Come la Cina ha sconfitto il Covid. Una testimonianza smaschera le fake news nostrane

La Cina è riuscita ad arginare il coronavirus anche nell’insorgere della più insidiosa variante delta. Al 26 agosto il numero ufficiale dei nuovi contagiati si attestava a sole ventisei unità. Nel diffondere le statistiche cinesi, i media europei insinuano però sempre il tarlo del dubbio sulla reale veridicità dei dati forniti. Eppure per capire con che intensità Pechino si stia adoperando per arginare la diffusione di nuovi contagi basterebbe provare a parlare con gli italiani residenti in Cina o con chi prova a recarvisi  da un paese estero. Noi abbiamo raccolto la testimonianza di Shixiong Wang, insegnante, traduttore e scrittore che vive in Italia e parla fluentemente sia italiano che cinese, che dall’Europa nei giorni scorsi si è imbarcato su un aereo, avendo come meta, appunto, la Repubblica Popolare Cinese.

 

Dopo che il volo diretto dall’Italia alla Cina è stato annullato (di solito quando sono stati scoperti cinque nuovi casi in una città cinese, tutti i voli internazionali che arriveranno in questa città sarebbero stati cancellati), sono venuto in Polonia per tornare a casa in aereo. Secondo le misure della Cina, tutti i viaggiatori devono fare due tamponi e eseguire due test sierologici prima di entrare in Cina (i vaccinati devono sottoporsi ad un test in più, ossia quello della proteina N). Quindi dopo aver fatto un tampone e un test sierologico in Italia (con la verifica ufficiale dell’ambasciata cinese sui risultati medici), ho dovuto fare altri due a Varsavia chiedendo di nuovo la verifica dell’ambasciata. Una volta entrato in Cina, dovrò fare una quarantena per 14 giorni in un albergo speciale organizzato dallo Stato (insieme a quattro test durante queste due settimane), e poi dovrò fare quarantena a casa per altri 14 giorni con l’aiuto della mia comunità.
Le misure di prevenzione dell’epidemia in Cina sono rigorosissime e devono essere seguite da sia i vaccinati sia i non vaccinati. Nel mio paese non c’è green pass, c’è solo un codice per indicare se la persona è in contatto con i positivi. Quindi le persone sono libere di scegliere di essere vaccinato o no. Ad alcuni media stranieri piace dire che il governo cinese ha nascosto il vero numero dei nuovi casi al giorno. Penso che siano questi media che stiano nascondendo le misure cinesi contro il covid.

Il mio viaggio dal volo internazionale verso l’albergo di quarantena è stato lunghissimo, lungo il percorso bisogna superare quasi 20 controlli: scansione del codice del volo, misura della temperatura corporea, presentazione dei moduli del test con quattro risultati negativi, indagine epidemiologica, due tamponi rapidi, richiesta del codice QR di ingresso, compilazione dei moduli di tracciamento, la dogana, disinfezione dei bagagli, disinfezione dei miei vestiti, test sierologico, ingresso nel gruppo chat del hotel di quarantena… Col mio cervello ipossico dopo ore di volo non ricordavo troppi dettagli, vedevo solo innumerevoli persone in bianco mi sono passate davanti di corsa…

L’ingresso di due ore sembra complicato, ma è la prima linea di difesa a tutela della salute e della sicurezza nazionale. Molte persone lo danno per scontato, ma la mia esperienza all’estero mi ha insegnato che in molti paesi non ci sono centinaia di personale anti-epidemia in attesa quando l’aereo sta atterrando, strutture alberghiere speciali per l’isolamento, autisti specifici che sono responsabili del trasporto dei passeggeri internazionali, medici che rispondono al telefono 24 ore, volontari che forniscono servizi di base…

Il mondo mediatico di tanti paesi non crede al lavoro anti-epidemia del mio paese, ma io ci credo. Non perché sono cinese, semplicemente perché l’ho visto di persona e mi ha protetto bene.

Il vapore acqueo sugli occhiali e il sudore sulla maschera protettiva mi hanno impedito di vedere l’aspetto di queste “guardie bianche”. Sono vestiti della stessa “uniforme” per lo stesso ideale. Per un momento, si fusero in una muraglia bianca nella mia visione offuscata, come fosse una grande muraglia costruita per la difesa sanitaria nazionale.

Dopo aver completato il controllo in ogni punto di ispezione, dicevo sempre la stessa frase alla muraglia bianca: “Grazie per il vostro lavoro!”. Grazie per aver protetto la mia famiglia e il mio paese.

La città dove è atterrato il volo si chiama Taiyuan (il capoluogo della provincia dello Shanxi, con una popolazione di 5,3 milioni di abitanti). Subito dopo i controlli all’aeroporto sono stato sottoposto a isolamento medico obbligatorio (la prima fase a Taiyuan è di due settimane, e anche la seconda fase nella mia città è di due settimane). L’intero hotel è utilizzato per l’isolamento e su ogni piano è presente personale che offre aiuto. Per garantire la sicurezza di tutti, io e altri viaggiatori internazionali dobbiamo vivere nella stanza e non possiamo uscire. Mi hanno dato una camera tripla (abito da solo) con bagno privato. Costa 25 euro a notte. Un medico mi manda i pasti tre volte al giorno. Ogni menù completo costa 3 euro e comprende un piatto di base (riso/pasta/doushabao/huajuan/ravioli), due piatti con carne, un piatto di verdure, una zuppa, una frutta (mela/arancia/banana) e uno yogurt. Per i musulmani c’è un menù halal. I pasti vengono messi su una sedia disinfettata fuori la mia stanza per evitare contatti diretti. Ogni stanza è dotata di disinfettante, ogni giorno devo disinfettare tutte le spazzature (con sacchi specifici) lasciate fuori dalla porta e le feci (che possono trasmettere virus via tubi).

Il costo della quarantena dipende dalla città in cui si trova l’hotel e dal livello dell’hotel. All’inizio, il governo cinese pagava tutti i costi della quarantena, ma poiché l’epidemia è durata troppo a lungo e il numero di persone che tornano a casa è troppo grande, il governo ha deciso di far pagare una parte del costo alle persone in quarantena.

Tutte le persone in quarantena entreranno in due gruppi WeChat prima di entrare in hotel, uno è responsabile dei servizi generali (pasti, poste, acqua minerale gratuita, problemi personali) e l’altro è responsabile dei servizi medici. Devo riferire la mia temperatura due volte al giorno al medico che mi cura. Ogni due giorni un medico verrà in camera mia per farmi due tamponi o un test sierologico. Tutti i servizi medici sono gratuiti. Le persone con sintomi verranno portate con trasporto speciale in ospedale subito per ulteriori accertamenti. Prima di essere messo in quarantena ero abbastanza preoccupato per questo tipo di vita, ma ora sono abituato a lavorare a distanza nella mia stanza ogni giorno.

 

LA REDAZIONE DE L’ANTIDIPLOMATICO

Come la Cina ha sconfitto il Covid. Una testimonianza smaschera le fake news nostrane – Emergenza Covid – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

Come la Cina ha sconfitto il Covid. Una testimonianza smaschera le fake news nostrane (parte seconda) – Emergenza Covid – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

Come la Cina ha sconfitto il Covid. Una testimonianza smaschera le fake news nostrane (parte terza) – OP-ED – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

 

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