Fulvio Grimaldi: “Armi imperiali contro il vassallo Europa”

Stalin, AIDS, terrorismo, migrazioni, femminismo radicalchic, covid, cambiamento climatico, Waco, Ucraina: armi imperiali contro il vassallo Europa.

INFORMAZIONE: primeggia la RAI che racconta la guerra con i videogiochi, ma anche “il manifesto” bravissimo a mettere i cattivi al posto dei buoni

 

 

 

TARGET EUROPA

Chi è contro chi e perchè

I russi entrati in Ucraina per salvare i russi d’Ucraina da un genocidio in atto da otto anni e guidato, contro gli accordi firmati a Minsk, da un governo frutto del colpo di Stato USA-nazisti del 2014, si trovano in queste ore di fronte a forze ucraine che inalberano bandiere con la svastica e con insegne simil-SS. La zona è quella di Mariupol, nel Donbass russofono, tra la Crimea russa e le repubbliche di Donetsk e Lugansk, resesi indipendente dal regime installato dagli USA.

Azov, mercenari nazisti della NATO

Il corpo militare che presidia la zona, per contrastare la riunificazione di una regione tutta abitata da russi etnici, è il reggimento Azov, dichiaratamente nazista, che il regime nato dal colpo di Stato  USA contro un governo democratico, neutrale tra Mosca e UE, ha dislocato lì per impedire la riunificazione del Donbass sfoltendone la popolazione civile..

In questo senso lo scontro che si sta svolgendo da quelle parti è la continuazione ideale della battaglia vittoriosa dei russi (allora URSS) contro il nazismo, costata a quella nazione oltre 20 milioni di morti. Una battaglia che alla Germania nazista ha sostituito una NATO di paesi tutti dagli USA inseriti nel suo fronte a carattere biotecnototalitarista, cioè neo-ultra-nazista.

Questi sono i termini di una situazione che vede in campo una coalizione di duci anglosassoni, economia oligarchica multinazionale, Vaticano e ragazzi di bottega, schierati contro residui arcaici come democrazia, sovranità, autodeterminazione, libertà individuali e collettive, in direzione Nuovo Ordine Mondiale. La Russia e i resistenti del Donbass vi si oppongono e noi, a nome dei popoli europei soggiogati e disarmati, o ridotti ai soliti patetici “Ne’-Ne’, gli siamo grati.

Emergenza clima, emergenza migranti, emergenza violenza maschile, emergenza LGBTQI+, emergenza terroristi, emergenza sanitaria… Poteva mancare l’emergenza guerra?

https://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-64/19268

A questo link troverete una sorpresa: il nuovo ordine sociale imposto dalla guerra esige i bersaglieri sul Dniepr. Lo Stato Maggiore prepara la nuova ARMIR. Come dimostrato nei precedenti episodi: qualunque potere chiami, l’ascaro ha imparato la parola che assicura il rancio: “Comandi!”. Figuriamoci se si faceva rubare l’occasione di mettersi sull’attenti e marciare. Magari con le scarpe di cartone, però rafforzato. Nel dispositivo dello Stato Maggiore a Palazzo Chigi i bersaglieri all’assalto del Cremlino non sono ancora prefigurati. Ma ce ne sono tutte le premesse, al primo fischio dell’onesto generale Powell. .

Intanto nelle redazioni, i conigli mannari dell’eroico urlo armiamoci e partite, con in testa l’elmetto a barchetta di carta di giornale , manifestano fremiti orgasmatici nel preparare articolesse e locandine con su “Attento, il nemico ti ascolta!”. E’ la nota trasposizione dei sotto-ascari della verità di quanto prefigurato nell’Ordine di servizio dei super-ascari dello Stato Maggiore covidian-bellico di cui al link. L’illustre precedente sta nella sinergia  dell’accoppiata Minculpop-OVRA.

Si vis bellum, para bellum

Il decreto legge del 25 febbraio contiene misure da far approvare, più tardi, dai figuranti del Parlamento, “A babbo morto”, come si dice. Esso  illustra “le disposizioni urgenti che l’Italia, assieme ai paesi alleati, ha assunto nel contesto della NATO e che includono l’attivazione di una serie di misure relative al rafforzamento della postura militare, a fronte della grave situazione di crisi in atto. In particolare, al fine sia di rassicurare gli alleati più esposti sul fianco est dell’Alleanza, che di svolgere un’azione di deterrenza nei confronti della Russia, il Consiglio Atlantico ha ribadito il potenziamento del dispositivo di forze dispiegato dalle nazioni nel contesto delle operazioni NATO già attive, e la disponibilità di un contingente di forze di elevata prontezza che gli alleati mettono a disposizione per affrontare le situazioni di crisi, quale quella attuale”.

Preso atto delle chiacchiere inani e vane su quanto si debba spaventare la Russia dalla nostra partecipazione alla vendetta NATO, andatevi a vedere da vicino, i riflessi, concreti stavolta, del decreto sulle libertà individuali e sull’ulteriore controllo che, in nome della guerra, andremo a subire. Che l’intento del regime è tutto lì. Non c’è occasione che si possa sprecare, tra patologie vere o false, sieri buoni o cattivi, migranti veri o tratta degli schiavi, terroristi veri o mercenari USA. E fate caso a come integri alla perfezione il programmino contro la salute del popolino, la parallela campagna bellica. Tout se tien, dicono i francesi. Tutto fa brodo, dicono dalle nostre parti. Nel caso specifico, tutto fa fregatura.

A che servono i nazi ucraini: l’Europa nel Nuovo Ordine  Anglosassone

Le evidenti crepe nella cappa di piombo su menti e corpi che ci stanno calando addosso, determinate da un recupero di neuroni nelle folle, colonne di camionisti, voci inconfutabili di scienziati veri, hanno oggi il  parallelo  nelle crepe apertesi nella zattera di salvataggio del capitalimperialismo. C’è un importante pezzo della sotto-élite europea, cui stavano sfuggendo credulità e obbedienza popolari  in seguito agli effetti benefici di una perenne diatriba con la Russia. Per far star buona una società non si poteva imporle, già vessata dalla proteina spyke, un malessere economico oltre un certo limite.

Per cui, proficua, ecco che si sviluppa una ricca partnership con i russi nel campo dell’energia, dell’export-import, di investimenti e scambi, sorrisi e tè delle cinque. Sotto la zampa USA dal dopoguerra, tramite NATO, il congiunto naturale dell’Eurasia, divenuta sorella minore, scema e illegittima dei lontani Stati Uniti, la UE manifestava preoccupanti sussulti di irriverenza. Ed ecco che, per riportarla allo status quo ante, serviva il rilancio di un pericolo più grande addirittura di quello che ti incombe quando, strafatto di chiacchiere virali, non ti fai di punture sierali.


L’Eurotarget e relative burle mediatiche

Bersaglio Europa, non Ucraina, mero braccialetto ornamentale alla caviglia, è il fine del grande trambusto voluto dagli USA per bloccarne i valzer a Oriente, ricuperare il controllo totale su un continente indebolito, immiserito e depresso, con ogni velleità di autonomia annichilita, gli scambi commerciali più cruciali annullati, la pace messa a repentaglio, e il rientro in tana forzato dal pericolo della guerra. Energia, se la vogliamo, la paghiamo a prezzo pazzesco, perchè estratta con la chimica del sottosuolo USA da fratturare, liquefatta, trasportata su navi speciali verso porti speciali, a meno 160 gradi, rigassificata, intubata. Rispetto al gas russo sottomano costerà a ognuno qualche migliaio di euro in più. Sennò, come già succede, freddo e buio. Chi oserà ancora volgere lo sguardo nostalgico a est?

Il corollario che questo sia buono, indispensabile e in difesa dei “valori europei” lo traete dagli strilloni mainstream unificati.. C’è “La Verità”, unica fuori dal coro che, come sulla truffa sanitaria, è ormai l’unico quotidiano che esprima, con notevoli penne, opinioni e valutazioni ampie e approfondite, corredate di analisi problematiche e intelligenti. E si definisce “di destra”. Con più spirito del truculento e cupo “manifesto”,  il quotidiano di Belpietro e Borgonovo ci rivela come si fa  gabbare i bambini che fanno ooooh davanti alla guerra. Inviati intemerati, davanti al loro hotel con l’elmetto PRESS a copertura dagli escrementi degli uccelli, che per convincerci della guerra mostrano lampi all’orizzonte e, da giorni, la stessa casa distrutta.

Il top, però, è l’uso del video gioco ArmA3, del 2013, che il giornalista RAI  così commenta: “Questa è la contraerea ucraina che cerca di abbattere  uno degli aerei di combattimento di Putin”.. Da Rainews24, del noto Pulitzer Andrea Vianello, invece, il video dell’esplosione a Tianjin in Cia, nel 2016, veniva presentato così: “Ecco il bombardamento russo dell’Ucraina”, mentre  il  video “War Thunder” risultava sul TG2 “Pioggia di Missili su Kiev”. Roba con cui sola una provetta Bilderberg, come la direttrice Monica Maggioni, ci può rallegrare.

Speculare, “il manifesto”, per cinquantennale fobia, prima anticomunista, poi, ma da sempre, antirussa, per inventività di bufale, sparate waco, razzismo, allineamento con i nazisti ucraini del colpo di Stato USA, mosca zanzara di ogni campagna reazionaria e truffaldina dell’imperialismo più aggressivo. Si definisce “de sinistra”, addirittura comunista, pensate. Sarà per questa connaturata opposizione agli abusi e inganni dei padroni, che si è fatta anche la più virulenta e granitica sostenitrice dell’operazione bacillo-siero e relativa cancellazione dei diritti fondamentali. Negli ultimi due giorni, con un’erezione da orgasmatico servilismo, ha soccorso la NATO e gli eredi del golpe di Obama a Maidan, in un’ammucchiata di pezzi, con una ventina di eiaculazioni su altrettante pagine.


“il manifesto”

Piena esenzione dalla verità a chi, a imitazione di illustri predecessori “de sinistra”, come Riotta, Maiolo, Telese, Mieli, Annunziata e simili protagonisti del verbo che corre oggi, scrive male e piatto. Sarà perchè non crede a quello che scrive, deve ricreare la realtà su dettato, o è proprio minus habens ed è solo lì che lo fanno scrivere, sotto il ritratto con aureola di George Soros. Del resto, cosa aveva insegnato a Norma Rangeri, modesta autrice di pezzulli di critica televisiva, colei che ne aveva benedetto la nomina a direttrice? Ricordate Rossana Rossanda, vestale “de sinistra”, quando impartì l’ordine di assaltare la Libia, valendosi, a sostegno dei jihadisti che già crocefiggevano i libici, di brigate internazionali sul modello spagnolo?

 

L’intervista su Facebook: https://fb.watch/bqSHf8cjLE/

 

Fulvio Grimaldi

26/02/2022

MONDOCANE: STALIN, AIDS, TERRORISMO, MIGRAZIONI, FEMMINISMO RADICALCHIC, COVID, CAMBIAMENTO CLIMATICO, WACO, UCRAINA: ARMI IMPERIALI CONTRO IL VASSALLO EUROPA. (fulviogrimaldi.blogspot.com)

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