L’impegno preso giovedì alla COP26 da oltre 40 paesi per “eliminare il carbone”, suona infatti come una beffa per i 20.000 Adivasi che abitano la foresta di Hasdeo, nel cuore dell’India, e che chiedono che le attività estrattive nella loro terra siano fermate immediatamente.
Hasdeo è un patrimonio di inestimabile valore. Gli Adivasi la abitano da tempo immemorabile e la chiamano casa. Sotto la loro sapiente cura, la foresta non solo ha fornito loro abbondanti fonti di sostentamento, ma è anche diventata uno straordinario rifugio per elefanti, leopardi e orsi labiati.
Ma ha la sfortuna di sedere sopra enormi riserve di carbone e il primo ministro indiano Narendra Modi è determinato a sfruttarle, e ha annunciato anche piani per aumentare in modo imponente l’estrazione del carbone in tutto il paese ridicolizzando la pretesa di essere in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici.
Due miniere sono già operative nell’area: grandi ferite aperte nel verde lussureggiante del paesaggio. E il governo ha appena approvato una terza miniera, ma le scavatrici non si sono ancora messe all’opera…
Non è troppo tardi per fermarle, ma dobbiamo unire la nostra voce di protesta a quelle degli Adivasi, determinati a resistere.
Invia subito una email a sostegno degli Adivasi
È una vera battaglia alla Davide contro Golia perché devono affrontare le forze più potenti in India: il governo e le aziende più grandi e ricche della nazione. Recentemente, hanno marciato per 300 km verso la capitale regionale per protestare, sfidando le intimidazioni criminali. In varie regioni dell’India, contro chi ha il coraggio di opporsi viene utilizzata una vasta gamma di tattiche tra cui omicidi extragiudiziali, violenza sessuale minacciata e reale, e false incriminazioni.
Shakuntala, una donna Adivasi, ha dichiarato: “Se la miniera si espande nella foresta di Hasdeo, l’intera regione, compresi i villaggi adivasi, sarà distrutta. La foresta ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Come possiamo vedere qualcuno distruggere nostra Madre? Siamo pronti a dare la vita per Madre Terra”.
Per favore, invia subito una e-mail alle autorità indiane. Per gli Adivasi è davvero una questione di vita o di morte.
Grazie.
Francesca Casella
Direttrice per l’Italia
PS: Martedì 9 novembre, a Glasgow ci sarà un evento su questo tema nell’ambito del “People’s summit for climate justice”. Si intitola “People’s Resistance and Repression in Modi’s India: Corporate Crimes, Coal and Environmental Destruction”. È stato co-organizzato da Survival e vi parteciperanno attivisti Adivasi. Registrati per seguirlo online.