[Rete Ambientalista] Il Servizio Sanitario Nazionale è stato smantellato dalla destra o dalla sinistra?

Una risposta sarebbe: a due mani. Invece non è  proprio così. Il 23 dicembre 1978 nasceva il Servizio Sanitario Nazionale e la creazione delle Unità Sanitarie Locali: la legge, la 833, fu varata dal governo Andreotti e fu il successo storico del primo Ministro della Salute donna, Tina Anselmi. I principi fondanti erano i seguenti: universalità, uguaglianza, gratuità, globalità dei servizi offerti, solidarietà, democraticità, controllo pubblico e unicità (niente privati).

Poi il processo di progressiva disapplicazione dell’art 32 della Costituzione è avvenuto in tre fasi. 1992, il governo Amato avvia la regionalizzazione della Sanità e istituisce le Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere: ha inizio il processo di aziendalizzazione della sanità. 1999, il governo D’Alema, ministre Rosy Bindi alla sanità  e Livia Turco alla solidarietà, conferma e rafforza l’evoluzione in senso aziendale e regionalizzato e istituisce con lo zampino dei sindacati i fondi integrativi sanitari per le prestazioni che superano i livelli di assistenza garantiti dal SSN. 2001, approvato dal governo Amato2 e confermato col 64% dal referendum sostenuto dal centro-sinistra mentre governa Berlusconi, alle Regioni viene riconosciuta autonomia legislativa anche per la sanità: è l’avvio della famigerata autonomia differenziata, con la regionalizzazione della sanità e la nascita di 21 Sistemi Sanitari Regionali differenti.

Insomma, nell’analisi storica  di Pierpaolo Brovedani la risposta sarebbe: il centrosinistra ha fatto e disfatto il Servizio Sanitario Nazionale. La destra ovviamente… (continua a leggere Clicca qui.)

Il DDL concorrenza e la sorte dei servizi pubblici locali.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, leggi  il programma del Convegno del 22 marzo  in merito al decreto  “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021” in discussione presso la Commissione industria, commercio, turismo del Senato della Repubblica.

Alto rischio delle navi da crociera a Venezia.

Lettera di AmbienteVenezia al Prefetto di Venezia, al Direttore Generale ARPAV, Al Comandante dei Vigili del Fuoco, Al Comandante della Capitaneria di Porto, alla Direzione ULSS 3; sulla incompatibilità dell’attività crocieristica nelle banchine commerciali di Marghera con il Piano Emergenza Esterna  PEE, nonché sulle problematiche anche procedurali relative   al Rischio Industriale Rilevante nell’area di Porto Marghera dove si vorrebbe far arrivare già dal mese di aprile le navi da crociera.

Sì all’istituzione del Parco delle Egadi e del litorale trapanese.

Come superare le attuali divisioni fra sindaci per non sprecare l’opportunità di miglioramento della tutela della biodiversità e del patrimonio storico-culturale.

Autostrade per l’Italia sguscia via dal processo del Ponte Morandi.

Con un patteggiamento di quasi 30 milioni di euro, già accettato dalla Procura di Genova, Autostrade per l’Italia si prepara a uscire dal processo per il crollo del Ponte Morandi. Con questa mossa la società scongiura guai peggiori, in caso di condanna in dibattimento: sanzioni che potevano arrivare fino al commissariamento o addirittura all’interdizione dei rapporti con lo Stato. L’ Aspi (ex Benetton) esce dal processo e non rende vita semplice agli ex dipendenti imputati, a cominciare dall’ex ad di Atlantia e Aspi Giovanni Castellucci,

I servizi  su la crisi ucraina.

Crisi alimentare e guerra in Ucraina: facciamo chiarezza.

Manca il grano nel mondo o in UE? Manca il mais? Mancano le materie prime? E l’Italia? La speculazione finanziaria sulle materie prime agricole.A che serve o, meglio, a chi serve sostenere la paura della penuria? A che serve sostenere che bisogna rinunciare alla transizione agroecologica – quel poco che resta nella PAC riformata – per rilanciare una nuova “battaglia del grano”? E che c’entra deregolare l’applicazione delle disposizioni legislative attuali sugli OGM, vecchi e nuovi, per far fronte “alla mancanza di pane”? L’Associazione Rurale Italiana fa  chiarezza rispetto agli allarmi lanciati dal mondo agroindustriale sull’attuale crisi bellica in Europa dell’Est.

Ho visto cose che voi umani.

Tra il serio e il faceto, la crisi del gas.

Trafficanti di armamenti e la guerra in Ucraina.

Come si sono armate e si armano le due nazioni in guerra.

Non partono viveri e medicinali ma casse di armi.

I lavoratori addetti all’aeroporto civile  di Pisa, da dove dovrebbero partire “voli umanitari” pieni di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine, si sono trovati di fronte casse camuffate piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi”. Si sono rifiutati di caricarle. Questi voli di morte vanno ad alimentare la spirale di guerra.

Il parlamento schierato a fianco degli ucraini.

In considerazione delle folle oceaniche che hanno manifestato nelle piazze, si riuniscono gli onorevoli alla Camera dei Deputati per varare disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina. Sul “posto di lavoro” presenti 9 su 630. Altrettanto sinceri ma molto più numerosi sui giornali, nei telegiornali e talk show a stracciarsi le vesti per il governo di Kiev.

Stringiamoci a coorte. Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò!

 La circolare dello Stato Maggiore dell’Esercito con la quale il nostro esercito si prepara a combattere.

La “No fly zone” e i “consigli” di Zelensky.

Se avessimo seguito i consigli di Zelensky la terza guerra mondiale sarebbe già scoppiata. Non è ancora successo, ma siamo ancora seduti sull’orlo dell’abisso. Il Presidente Zelensky, nei suoi continui collegamenti video con l’Occidente, ricattandoci con le sofferenze del suo popolo ed esaltandone la volontà di resistenza sino all’estremo, cerca di coinvolgerci direttamente nello scontro armato chiedendo che la NATO istituisca una “no fly zone” sui cieli dell’Ucraina.  (Domenico Gallo, giurista).  N.d.r: alla stregua dei suoi famosi video hard clicca qui.

Come la pensano i pacifisti ucraini.

“La Nato dovrebbe idealmente sciogliersi o trasformarsi in un’alleanza per il disarmo. L’Ucraina non dovrebbe schierarsi con nessuna grande potenza militare, che siano gli Stati Uniti, la Nato o la Russia. In altre parole, il nostro paese dovrebbe essere neutrale. Il governo ucraino dovrebbe smilitarizzare, abolire la coscrizione, risolvere pacificamente le dispute territoriali riguardanti Donbass  e Crimea e contribuire allo sviluppo di una futura governance globale non violenta, invece di cercare di costruire uno Stato nazionale del 20° secolo armato fino ai denti.”
Yurii Sheliazhenko fa parte del direttivo della rete pacifista internazionale World Beyond War. Vive in Ucraina. È segretario esecutivo dell’Ukrainian Pacifist Movement e membro dell’Ufficio europeo per l’obiezione di coscienza. Leggi il suo il suo appello.

C’è un’Ucraina nella penisola arabica.

Di cui nessuno parla e aiuta perché hanno la pelle scura. 30 milioni di  abitanti, in 7 anni 377.000  morti dall’inizio del conflitto  civile per procura tra Arabia Saudita e Iran, il 60% causato dagli effetti indiretti della guerra, come la scarsità di acqua, cibo e le malattie, mentre sono circa 150mila gli uccisi in maggioranza bambini  negli scontri armati o nei raid aerei, condotti con armi occidentali, comprese le italiane  L’85% delle famiglie sfollate è allo stremo. Analogamente hanno la pelle scura libici, iracheni, afghani, somali ecc.

Dopo il record USA di esportazioni armi nel mondo (40% in aumento), al secondo posto troviamo la Russia (19% in calo) al terzo la Francia (11% in aumento) e solo al quarto e al quinto posto Cina e Germania.

Terzo Settore e Ucraina: le condizioni per un’accoglienza dignitosa.

Coordinamento, convenzioni dirette e risorse, per un sistema di accoglienza e integrazione di minorenni migranti non accompagnati, persone con disabilità.

La nonviolenza e i giornalisti con l’elemetto.

Marina Ovsyannikova, la giornalista che ha fatto irruzione nel TG della televisione russa di stato, ha compiuto un’azione nonviolenta. Ha dimostrato che con la forza della verità si può colpire il cuore dell’impero che ha scatenato la guerra. La sua coraggiosa testimonianza ha fatto il giro del mondo, e ha dato un formidabile sostegno concreto al movimento che chiede il “cessate il fuoco”. Il suo cartello “Fermate la guerra, non credete alla propaganda, vi dicono bugie” è un aiuto concreto, disarmato, non militare, alla gente ucraina. Speriamo che lo stesso cartello compaia alle spalle di Zelensky. Speriamo che l’esempio serva da lezione ai giornalisti nostrani che dalla loro scrivania con sfondi librari si sono messi l’elmetto e fanno il tifo per le armi mentre sbeffeggiano i pacifisti.

Altro che repressione dell’informazione di Putin, Assange sarà estradato negli Stati Uniti.

Marina, per quanto già rilasciata, rischia 15 anni di galera. Il giornalista  fondatore australiano di WikiLeaks rischia la tortura di 175 anni di detenzione. Per aver contribuito a diffondere documenti riservati sulle guerre americane in Iraq e Afghanistan.  Amnesty International: “La decisione della Corte suprema inglese  per l’estradizione in USA è anche una brutta notizia per la libertà di stampa”.

I servizi  su la crisi Solvay in Italia

Finalmente una Legge che mette al bando in Italia Pfas e Bisfenolo. Il nodo della chiusura Solvay.

Il Disegno di Legge del senatore Mattia Crucioli.

Vieta l’uso, la commercializzazione e la produzione di PFAS o di prodotti contenenti PFAS, ne disciplina la riconversione produttiva e le misure di bonifica e di controllo. Insomma assumele istanze di tutti i Movimenti, Associazioni e Comitati, che da anni si battono per eliminare questi cancerogeni bioaccumulabili  e persistenti, praticamente indistruttibili, dalle acque, dall’aria, dagli alimenti,  insomma dal sangue dei lavoratori e dei cittadini altrimenti ammalati e uccisi. Pfas e Bisfenolo sono dichiarati dalla scienza una calamità mondiale da mettere al bando come fu per il DDT che si ritrova ancora fra gli orsi dell’Artico, per l’amianto che esplode in mesotelioma anche venti anni dopo, per i clorofluorocarburi che non hanno ancora finito di bucare l’ozono, per i bicromati che hanno smesso di bucare da parte a parte i nasi degli operai (tutti prodotti nell’alessandrino ed eliminati dopo anni di lotte). I primi beneficiari di questa legge saranno le popolazioni toscane e  venete (concerie ed ex Miteni di Trissino), lombarde (Solvay di Bollate)  e piemontesi (Solvay di Spinetta Marengo). D’altronde gli scarichi della Solvay in Bormida raggiungono la foce del Po.

Il nodo della chiusura Solvay.

A causa dei comportamenti omissivi e complici di Comune, Provincia e Regione Piemonte, è diventata drammatica la situazione ambientale e sanitaria inferta ad Alessandria  dalla Solvay di Spinetta Marengo, incurante della condanna in Cassazione per disastro ambientale e omessa bonifica  nonchè del nuovo processo, impassibile alle censure di Onu e Commissione Ecomafie. Infatti  Pfas e Bisfenolo  sono paradossalmente “soltanto” la punta di un immenso iceberg di sostanze tossiche e cancerogene che piovono da 72 ciminiere. Con la nuova legge Crucioli  sarà ancor più palese che gli Enti politici sono fuorilegge al pari dell’azienda.

Per il polo chimico la parola chiusura  è sempre meno un tabù, espressa senza remore dai Movimenti, è presa in esame dal segretario della CGIL e non esclusa dalla stessa multinazionale belga. (continua)

Non è tempo di passerelle preelettorali.

Il presidente del consiglio comunale di Alessandria ci ha invitato, insieme a decine di partecipanti istituzionali, alla convocazione della commissione consiliare sicurezza e ambiente congiunta con politiche sociali e sanitarie, dal titolo “Analisi ambientale alla luce dell’insediamento Solvay. Evitando di incorrere in una passerella preelettorale, noi (Clicca qui la presa di posizione) abbiamo deciso di partecipare per iscritto informando la popolazione locale e nazionale del prossimo deposito in Senato di un Decreto Legge preparato con il senatore Mattia Crucioli (clicca qui). Con ciò chiedendo che ad esso si conformino Comune, Provincia e Regione, i cui  comportamenti omissivi e complici con Solvay hanno portato all’attuale drammatica situazione ambientale e sanitaria di Alessandria.  Pfas e Bisfenolo  sono paradossalmente “soltanto” la punta di un immenso iceberg di sostanze tossiche e cancerogene che piovono da 72 ciminiere. Con la nuova legge Crucioli  sarà ancor più palese che gli Enti politici sono fuorilegge al pari dell’azienda.

Solvay: non lascio ma raddoppio.

Chiaro il messaggio politico padronale: non fermiamo nessun impianto inquinante. Alla vigilia della convocazione del consiglio comunale tematico, il sindaco di Alessandria e gli assessori  al completo leghista del Comune, della Provincia e della Regione sono corsi a Spinetta Marengo a tagliare il nastro  dell’inaugurazione in pompa magna  del  nuovo impianto di polimerizzazione Tecnoflon della Solvay.

Non ci hanno invitato tra i giornalisti. Nella foto carpita (sotto le mascherine si riconoscono i velinari ) abbiamo notato particolarmente stimato dal management Davide Buzzi Langhi  proprio per il suo ruolo di Assessore Ambiente e politiche per la sostenibilità ambientale, di cui l’azienda è indiscussa e apprezzata portabandiera. Applauditi  con  un doppio brindisi  dal Country Manager Solvay Italia Marco Colatarci  gli onorevoli Riccardo Molinari e Massimo Berrutti. Assicurato l’appoggio della Solvay alle prossime elezioni comunali.

Nelle cantine di Spinetta: cloroformio e altri tossici e cancerogeni.

Arpa Piemonte ha pubblicato i risultati di  tre campagne stagionali  dl monitoraggio della qualità dell’aria indoor a Spinetta Marengo,Le più alte concentrazioni nelle cantine. Qui cloroformio, diclorometano, dicloroetano, tricloroetano, tetracloruro di carbonio, tricloroetilene, tetracloroetilene, ecc. salgono dalla falda ai solai  e/o scendono, per la parte non trattenuta  dai polmoni degli abitanti,  dalle 72 ciminiere della Solvay di Spinetta Marengo.

I Pfas aumentano il rischio di ammalarsi di forme gravi di Covid. Soprattutto per i bambini.

Dopo quello veneto, la conferma arriva da quattro studi pubblicati di recente secondo cui i Pfas, noti immunotossici, sono in grado di ostacolare la capacità dell’organismo di combattere il Covid-19, soprattutto per i bambini. Gli studi inglesi, svedesi, danesi e cinesi inchiodano ancor più queste sostanze chiamate “prodotti chimici per sempre”, in grado cioè di  rimanere nel corpo per anni o decenni, i C6O4 e ADV in particolare prediligono i polmoni. Sono state rinvenute nel sangue dell’80% dei bambini  veneti controllati (ritrovamento assente nel sangue dei bimbi alessandrini… per il semplice motivo che non sono stati esaminati). I Pfas sono  utilizzati in migliaia di applicazioni in dozzine di settori e sono collegati a cancro, diminuzione dell’immunità, malattie del fegato, problemi renali, difetti alla nascita ecc.

Il sindaco di Rosignano perde tempo per coprire Solvay.

Non  viene realizzato lo studio epidemiologico sull’impatto delle emissioni  inquinanti. La nuova autorizzazione ambientale AIA è stata rilasciata PRIMA di sapere se le sostanze rilasciate in ambiente hanno o meno un impatto sulla salute umana.

Eccessi di mortalità a Rosignano Solvay.

Il Consiglio di Amministrazione di Solvay ha diffuso una provocatoria lettera aperta  con riguardo alle sue attività di produzione della soda a Rosignano, dove ogni anno, l’azienda scarica sul litorale, e poi direttamente nel Mar Mediterraneo, centinaia di migliaia di tonnellate di solidi sospesi, contenenti nichel, cadmio, cromo, arsenico e mercurio:  dal 2018 al 2020  688.000 tonnellate di solidi sospesi contenenti 88,7 tonnellate di metalli pesanti. Tale sversamento di rifiuti ha creato una discarica a cielo aperto, con l’aspetto accattivante (e fuorviante) di un’idilliaca spiaggia caraibica (le cosiddette ‘Spiagge bianche’ di Rosignano). Nella lettera aperta,  per Solvay “La qualità della balneazione è eccellente”. Leggi le contestazioni della Fondazione internazionale  Bluebell Capital Partners. alla amministratore delegato  Ilham Kadri.

Sito: www.rete-ambientalista.it

movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it
movimentolotta.maccacaro@gmail.com – lino.balza@pecgiornalisti.it

Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/299522750179490/?fref=ts
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/reteambientalista/?fref=ts
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCnZUw47SmylGsO-ufEi5KVg
Twitter: @paceambiente

Movimento di Lotta per la Salute Giulio A. Maccacaro

Via Dante 86 – 15121 Alessandria – Via Mario Preve 19/7 – 16136 Genova  cell. 3470182679
Sottoscrizioni a favore della Ricerca Cura Mesotelioma: IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076 215

Sharing - Condividi