[Superando.it] Capolavori del cinema accessibili a tutti

Per volontà di Filmstudio Roma e con la collaborazione di CSC-Cineteca Nazionale e dell’Associazione +Cultura Accessibile-Cinemanchìo, all’inizio del 2022 prenderà il via un nuovo percorso di cultura cinematografica e di inclusione, con la proiezione di alcuni capolavori cinematografici, in versione restaurata, con audiodescrizione e sottotitolazione. Si comincerà il 15 gennaio con “Le mani sulla città” di Rosi, per proseguire il 14 febbraio con “Una giornata particolare” di Scola. Tali eventi saranno anche occasioni di riflessione e sensibilizzazione in tema di accessibilità alla cultura
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Perché il lavoro di cura non deve più essere solo delle famiglie
«Come gli ultimi anni hanno visto l’affermazione, ancora non pienamente realizzata, del diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità, i prossimi anni dovranno vedere l’affermazione concreta dei diritti dei caregiver familiari alla vita non dipendente da quella dei loro cari con disabilità»: lo scrive tra l’altro Salvatore Nocera, intervenendo nel dibattito aperto sulle nostre pagine da un intervento di Simona Lancioni sul tema del caregiving familiare, riguardante coloro che prestano assistenza in modo globale, continuo e gratuito ad un familiare non autosufficiente
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“Legàmi. Io sono perché noi siamo”: il 6° Premio Melchionna
È “Legàmi. Io sono perché noi siamo” – scelto «perché mai come in questi due anni di distanziamento forzato a causa della pandemia, ci siamo resi conto che non c’è massima più vera di questa, tanto cara a Nelson Mandela» – il tema del 6° Premio Artistico Letterario-Internazionale Giuseppe Melchionna, iniziativa promossa dall’Associazione Prodigio di Trento e dedicata a colui che ne fu lo storico presidente e fondatore, impegnato per tutta la vita contro le barriere architettoniche e culturali. Vi si potrà partecipare entro il 10 marzo 2022, con un racconto, una poesia o una fotografia
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Per re-includere nella società le persone anziane con disabilità visiva
Valorizzare e re-includere quel capitale umano della nostra società, gli anziani, che, senza una reale ragione, sono considerati non più “funzionali” alla stessa società. In parallelo puntare all’autonomia delle persone anziane con cecità o ipovisione, attraverso l’apprendimento dell’utilizzo delle nuove tecnologie, del Braille e della mobilità: sono gli obiettivi del progetto “Muoviamoci insieme. Tra rete ed autonomia il futuro degli anziani non vedenti”, presentato in questi giorni dall’UICI di Napoli (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti)
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Quell’Università telematica che discrimina
C’è un’Università telematica molto nota che offre agli studenti con invalidità al 100% la possibilità di iscriversi gratuitamente ai corsi di studio, ma che poi, a quanto pare, non è grado di garantire un elemento basilare, quale l’accesso al materiale didattico. A denunciarlo è l’Associazione Avvocato del Cittadino, a proposito di quanto vissuto da uno studente non vedente, che ha pertanto inviato una diffida all’Ateneo coinvolto, rilevando un’evidente situazione di discriminazione ai sensi della Legge 67/06
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Un utile chiarimento sui vaccini a bambini e bambine con patologie croniche
Dopo che la Commissione Tecnico-Scientifica dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha approvato l’estensione di indicazione dell’utilizzo del vaccino Pfizer per la fascia di età compresa tra 5 e 11 anni, con una serie di indicazioni specifiche, la Commissione Medico-Scientifica della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha elaborato una nota con alcune raccomandazioni su tale materia, riguardanti chi soffre di patologie croniche, incluse le malattie neuromuscolari. «In questi ultimi casi – vi si legge tra l’altro – la raccomandazione alla vaccinazione è anche maggiore»
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Inclusione vuol dire dare più possibilità, mai meno possibilità!
«Da un po’ di tempo, ormai, c’è un solo modo per tentare di accedere ai diversi servizi della Pubblica Amministrazione o ai concorsi e bandi nazionali e locali, avere cioè un’“identità digitale”, meglio conosciuta come SPID. Questo, però, costringe e obbliga milioni di persone, comprese quelle con disabilità di ogni tipo, a trascorrere molto tempo di fronte a uno schermo a combattere contro timer che indicano il tempo che sta per scadere, password da resettare se si sbaglia nella digitazione e chi più ne ha più ne metta. Ma è questo il mondo inclusivo che vogliamo costruire?»
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Il cambiamento nella cultura della cura e le esigenze concrete
Continuiamo a dare spazio al dibattito aperto in queste settimane sulle nostre pagine da un intervento di Simona Lancioni sul tema del caregiving familiare, riguardante cioè coloro che prestano assistenza in modo globale, continuo e gratuito ad un familiare non autosufficiente a causa di una disabilità o di patologie/situazioni legate a specifiche patologie o all’invecchiamento. A un successivo intervento della stessa Lancioni, replica oggi, con una serie di precisazioni, Lorenzo Cuffini dell’Associazione Gilo Care
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