[Info Cobas Stampa] Resoconto presidio 13 settembre Bologna

Oggi 13 settembre, primo giorno di scuola in Emilia Romagna, si è svolto un presidio di protesta a cui hanno partecipato decine di lavoratori e lavoratrici della scuola per denunciare le gravi problematiche relative all’avvio dell’anno scolastico, nascoste dai provvedimenti sul green-pass che hanno svolto la funzione di distrattori di massa.

Nell’incontro con il Dirigente dell’Ufficio V – Ambito territoriale di Bologna, dott. Giuseppe Antonio Panzardi, abbiamo denunciato:

–    l’insufficienza degli organici che ha portato alla diminuzione del numero di classi e al conseguente aumento del numero di alunni per classe;

–    la vergognosa situazione dei corsi serali in cui non sono state autorizzate le dotazioni di personale per dare avvio alle lezioni;

–    i problemi riscontrati nell’assegnazione delle supplenze da GPS con il nuovo sistema informatico;

–    le serie difficoltà riscontrate nella scuola primaria relativamente all’inclusione e al sostegno degli alunni/e con disabilità;

–    l’inadeguatezza degli spazi già segnalata da mesi che sta determinando disagi, riduzione del tempo scuola e addirittura il ricorso del tutto illegittimo alla DAD;

–    le disfunzioni nella gestione dell’accesso alle scuole che ha portato al respingimento di docenti privi di green-pass per ragioni tecniche, nonostante la documentazione fornita.

In merito a quest’ultimo punto il dott. Panzardi ha riconosciuto la necessità di procedere con buon senso, senza dare avvio a provvedimenti di sospensione e di sanzione in caso di disguidi indipendenti dalla volontà del lavoratore.

Riguardo alla questione dei corsi serali riteniamo del tutto insufficiente la soluzione prospettata di ricorrere all’organico finalizzato al recupero degli apprendimenti (leggi organico covid), che per ora è stato garantito fino al 31 dicembre.

Per quanto riguarda il ricorso alla DAD da parte di alcuni istituti della nostra provincia per far fronte alle carenze di spazi, il dott. Panzardi ne ha riconosciuto l’illegittimità sul piano normativo, poiché non riconducibile a problematiche collegate con l’emergenza pandemica e ha invitato a segnalare all’Ufficio tutte le situazioni di questo tipo.

Per questo riteniamo assolutamente necessario vigilare affinchè il ricorso alla DAD non diventi una pratica strutturale per far fronte a ogni tipo di difficoltà di gestione della scuola, e invitiamo colleghi/e,  genitori e studenti che si dovessero ritrovare di nuovo nel tunnel della DAD a denunciare la situazione.

Infine ci aspettiamo che l’Ufficio Scolastico intervenga nelle situazioni già ampiamente rese note dalla stampa.

Cobas Scuola Bologna

13 settembre 2021

 

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