[Superando.it] Atleti e atlete con disabilità: una carriera sportiva a tutti gli effetti

Assume concretezza, per gli atleti e le atlete con disabilità fisica e sensoriale, la possibilità di una carriera sportiva a tutti gli effetti, con regolare contratto di assunzione e l’equiparazione in termini di stipendio ai colleghi olimpici, oltre a pari opportunità a fine carriera: è arrivato, infatti, il primo bando prodotto in tal senso dalle Fiamme Gialle, cui seguiranno quelli diu altri Gruppi Sportivi Militari e Corpi Civili dello Stato. Soddisfazione viene espressa dalla deputata Giusy Versace, battutasi a lungo per ottenere il Decreto Legislativo che ha regolamentato tale materia
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Dispositivi medici monouso: ritirare quella procedura discriminatoria
Purtroppo, quello della mancata libera scelta dei dispositivi medici monouso da parte delle persone interessate non è certo un problema nuovo e spesso costringe le Associazioni che rappresentano tali persone a scendere in campo con azioni attuate anche a livello legislativo. È il caso di una procedura indetta dalla Regione Lombardia, riguardante un accordo quadro sulla fornitura di dispositivi medici per assistenza protesica (cateterismo), ritenuta discriminatoria dalle organizzazioni FINCOPP, FAIP e ASBI, che ne chiedono il ritiro, pena il procedere con un’azione giudiziaria
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Screening neonatale esteso: facciamo il punto
«Sono passati cinque anni dall’entrata in vigore della Legge 167/16, che ha introdotto lo screening neonatale metabolico allargato in Italia: da allora sono stati fatti molti progressi, sia nella definizione di nuovi e più affidabili test che nella messa a punto e disponibilità di terapie un tempo senza opportunità terapeutiche in grado di cambiare le aspettative di vita»: a scriverlo è l’OMAR (Osservatorio Malattie Rare), nel presentare l’incontro online “Screening neonatale esteso. 2016-2021, 5 anni di progressi. Prospettive e sfide per il futuro”, organizzato per il 26 gennaio prossimo
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Un welfare per la qualità di vita di tutti i membri delle famiglie
«Servono iniziative pubbliche – scrive Salvatore Nocera – che realizzino veri servizi socio-assistenziali-sanitari a favore della qualità di vita di tutti i membri delle famiglie. La recentissima Legge Delega in materia di disabilità ha indicato alcuni criteri, per garantire, in modo migliore, la vita indipendente alle persone che necessitano di assistenza “continuativa, permanente e globale”, ma anche ai e alle caregiver che hanno diritto a non perdere la loro personalità di familiari, per dover assumere quella di “salariati”, reclusi ed esclusi dal consorzio umano»
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Rappresentanza e rappresentatività nella Consulta romana sulla disabilità
«Abbiamo preso atto con piacere – scrive Umberto Emberti Gialloreti, presidente della Consulta Cittadina Permanente di Roma per i Diritti delle Persone con Disabilita – della proposta di modifica del Regolamento della Consulta, presentata da una serie di Consiglieri Comunali, poiché riteniamo fondamentale restituire alla Consulta stessa il ruolo di “controllore” degli atti del Campidoglio per l’inclusione concreta dei cittadini e delle cittadine con disabilità. Coniugare in tale organismo la rappresentanza con la rappresentatività: è questa la sfida da vincere»
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I luoghi dove è nata la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità
«Anche in prospettiva delle prossime tornate elettorali – scrive Salvatore Cimmino -, credo sarà fondamentale, per chi si proporrà di tutelare i diritti delle persone con disabilità, approfondire la conoscenza della Convenzione ONU sui Diritti delle stesse Persone con Disabilità, per salvaguardare i princìpi di libertà e di uguaglianza che la sostengono. Ma per farlo bisognerà andare “in pellegrinaggio” nei luoghi dove la Convenzione ONU è nata, ovvero ovunque una persona con disabilità sia “imprigionata” da barriere fisiche, sociali e morali, per riscattarne la libertà e la dignità»
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Un “intestino felice” inclusivo? Potrebbe diventare realtà
C’è un apparecchio in avanzata fase di sperimentazione, ma ancora alla ricerca di un’azienda che lo produca, volto a favorire i problemi di evacuazione, spesso importanti, anche per tante persone con diverse disabilità. A parlarne è la giornalista Emanuela Di Pasqua, citando tra l’altro il libro “L’intestino felice” di Giulia Enders. «Penso che un sistema del genere – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – potrebbe essere utile non solo alle persone con disabilità. Un intestino felice inclusivo? Sembra un’antitesi, potrebbe diventare realtà»
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