Aderire e partecipare al corteo del 18 settembre a Firenze indetto dagli operai GKN!
Alimentare la mobilitazione dei lavoratori per costruire lo sciopero generale dell’11 ottobre indetto dal sindacalismo di base!
Partecipa con noi e organizziamoci insieme, contattaci su carc@riseup.net o allo 02.26.30.64.54
Il 18 settembre a Firenze non è solo la giornata di lotta e mobilitazione dei lavoratori GKN, a difesa del proprio posto di lavoro. Questa data è di tutti coloro che oggi voglio mobilitarsi per farla finita con la chiusura delle aziende, lo smantellamento di ogni diritto conquistato col sudore e la lotta dei lavoratori negli anni addietro, di tutti coloro che vogliono iniziare ad organizzarsi per far fronte positivamente agli effetti più disastrosi della crisi.
Il grido di battaglia degli operai GKN che da due mesi riecheggia in tutto il paese vuole riaccendere la voglia di riscossa e la fiducia nella vittoria in tutti gli operai delle aziende condannate a morte lenta dai capitalisti. Deve diventare la scintilla che innesca in ogni fabbrica la costruzione di un’organizzazione di operai, il coordinamento con le altre organizzazioni operaie, dando il via ad una mobilitazione ampia e decisa a porre fine al saccheggio del tessuto produttivo che miete esuberi e disoccupati. Una scintilla che deve incendiare l’intera prateria!
In questo senso la mobilitazione indetta dai lavoratori GKN non può e non deve essere “il caso isolato” dei bravi operai che si mobilitano per salvare il proprio posto di lavoro, deve essere da stimolo per alimentare il percorso di costruzione dello sciopero indetto dal sindacalismo di base per l’11 ottobre 2021: bisogna raccogliere la forza, l’entusiasmo, la voglia di riscossa e l’esempio dei lavoratori GKN, portarlo all’ordine del giorno delle assemblee sindacali in ogni azienda del paese, renderlo volantino da diffondere nelle mense, nei circoli, tra linee produttive e in ogni luogo frequentato da lavoratori, trasformarlo in parole d’ordine di riscossa in ogni luogo di lavoro!
Per gli stessi motivi, dobbiamo concepire ogni iniziativa messa in campo nelle prossime settimane come un pezzetto di una mobilitazione più ampia che deve dare forza alla corteo del 18 settembre a Firenze e allo sciopero generale dell’11 ottobre, e in particolare:
– l’assemblea del sindacalismo di base prevista per il 19 settembre a Bologna;
– lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale del 17 settembre;
– le manifestazioni del 24 settembre dei lavoratori di Alitalia e MPS minacciati di migliaia di licenziamenti.
È per la resistenza messa in campo dalla classe operaia che i capitalisti non sono riusciti a fare peggio di ciò che hanno fatto ed è il contrattacco dei lavoratori organizzati che metterà fine a questo corso delle cose, allo smantellamento dell’apparato produttivo, della sanità e della scuola pubblica, alla devastazione ambientale, alla precarietà dei lavoratori, dei giovani e delle donne. È in questo contesto che è necessario alimentare il movimento generale innescato dalla mobilitazione della GKN per porre fine allo smantellamento dell’apparato produttivo del paese, senza accontentarsi degli ammortizzatori sociali ma al contrario assegnando ad ogni azienda compiti produttivi ben precisi e garantendo ad ogni individuo un lavoro utile e dignitoso. Questo è anche l’unico modo per tenere aperta la GKN e tutte le altre aziende in via di chiusura.
Partecipa al corteo del 18 settembre a Firenze!
Organizzati con le decine di autobus organizzati in tutta Italia da diversi organismi politici e sindacali oppure con i tuoi colleghi, amici, compagni di lotta per venire in auto o con altri mezzi!
Partecipa con noi e organizziamoci insieme, contattaci su carc@riseup.net!
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Cosa insegna la lotta GKN (da Resistenza 09/2021)
Organizzarsi da subito senza aspettare che siano i padroni ad attaccare.
Il fulcro della lotta degli operai GKN è il Collettivo di Fabbrica, un’organizzazione costruita su iniziativa degli operai, replicabile in ogni azienda e posto di lavoro. È quanto di più simile ai Consigli di Fabbrica (CdF) degli anni ‘70-’80 la classe operaia esprime oggi.
In GKN c’è un filo rosso che lega l’esperienza del CdF della FIAT di Firenze al Collettivo di Fabbrica, un filo che la vecchia generazione di operai ha conservato ed è riuscita a trasmettere alla nuova leva.
La storia della costruzione del Collettivo di Fabbrica GKN può e deve diventare patrimonio collettivo di tutta la classe operaia che ha bisogno come il pane di esempi pratici da cui attingere per tornare a costruire organismi simili nelle fabbriche di tutto il paese.
Il Collettivo di Fabbrica si occupa della fabbrica, ma anche del territorio in cui gli operai vivono, scegliendo autonomamente quali battaglie condurre, con quali solidarizzare, anticipando gli attacchi padronali.
Ciò si è visto:
– quando fu abolito l’art. 18, che quà è stato difeso con successo e mantenuto in vigore fino alla chiusura dello stabilimento;
– quando gli operai hanno scioperato e picchettato la fabbrica contro i licenziamenti camuffati da Staff leasing e da lavoro esternalizzato;
– quando hanno partecipato e solidarizzato con le altre vertenze sul territorio come quella del Panificio Toscano e della Texprint guidate dal Si Cobas;
– quando hanno sostenuto la mobilitazione contro la costruzione dell’Inceneritore di Case Passerini a Firenze.
Queste sono solo alcune delle battaglie, interne ed esterne, che il Collettivo di Fabbrica ha promosso in questi anni.
La struttura organizzativa che gli operai si sono dati e il forte legame con le organizzazioni sul territorio hanno permesso loro di far fronte immediatamente alla chiusura.
È fondamentale organizzarsi ovunque, anche dove non c’è esperienza di organizzazione: i Riders sono un esempio importante in questo senso. Anche nei settori di lavoro più moderni, precarizzati e parcellizzati è possibile e necessaria l’organizzazione dei lavoratori. Non importa se all’inizio si è in pochi, l’importante è non aspettare di essere sotto attacco per organizzarsi… (leggi tutto)
[Italia] Come supportare la lotta della GKN?
A 2 mesi dal licenziamento dei 422 operai liquidati dalla GKN con un’email, più un altro centinaio di lavoratori tra ditte in appalto e di servizi, la mobilitazione contro le scorrerie dei padroni e dei loro governi e contro lo smantellamento dell’apparato produttivo fiorentino non si è mai arrestata, al contrario si è sviluppata ed è oggi inarrestabile per la combattività dei suoi protagonisti, che ha contagiato tutto il paese trasformando la vertenza in un caso nazionale.
La lotta degli operai della GKN a difesa dei posti di lavoro e contro le delocalizzazioni ha risvegliato la fiducia in migliaia di operai e di lavoratori di ogni parte del paese, da anni convinti che niente possa invertire il corso delle cose, e ha dimostrato nella pratica che organizzarsi all’interno delle proprie fabbriche ancor prima che i padroni sferrino i propri attacchi non solo è un’arma per resistere ma anche per rispondere ai colpi. Il Collettivo di Fabbrica della GKN alla testa della mobilitazione è un esempio dal quale la classe operaia di tutto il paese ha bisogno di attingere… (continua a leggere)
[Italia] Lettera aperta agli eletti nel 2018 nelle file del M5S. O di qua o di là. Il 18 settembre è un bivio
“Il 18 settembre gli operai GKN hanno indetto un corteo a Firenze (ore 15, Fortezza da Basso).
Per particolari e specifiche condizioni, quel corteo è diventato – sta diventando – la mobilitazione che raccoglie, rilancia e sviluppa la difesa di tutti i posti di lavoro, la resistenza a tutti i tentativi di delocalizzazione, la ribellione popolare al governo dei migliori e al loro capo, Mario Draghi.
Potete fare finta di niente. Potete fare come se nulla fosse. Oppure potete schierarvi, partecipare e promuovere la partecipazione al corteo. Perché il 18 settembre si sta o di qua o di là.
O di qua, con gli operai GKN, Whirlpool, Gianetti, Texprint e con le altre centinaia di migliaia di lavoratori che resistono a licenziamenti, alle condotte anti sindacali, alla repressione e ricatti oppure di là, con Draghi, Letta, Salvini, Giorgetti, Brunetta e gli altri “migliori”, di là con i fondi di investimento e con chi svende il paese e il suo apparato produttivo.
E’ una scelta di responsabilità e coraggio. Ma è una scelta abbastanza semplice…” (leggi tutto)
Dall’agenzia stampa del P. CARC
[Italia] Dall’assemblea dei sindacati di base del 19 settembre a Bologna allo sciopero generale dell’11 ottobre
Aderiamo e partecipiamo all’assemblea dei sindacati di base che si terrà il prossimo 19 settembre a Bologna in preparazione dello sciopero generale indetto l’11 ottobre, invitiamo a partecipare RSU, delegati e lavoratori a cominciare da quelli delle principali aziende e focolai di lotta che attraversano il paese: GKN di Firenze, Whirlpool di Napoli, Logista di Bologna, ILVA di Taranto, Alitalia, Stellantis, i lavoratori della Scuola e della Sanità. Il loro contributo è prezioso per la buona riuscita dell’iniziativa e per fare dell’11 ottobre uno sciopero veramente generale contro Draghi e il suo programma antipopolare.
(…) La riuscita dell’assemblea unitaria del 19 settembre serve a far nascere comitati territoriali di adesione, propaganda e promozione dello sciopero dell’11 ottobre, che promuovano volantinaggi, riunioni, assemblee cittadine come quella che si terrà il 29 settembre a Firenze alla casa del popolo “Il Campino”, dando seguito concreto a quanto indicato nella piattaforma rivendicativa dai promotori: “costruire un vero e proprio stato di agitazione permanente, con assemblee e iniziative di lotta sui luoghi di lavoro e sui territori, con l’obiettivo di generalizzare la mobilitazione a tutti quei movimenti e quei settori sociali che intendono contrapporsi ai piani di supersfruttamento, precarietà, disoccupazione, devastazione sociale e ambientale imposti dai padroni su scala nazionale e internazionale”. (leggi tutto)
…ancora dall’agenzia stampa del P. CARC:
[Italia] Studenti contro il green-pass, la lettera ai parlamentari
[Internazionale] Sull’11 settembre 1973, morte di Allende e colpo di stato in Cile
[Internazionale] Il presidente Gonzalo è morto ma la sua opera vivrà per sempre!
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11 OTTOBRE 2021: SCIOPERO GENERALE!
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Serve un governo di emergenza popolare. Va imposto. Costringiamoli a ingoiarlo!
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Draghi, 6 mesi sono già troppi
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Organizzarsi! Costruire ovunque organismi di base. Un esempio nella sanità
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Riprende la scuola fra tagli, imposizioni e ricatti
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