Comune Info: “Dall’indignazione al sostegno”

La storia delle occupazioni e delle colonizzazioni che ha subito la gente afghana è lunga e insegna molto: oggi non sembra ma arriverà presto il tempo in cui il gran circo mediatico che in questo tremendo agosto tiene accesi i riflettori seguirà ancora una volta la sua parabola.

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Dall’indignazione al sostegno

Dall'indignazione al sostegno
La storia delle occupazioni e delle colonizzazioni che ha subito la gente afghana è lunga e insegna molto: oggi non sembra ma arriverà presto il tempo in cui il gran circo mediatico che in questo tremendo agosto tiene accesi i riflettori seguirà ancora una volta la sua parabola. Sull’Afghanistan calerà di nuovo il silenzio, come dopo la sconfitta dell’URSS o durante il passato regime dei talebani (1996-2001). Il silenzio coprirà la vergogna di 20 anni di missioni militari approvate da tutti i governi di questo paese, di qualsiasi colore fossero, che ora lasciano il popolo afghano, in particolare le donne, nelle mani di brutali fondamentalisti. In questi 20 anni di cosiddetta “liberazione”, le donne afghane hanno continuato a subire violenze, stupri, matrimoni forzati e precoci, assenza di istruzione (l’87% di loro è analfabeta) e di sanità. Il Coordinamento italiano sostegno alle donne afghane (CISDA) sostiene da 20 anni l’associazione RAWA e gli attivisti e le attiviste del Partito della Solidarietà. Loro dicono che non lasceranno il paese, che continueranno a lottare contro il fondamentalismo, per un Afghanistan libero, e per costruire progetti dal basso con le fasce più vulnerabili della popolazione, in particolare le donne. Possiamo aiutarli

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