sarà peggio di prima) – Visione TV