Invece di chiedere scusa ai suoi lettori per la colossale figuraccia della prima pagina de la Stampa di ieri, l’imperterrito direttore Massimo Giannini ha deciso di umiliare ulteriormente l’intelligenza di tutti i suoi (pochi) lettori.
Questa la prima pagina:

Il missile Tochka-U in pieno centro cittadino a Donetzk trasformata nella “carneficina” russa. Si tratta di una delle opere di disinformazione più spregevoli nel ricco palmares dei media filo Nato italiani.
Una condotta davvero «miserabile», per utilizzare lo stesso termine con cui Giannini ha osato criticare l’operato di uno dei giornali della Fiat. Tra questi anche il Prof. Angelo D’Orsi che ha utilizzato correttamente la parola “pena”. “La prima pagina del giornale che gestisci è arrivata al fondo della disonestà giornalistica: viene presentata l’immagine della strage perpetrata due giorni fa dalle forze governative di Kiev sui civili a Donetsk (14 vittime) in modo tale che il pubblico pensi che i cattivi russi l’abbiano fatto”, ha scritto il Professore in una lettera aperta inviata proprio a Giannini che come l’AntiDiplomatico abbiamo pubblicato.
Ebbene, interrogato in merito alla clamorosa opera di disinformazione che ha avuto eco mondiale e raggiunto le Nazioni Unite da una alquanto imbarazzata Lilli Gruber nel corso della trasmissione ‘Otto e Mezzo’ in onda su La7, Giannini semplicemente offre uno spettacolo imbarazzante per la professione del giornalismo. Come si dice in questi casi lasciamo parlare le immagini e a voi i commenti. Non risponde.
La Redazione de L’Antidiplomatico
17/03/2022