L’Italia diventa paese belligerante

La scelta del Governo e del Parlamento italiano di inviare armi in zona di conflitto e di consegnarle materialmente all’esercito ucraino espone l’Italia (assieme a tutta l’Europa) al rischio gravissimo di “venire coinvolti in attacchi russi”, fa notare l’analista militare Andrea Gaiani.

L’Italia oggi ha varcato la classica linea del Rubicone e diventa nei fatti un paese belligerante.

Oggi su Analisi Difesa questo concetto viene spiegato molto bene, e con dovizia di particolari, dall’analista militare Andrea Gaiani che non a caso chiarisce: “Sia chiaro che se diventiamo belligeranti diventiamo nemici della Russia”.

Scrive Gaiani: “Il fatto che ogni nazione trasferisca le armi in basi NATO e sia poi l’Alleanza Atlantica a trasferirle in Ucraina o ai confini della stessa richiederebbe ulteriori valutazioni. Inviare mezzi militari, anche solo da trasporto, della NATO in territorio ucraino dove è in corso l’operazione speciale russa significa un po’ più che teoricamente esporli al rischio di venire coinvolti in attacchi russi alle basi o ai mezzi stessi di trasporto, velivoli o veicoli”.

Non solo.

“Perché deve essere chiaro – prosegue Gaiani – che tali forniture di armi europee e occidentali diverranno obiettivi legittimi delle forze russe non appena oltrepasseranno il confine ucraino”.

Una conferma a quanto scrive Gaiani viene dal ministero degli Esteri di Mosca.

“I cittadini e le entità dell’Ue coinvolti nella consegna di armi letali” all’Ucraina “saranno ritenuti responsabili per qualsiasi conseguenza di queste azioni”. Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri di Mosca, secondo cui coloro che hanno preso queste iniziative “non riescono a capire quanto siano pericolose le conseguenze”. Lo riporta Interfax.

Note: Per un approfondimento si legga:

https://www.analisidifesa.it/2022/03/leuropa-diventa-belligerante-mentre-russi-e-ucraini-avviano-i-negoziati/

1 marzo 2022
Alessandro Marescotti
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