Rassegna stampa Covid: Generare un solco incolmabile tra la popolazione

Minacciare, bastonare, mentire, terrorizzare, criminalizzare, separare: è l’arte del governare di ogni dittatura.
E se c’è una Costituzione a difesa dei diritti dei cittadini, la si sospende con l’Emergencies Act. Come in Italia, così da oggi in Canada.
In modo “provvisorio”, ovviamente: cosa saranno mai due anni, o venti?
Come un secolo fa in Germania.

Un utile solco netto, tra obbedienti ed untori:
Ciciliano, CTS, Corsera 15 febbraio
https://youtu.be/iHjMam7p2wM?t=678

“Le pare poco”??

Anche dire tutto e il suo contrario è un’arte non da poco, per il CTS:


Qui prima si afferma che impongono l’obbligo agli over 50 “per difenderli dal virus” e quindi dalla propria incapacità ad autodeterminarsi, come ai bambini il maglione d’inverno. Subito sotto, li si indica come “popolazione potenzialmente pericolosa per il resto della comunità” – lo afferma e suggerisce il giornalista nella domanda, certo, ma testina CTS non si perita di smentirlo. Un bel “dàgli all’untore” ci sta sempre bene, sul Corsera.

Sempre Ciciliano, CTS, stesso articolo:

Quindi nessun pericolo per i giovani non sierati. Roba da chiedergli perciò il motivo di vaccinare pure bambini, adolescenti, perfino i neonati, nonostante i mille pareri contrari internazionali a partire dalla Food & Drugs Administration USA. Ma il giornalista non ci arriva: è addestrato per tacere e ubbidire.
Perchè l’allarme va comunque mantenuto, in qualsiasi modo.

Ad Hong Kong, ad esempio, fanno così:
Come riempire gli ospedali per poi gridare “al lupo” in una metropoli
da 7 milioni di abitanti e 220 decessi in due anni, numero minore dei suicidi?
Facile, basta metterci dentro pure i portatori sani:

sempre il Corsera del 15 febbraio – https://youtu.be/iHjMam7p2wM?t=1234

Stesso stile su La Repubblica, ovviamente:
https://youtu.be/iHjMam7p2wM?t=1701

Decisioni assurde in tempi sbagliati.
Lo afferma tra le righe il ministro Garavaglia, digiuno di diritto costituzionale:

Peccato che la “decisione” sia stata stabilita il 7 gennaio con decorrenza il primo febbraio e applicazione il 15 febbraio, ben quaranta giorni dopo, alla faccia della Costituzione che prevede i decreti come strumento di emergenza immediata, e quando era già era ben previsto di aver raggiunto il picco invernale dell’epidemia. Se il ministro Garavaglia ha studiato matematica al liceo, di certo nessuno gli ha mai parlato di diritto costituzionale. Tale anacronismo incongruente rispetto alla realtà dei fatti è la prova evidente di come si tratti di una decisione che con il controllo sanitario nulla abbia a che fare, se non punire la dissidenza colpendo la classe di lavoratori più restia all’obbedienza. Confermata inoltre dall’intenzione di mantenere quest’obbligo “fino almeno al 15 giugno”, quindi probabilmente oltre (se non per sempre), in piena estate, contro ogni logica sanitaria. Una discriminazione su base biologica (anagrafica) priva di ogni ragione epidemiologica, anche perchè limitata ad un numero ristretto di cittadini, degna dei tempi più bui della storia europea.


Punto 1: per i guariti, sei mesi di libertà vigilata e poi ciaociao, e ci risiamo con le dosi, pena la gogna pure per loro. Per gli altri, i trisierati, condanna sospesa in attesa di nuove disposizioni del direttore del carcere.
Il punto 2 non è certo, nessuno può assicurare che il provvedimento discriminatorio il 15 giugno non sia prorogato da questa banda di mentitori seriali. E comunque, come arrivare al 15 giugno senza morire di fame non è dato sapere.
La numero 3 è una balla: se in azienda, pubblica o privata, al lavoratore viene impedito perfino di entrare, e viene così immediatamente sospeso e privato della retribuzione, che ci va a fare di nascosto sul posto di lavoro? A lavorare gratis?

Ed ecco qui una questione bella soda, che troppi prendono sottogamba.
Controllo sociale mediante green pass e moneta digitale:
Non sei conforme? Protesti? Ti ribelli? Manifesti contro il governo?
E io ti chiudo il conto, e ti fermo il green pass. Così non mangi nè lavori.
Così impari a disobbedire.

https://youtu.be/sVHVVPKCAHM?t=2291
Bloccare i conti e le licenze per fermare le proteste canadesi contro gli obblighi sanitari “non è concettualmente dissimile da quella che ha escogitato il governo Draghi con la sospensione dallo stipendio per i cinquantenni. Oltre ad essere odiosa, è una misura che un domani può essere usata contro chiunque si opponga a qualcosa. Viene così varcata una soglia di non democrazia”.
Se lo fa Trudeau, uno dei capi di governo dei G7, perchè non farlo in tutta Europa?
“Con una moneta solo digitale, il camionista di Ottawa non avrebbe scampo
neppure se tenesse i soldi sotto il materasso”. Dissidenti: siete avvisati.

Ad ogni modo, la parabola politica del dittatorello canadese sembra avviarsi alla conclusione, mollato oramai dalla maggioranza dei suoi governatori federali: https://visionetv.it/cade-anche-il-quebec-trudeau-sempre-piu-solo-nel-suo-bunker-in-italia-tutti-zitti/

14 GIORNI SONO TROPPI PER MORIRE

Intanto, qualcuno si permette di svelare i trucchi di AIFA per nascondere le reazioni avverse causate, e provate, dalla somministrazione del siero salvifico. Perfino i decessi con correlazione confermata tramite perizia autoptica.

Com’è che dalla “selezioni AIFA” sui 760 decessi segnalati come presumibilmente correlati alle somministrazioni del siero anticovid ne escono come comprovati solo 22 e tutti quanti ottuagenari con patologie pregresse, e scartati tutti gli altri? Ecco come:
La Verità 15 feb – https://youtu.be/iHjMam7p2wM?t=1806 

Le direttive del “Protocollo AIFA” le trovate nell’articolo al link sopra.

https://www.youtube.com/watch?v=sVHVVPKCAHM

Il covid più pericoloso di un siero magico che non immunizza nemmeno le patate? Fosse pure vero, il che è tutto da dimostrare, il fatto è che il covid bisogna prenderselo, e svilupparlo in forma patologica (il 5% dei sintomatici), ed aver pure la sfiga (un 2% di quel 5%) di svilupparlo in forma grave, mentre il farmaco lo si assume volontariamente, che sia per obbligo o per convinzione…

Per chiudere, una nota positiva: parla Djokovic
“Nessun passo indietro: pronto a pagare il prezzo delle mie convinzioni”.
https://youtu.be/sVHVVPKCAHM?t=960

A cura di Jure Eler

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