“La vostra ipocrisia”

Guerrafondai impenitenti. Voi tutti che avete riempito pagine di giornali e schermi delle tv per giustificare le guerre “giuste”, i bombardamenti “mirati”, le invasioni “liberatrici”, tra cui l’operazione “Enduring Freedom”, potreste, almeno in questo momento, avere il pudore di risparmiarci questo spettacolo indecoroso di ipocrisia per le sorti delle donne afghane?

Voi governi della Nato che avete usato in Afghanistan tanti (nostri) denari per armi (due trilioni di dollari) quanti nella seconda guerra mondiale, vi facciamo una proposta per verificare se davvero avete a cuore il bene delle persone oppresse: continuate a stanziare le stesse cifre per altri vent’anni, ma questa volta non per armi, ma per migliorare le condizioni di vita delle persone affidandoli non a militari, ma alle organizzazioni non governative internazionali (che operano sul modello di Emergency per la sanità, dell’Unicef per i bambini, della UN Entity for gender Equality and Emplowerment of Women, del Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane, o altre).

Voi che avete approvato ogni anno per vent’anni i crediti di guerra per finanziare l’invasione dell’Afghanistan non vi viene in mente, neppure ora di fronte a un così evidente, clamoroso e vergognoso fallimento della missione militare, che la strategia della vendetta e dell’”occhio per occhio” rende il mondo cieco (Gandhi), non più pacifico e tantomeno più giusto? Non vi accorgete che le guerre non risolvono, ma aggravano e incancreniscono i problemi di convivenza tra i popoli e di rispetto dei diritti umani?
Voi che ritenete di avere l’esclusiva del modello più avanzato di civiltà, non vi siete mai interrogati delle ragioni per cui l’Occidente suscita in tante parti del mondo tanta repulsione e odio?

Voi che avete ammantato le vostre brame di dominazione su tutte le terre e le risorse del pianeta con la promessa di portare benessere e libertà ai popoli, potreste per una volta prendere atto con modestia e realismo del vostro fallimento?

Voi che piangete lacrime di coccodrillo per la sorte dei collaboratori civili dei vostri governi fantoccio abbandonati a se stessi a Kabul, perché non riaprite subito le frontiere, per loro e per tutte le donne e gli uomini perseguitati non solo dai talebani islamisti, ma anche da tutti gli altri regimi politici oppressivi, maschilisti, schiavisti, fondamentalisti religiosi che imperversano sul pianeta?

Voi che avete deriso come “anime belle” i movimenti pacifisti e nonviolenti che pure vi avevano avvertito in tutti i modi che le vostre pratiche di guerra sarebbero state controproducenti, per una volta, dategli ascolto: ritirate i militari da ogni parte del mondo (ad iniziare da Iraq e Libano) e lasciate fare alle forze di interposizione nonviolenta e alla cooperazione internazionale vera (non quella dei business del petrolio e delle materie prime).

Voi che in vent’anni di occupazione militare avete lasciato che l’Afghanistan diventasse il più grande narco-stato del mondo, cosa state facendo per evitare di importare oppiacei per rifornire i nostri civilissimi e floridi consumi di droga?

Ma prima di tutto, per poter ripartire davvero su basi nuove, dovreste imparare a chiedere scusa.

 

Paolo Cacciari

21 Agosto 2021

La vostra ipocrisia – Comune-info

 

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