“Dall’esempio GKN alimentare un più ampio movimento di lotta dei lavoratori del paese”

[Italia] Dall’esempio GKN alimentare un più ampio movimento di lotta dei lavoratori del paese

Quello della GKN di Campi Bisenzio (FI) è uno dei tanti casi conseguenza dello smantellamento dell’apparato produttivo in corso da anni nel nostro paese, uno di quelli che rientrano nell’operazione di delocalizzazione di FCA-Stellantis e che inevitabilmente ha colpito i lavoratori e le loro famiglie.

Il gioco è sempre lo stesso e il gruppo finanziario Melrose ha fatto la sua mossa: ha comprato l’azienda dal gruppo GKN per poi rivenderla a un gruppo che produce le stesse cose in un altro paese e incassare la differenza.

Questo caso è quindi l’ennesima dimostrazione di come le aziende, nelle mani dei capitalisti, non servono a produrre quanto necessario alla collettività, quanto invece ad aumentare il profitto dei padroni, che si arrogano la libertà di chiuderle quando non producono più profitti o potrebbero produrne di più se il capitale fosse impiegato in un altro modo, per esempio nella speculazione finanziaria.

La chiusura improvvisa della GKN però, si è scontrata immediatamente con la resistenza dello storico Collettivo di Fabbrica e degli operai dell’azienda che, lanciando la parola d’ordine “insorgiamo”, hanno chiamato alla lotta migliaia di operai, anche quelli in cui i padroni e i loro governi sono riusciti a seminare sfiducia, a far credere che per le loro aziende non ci sia più niente da fare e che l’unica soluzione è ripararsi dai colpi, ognuno per sé.

Di seguito alcune delle iniziative messe in campo dai lavoratori GKN e i solidali che diffondiamo e a cui invitiamo a partecipare, a darne notizia ad altri, a promuoverli come esempi positivi di lotta e organizzazione:

2 settembre, A CAMPI BISENZIO data della liberazione di Campi Bisenzio. Corteo alla mattina a Campi Bisenzio, dalle 19.30 apericena presso il presidio e a seguire alle 20.30 reading sui Gap presso il presidio organizzato dall’Anpi di Campi

2 settembre, h 18.00 MASSA assemblea presso Casa Rossa Occupata, via Castagneta 1, Aurelia Sud Montignoso

3 settembre, NAPOLI a partire dalle h 17.00 assemblea all’ Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo , via Matteo Renato Imbriani 218, Napoli. Assemblea e poi a seguire cena e spettacolo serale.

4 settembre, ROMA, assemblea h 14.00 all’interno di Renoize 2021, presso Parco Schuster a Roma.

4 settembre FIRENZE, dibattito h 20,00 alla festa della Fiom di Firenze al Circolo Rondinella del Torrino, Lungarno Soderini 2

4 settembre FIRENZE, cena solidale con Gkn presso SMS RIFREDI

5 settembre TORINO, h 17.30 assemblea presso @Csoa Gabrio via Francesco Millio 42.

4 e 5 settembre “Brigata Sinigaglia sempre presenti”, presso Fontesanta (Casina partigiana di Fontesanta, Bagno a Ripoli, Fi)

6 settembre TREVIGLIO, assemblee presso la Same

6 settembre MILANO, h 20.30 assemblea presso Ri-Make , via del Volga 4.

6 settembre PRATO, iniziative per la liberazione della città

8 settembre, presso il presidio in Gkn incontro con vignettisti e grafici solidali, a partire dalle h 20.30 con Vignettisti per la Costituzione , Militanza Grafica, @(Z)ZeroCalcare

Clicca qui per l’articolo completo

 

Segui la pagina facebook Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze per restare aggiornato sulle future iniziative e mobilitazioni!

 

 

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[Internazionale] Il fallimento della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, UE e sionisti in Afghanistan

I fatti avvenuti in Afghanistan tra il 14 e il 15 agosto 2021 coronano il fallimento della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, UE e sionisti.

Dopo 20 anni di occupazione militare, dopo aver mietuto centinaia di migliaia di vittime militari e civili (240 mila circa, secondo i dati ufficiali), reso profughi milioni di afghani, peggiorato le condizioni di vita del paese, le truppe al soldo degli imperialisti USA e degli altri governi complici dell’occupazione stanno progressivamente abbandonando l’Afghanistan.

A rendere ancor più rovinosa la sconfitta degli imperialisti USA è stata l’immediata liquefazione del governo fantoccio guidato dal signore della guerra Ashraf Ghani (successore dell’altro signore della guerra Hamid Karzai) subito fuggito in esilio in Tagikistan.

Finisce così in disfatta la guerra “umanitaria e contro il terrorismo” condotta dagli imperialisti USA in Afghanistan. Un’invasione iniziata nel 2001 con lo scopo dichiarato di colpire le basi di Al Qaeda di Bin Laden (presunta responsabile dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001) ma il cui intento reale era noto: sviluppare una campagna di aggressione, occupazione e saccheggio di quei paesi le cui autorità non erano prone ai diktat degli imperialisti USA. (Leggi tutto)

 

[Italia] VIII Congresso del PCI (1956) e la “via italiana al socialismo”

Per comprendere le dinamiche che portarono all’ottavo congresso del PCI (dicembre 1956) e all’affermazione della linea dei revisionisti moderni della “via italiana al socialismo” capeggiata da Palmiro Togliatti, è bene inquadrare questo evento, decisivo per quanto riguarda la storia del movimento comunista italiano, all’interno di un contesto generale e nazionale più ampio.

Per farlo, iniziamo dal contesto internazionale.

Con la fine della II Guerra Mondiale (1939-1945) – conclusasi per opera della vittoria sul nazismo da parte dell’URSS e sul fascismo in Italia da parte della Resistenza partigiana guidata dal PCI (1943-1945) – si verificò l’inizio di un periodo di ripresa economica in tutto il mondo. La fine della II Guerra Mondiale segnò anche la fine della prima crisi generale del capitalismo (1900-1945) e la ripresa quindi degli affari dei capitalisti. Si aprì una fase di stabilizzazione nel sistema capitalista di un nuovo ciclo di accumulazione del capitale che durò circa 30 anni, il così detto periodo del capitalismo dal volto umano (1945 – 1975). Con la vittoria dell’URSS sul nazismo e la ripresa delle lotte anticoloniali guidate dal movimento comunista a livello internazionale (1945-1960), si verificò che gran parte dei paesi dell’Asia e dell’Africa passarono sotto la direzione del “blocco socialista” e che in quasi tutti i paesi imperialisti, in particolare quelli europei, i partiti comunisti divennero il riferimento di milioni di proletari: un terzo della popolazione mondiale era diretta o comunque influenzata dal movimento comunista… (continua a leggere)

 

[Italia] Le donne non sono una questione, le donne sono rivoluzione!

Ciclo di video lezioni

Con l’avvio della campagna “Il Socialismo è la Cura” come P.CARC abbiamo deciso di avviare anche un ambito specifico della campagna dedicato alle donne rivoluzionarie, alle loro storie e agli insegnamenti che queste offrono ai comunisti oggi. Abbiamo realizzato quindi un ciclo di video lezioni su alcune delle donne che hanno avuto ruoli di primo piano nella storia del movimento operaio e comunista.

Il lascito che il movimento comunista offre ai comunisti oggi anche nell’ambito dell’emancipazione della donna è un patrimonio da cui necessariamente ripartire. È un patrimonio che chiunque oggi si dica comunista e aspiri a costruire la rivoluzione socialista deve fare proprio. Che non esiste rivoluzione socialista senza emancipazione della donna né emancipazione della donna senza rivoluzione socialista è tutt’altro che uno slogan e proprio la storia del movimento comunista e le esperienze dei primi paesi socialisti lo hanno dimostrato.

L’avanzare della crisi del sistema capitalista ha portato e continua a portare con sé il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle donne delle masse popolari. Queste subiscono infatti una doppia oppressione, quella di classe e quella di genere.

Sono le donne delle masse popolari infatti quelle a cui i padroni hanno sempre riservato violenze e discriminazioni sui posti di lavoro perché, oltre ad essere licenziate nel processo di smantellamento del tessuto produttivo del Paese insieme agli uomini, queste percepiscono salari più bassi o vengono escluse dal lavoro se hanno figli.

Negli ultimi due anni inoltre, la gestione della pandemia non ha fatto che peggiorare le condizioni delle donne delle masse popolari, costringendo madri o figlie ad abbandonare il lavoro per la cura dei figli piccoli o anziani infermi ma, il dato certo è che non è stato il Covid-19 la causa di tutto questo. È la borghesia che continua a costringere le donne in questo stato di precarietà e sottomissione, aggravato nel nostro paese dalla presenza del Vaticano, che mettendo al centro la sua concezione patriarcale e maschilista relega da millenni la donna a sacrificare la propria vita e la propria indipendenza economica per la famiglia… (continua a leggere)

 

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Sottoscrizione nazionale a premi

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  • Primo premio: soggiorno di tre notti per due persone in località a scelta in Italia;
  • Secondo premio: soggiorno di 2 notti per due persone in località a scelta in Italia;
  • Terzo premio: buono di 50 euro per acquisto di testi delle Edizioni Rapporti Sociali.

Estrazione il 7 novembre. I numeri estratti verranno pubblicati sul sito www.carc.it

 

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