Rassegna stampa su influenza, covid e bambini a cura di Jure Eler

Rassegna stampa

 

1. Articolo su studio USA: confronto conseguenze gravi sui bambini tra influenza stagionale e Covid
2. Nature.com – Comprehensive investigations revealed consistent pathophysiological alterations after vaccination with COVID-19 vaccines
3. Il New York Times svela le censure dei CDC’s Usa sui dati della vaccinazione.
4. Il Covid action group, la lobby internazionale della tolleranza zero di Ricciardi e Speranza— 1. —Studio USA su 1.333 ospedali in 11 Stati su dati comparati
Confronto ricoverati gravi 5 – 11 anni per Covid / influenza stagionale su soggetti non vaccinati Covid tra gennaio – marzo 2021 = 6/10
Proporzione massima: “La stragrande maggioranza dei bambini ospedalizzati è composta da minori con altre patologie anche gravi che in entrata al nosocomio risultano positivi al test” (A. Fauci): il dato reale potrebbe essere di gran lunga ulteriormente inferiore.
A quando vaccinazione infantile, mascherine e DaD anche per l’influenza stagionale?
Ci stanno forse già pensando, e questo studio è solo un primo passo in tale direzione?

Il titolo – https://youtu.be/kl_DKK-Q15c?t=831 

Tutto l’articolo – https://youtu.be/kl_DKK-Q15c?t=803

Articolo tratto da
ControCanto 23 feb 2022 – https://www.youtube.com/watch?v=kl_DKK-Q15c

—————————-

— 2. —

Comprehensive investigations revealed consistent pathophysiological alterations
after vaccination with COVID-19 vaccines – Nature.com



https://doi.org/10.1038/s41421-021-00329-3

Abstract

Large-scale COVID-19 vaccinations are currently underway in many countries in response to the COVID-19 pandemic. Here, we report, besides generation of neutralizing antibodies, consistent alterations in hemoglobin A1c, serum sodium and potassium levels, coagulation profiles, and renal functions in healthy volunteers after vaccination with an inactivated SARS-CoV-2 vaccine. Similar changes had also been reported in COVID-19 patients, suggesting that vaccination mimicked an infection. Single-cell mRNA sequencing (scRNA-seq) of peripheral blood mononuclear cells (PBMCs) before and 28 days after the first inoculation also revealed consistent alterations in gene expression of many different immune cell types. Reduction of CD8+ T cells and increase in classic monocyte contents were exemplary. Moreover, scRNA-seq revealed increased NF-κB signaling and reduced type I interferon responses, which were confirmed by biological assays and also had been reported to occur after SARS-CoV-2 infection with aggravating symptoms. Altogether, our study recommends additional caution when vaccinating people with pre-existing clinical conditions, including diabetes, electrolyte imbalances, renal dysfunction, and coagulation disorders.

(Indagini approfondite hanno rivelato alterazioni fisiopatologiche consistenti dopo la vaccinazione con i vaccini COVID-19.
RIASSUNTO
In molti paesi sono attualmente in corso vaccinazioni su larga scala contro il COVID-19 in risposta alla pandemia di COVID-19. Qui, riportiamo, oltre alla generazione di anticorpi neutralizzanti, alterazioni consistenti nell’emoglobina A1c, livelli sierici di sodio e potassio, profili di coagulazione e funzioni renali in volontari sani dopo la vaccinazione con un vaccino SARS-CoV-2 inattivato. Cambiamenti simili erano stati segnalati anche nei pazienti COVID-19, suggerendo che la vaccinazione imitava un’infezione. Il sequenziamento dell’mRNA unicellulare (scRNA-seq) delle cellule mononucleate del sangue periferico (PBMC) prima e 28 giorni dopo la prima inoculazione ha anche rivelato alterazioni coerenti nell’espressione genica di molti diversi tipi di cellule immunitarie. La riduzione dei linfociti T CD8+ e l’aumento del contenuto di monociti classici sono stati esemplari. Inoltre, scRNA-seq ha rivelato un aumento della segnalazione di NF-κB e una riduzione delle risposte dell’interferone di tipo I, che sono state confermate da saggi biologici ed erano state segnalate anche dopo l’infezione da SARS-CoV-2 con sintomi aggravanti. Complessivamente, il nostro studio raccomanda ulteriore cautela quando si vaccinano persone con condizioni cliniche preesistenti, inclusi diabete, squilibri elettrolitici, disfunzione renale e disturbi della coagulazione.)

 Discussion

This is a comprehensive investigation of the pathophysiological changes, including detailed immunological alterations in people after COVID-19 vaccination. Results indicated that vaccination, in addition to stimulating the generation of neutralizing antibodies, also influenced various health indicators including those related to diabetes, renal dysfunction, cholesterol metabolism, coagulation problems, electrolyte imbalance, in a way as if the volunteers experienced an infection. scRNA-seq of PBMCs from volunteers before and after vaccination revealed dramatic changes in immune cell gene expression, not only echoing some of the clinical laboratory measures but also suggestive of increased NF-κB-related inflammatory responses, which turned out to be mainly taking place in classical monocytes. Vaccination also increased classical monocyte contents. Moreover, the gene set positively contributing to MVS scores, also known to be associated with severe symptom development, was highly expressed in monocytes. Type I interferon (IFN-α/β) responses, supposedly beneficial against COVID-19, were downregulated after vaccination. In addition, the negative MVS genes were highly expressed in lymphocytes (T, B, and NK cells), yet showed reduced expression after vaccination. Together, these data suggested that after vaccination, at least by day 28, other than generation of neutralizing antibodies, people’s immune systems, including those of lymphocytes and monocytes, were perhaps in a more vulnerable state (…) .

(DISCUSSIONE
Questa è un’indagine completa sui cambiamenti fisiopatologici, comprese le alterazioni immunologiche dettagliate nelle persone dopo la vaccinazione COVID-19. I risultati hanno indicato che la vaccinazione, oltre a stimolare la generazione di anticorpi neutralizzanti, ha influenzato anche vari indicatori di salute tra cui quelli relativi a diabete, disfunzione renale, metabolismo del colesterolo, problemi di coagulazione, squilibrio elettrolitico, come se i volontari avessero contratto un’infezione. scRNA-seq di PBMC da volontari prima e dopo la vaccinazione ha rivelato cambiamenti drammatici nell’espressione genica delle cellule immunitarie, non solo facendo eco ad alcune delle misure cliniche di laboratorio, ma anche indicativo di un aumento delle risposte infiammatorie correlate a NF-κB, che si sono rivelate principalmente in atto nei monociti classici. La vaccinazione ha anche aumentato il contenuto di monociti classici. Inoltre, il set di geni che contribuisce positivamente ai punteggi MVS, noto anche per essere associato allo sviluppo di sintomi gravi, lo era altamente espresso nei monociti. Le risposte dell’interferone di tipo I (IFN-α/β), presumibilmente benefiche contro COVID-19, sono state sottoregolate dopo la vaccinazione. Inoltre, i geni MVS negativi erano altamente espressi nei linfociti (cellule T, B e NK), ma hanno mostrato un’espressione ridotta dopo la vaccinazione. Insieme, questi dati hanno suggerito che dopo la vaccinazione, almeno entro il giorno 28, oltre alla generazione di anticorpi neutralizzanti, il sistema immunitario delle persone, compresi quelli dei linfociti e dei monociti, era forse in uno stato più vulnerabile. (…) .) 

Articolo originale su Nature – 26 ottobre 2021:
https://doi.org/10.1038/s41421-021-00329-3
Ripubblicato da Casa del Sole – 3 novembre 2021
https://casadelsole.tv/indagini-approfondite-hanno-rivelato-alterazioni-fisiopatologiche-consistenti-dopo-la-vaccinazione-con-i-vaccini-covid-19/

——————–

— 3. —

New York Times Stunning Admission About CDC Vaccine Data

Riportato da P.S.I.
https://principia-scientific.com/ny-times-stunning-admission-about-cdc-vaccine-data/
Published on February 22, 2022
Articolo originale: https://www.nytimes.com/2022/02/20/health/covid-cdc-data.html

Nel corso dello scorso anno i Centers for Deseases Control and Prevention sono stati ripetutamente criticati per non aver tracciato le reazioni avverse inaspettate emergenti nei soggetti vaccinati, e per essersi invece limitata solo su casi gravi, tali da essere ricoverati in ospedale o morire. Le agenzie CDC si erano limitate a presentare queste informazioni come confronti del rischio con adulti non vaccinati, piuttosto che fornire istantanee tempestive di pazienti ospedalizzati stratificati per età, sesso, razza e stato vaccinale. Risulta ora che i C.D.C. per oltre un anno, da quando è iniziata la campagna di vaccinazione Covid, hanno invece raccolto regolarmente tali informazioni, ma hanno evitato di rendere pubblici questi dati con la motivazione che “potrebbero essere interpretati erroneamente come una inefficacia dei vaccini”. A seguito di tale decisione (autonoma? governativa?), il C.D.C ha pubblicato solo una minima parte dei dati raccolti, escludendo perfino le informazioni, che pure aveva a disposizione, sulle somministrazioni del cosiddetto “booster” sui soggetti tra i 18 ed i 49 anni, una frazione enorme della popolazione USA. Privi così di tali dati, riporta il NYTimes, gli analisti sanitari statunitensi incaricati di prendere decisioni sulle strategie anti-epidemiche da adottare sono stati costretti a fare affidamento sui dati di Israele e da altre fonti estere.

Dal NYT:

Last year, the agency repeatedly came under fire for not tracking so-called breakthrough infections in vaccinated Americans, and focusing only on individuals who became ill enough to be hospitalized or die.
The agency presented that information as risk comparisons with unvaccinated adults, rather than provide timely snapshots of hospitalized patients stratified by age, sex, race and vaccination status.
But the C.D.C. has been routinely collecting information since the Covid vaccines were first rolled out last year, according to a federal official familiar with the effort. The agency has been reluctant to make those figures public, the official said, because they might be misinterpreted as the vaccines being ineffective.

Scrive P.S.I.:
The New York Times made an eye-popping admission on Sunday regarding data collected by the Centers for Disease Control (CDC) on Covid-19 vaccines.
In an article titled, “The C.D.C. Isn’t Publishing Large Portions of the Covid Data It Collects”, reporter Apoorva Mandavilli writes: “For more than a year, the Centers for Disease Control and Prevention has collected data on hospitalizations for Covid-19 in the United States and broken it down by age, race and vaccination status. But it has not made most of the information public.”
Mandavilli, who covers science and global health for the Times, reported that the agency has published “only a tiny fraction of the data it has collected” since the pandemic began, including data on booster efficacy for 18 – 49 year-olds, a tremendous chunk of the U.S. population.
Reasons listed include bureaucracy, sample size, and not being “ready for prime time,” but one that’s definitely set to raise lots of eyebrows is the claim that the data could be “misinterpreted” by Covid vaccine skeptics.

— 4. —

Zero Tolerance Lobby – il Covid Action Group

I Centers for Deseases Control come il CTS, come Speranza-Ricciardi, come AIFA, come il P.H.Scotland, quindi, con le stesse motivazioni e risultati: nascondere i dati con la motivazione di non voler dar spazio e fiato ad un qualsiasi “dissenso” e “scetticismo”, sia pure – e soprattutto – su basi scientifiche, al fine di evitare ostacoli alla politica epidemica della tolleranza zero e della vaccinazione generalizzata portata ai limiti estremi con ogni mezzo, sempre più coercitivo e violento, fino a stravolgere prassi e norme democratiche di governo e convivenza, vedi in campo occidentale Canada, Australia, New Zealand, e Italia. Una pratica ed una strategia in evidenza comuni.
Lecita domanda: esiste pure  una regia comune?
Non si tratta di complottismo, ma di conoscere per metterli nel conto i legami e le cooperazioni internazionali, ad esempio con il Covid action group, di Walter Ricciardi, il consigliere del Ministro della salute Roberto Speranza (sulle collaborazioni ventennali di Ricciardi con le farmaceutiche abbiamo gia scritto in altro post). Tali legami li evidenzia oggi un articolo sul solito unica giornale italiano lievemente “fuori linea”. Meditate, gente.

Jure Eler

Sharing - Condividi