Giorgio Bianchi: I civili ucraini di Mariupol sono degli “scudi umani”

Si fa un gran parlare dell’eroica resistenza di Zelensky e del suo popolo. Nei giorni scorsi si sono viste immagini nelle quali veniva documentata la distribuzione di armi da parte del governo alla popolazione civile.

Da quel momento la propaganda ucraina, ripresa di sana pianta dai media occidentali, ha iniziato a parlare di partigiani che combattono al fianco dell’esercito e delle milizie nazionaliste. Tuttavia, nell’era dei cellulari e della comunicazione globale, di questi partigiani armati non esiste traccia. Non una foto, non un video, insomma non si trovano testimonianze.

(Foto: Giorgio Bianchi)

Eppure al giorno d’oggi, non esiste persona che non sia munita di smartphone e che quindi non sia in grado di fare foto e video da far arrivare in qualche modo a media e influencer.
Quando incontro le persone in fuga da Mariupol, la prima domanda che gli pongo è come mai non siano fuggiti per tempo dalla catastrofe e si siano tutti ridotti all’ultimo momento. La risposta, praticamente unanime, è che nessuno ha organizzato la loro evacuazione, anzi, che in generale venivano scoraggiati ad andare via in quanto gli veniva detto che non esistevano corridoi umanitari (i cosiddetti corridoi verdi) e che le strade erano minate.
A quel punto gli chiedo se non abbiano la sensazione di essere stati utilizzati come scudi umani. La risposta è quasi sempre “Сто процентов”, al cento percento.
In pratica la tenuta dell’esercito ucraino si sta basando esclusivamente sulla difficoltà dei russi di avanzare, senza con questo commettere stragi tra la popolazione civile, altro che Resistenza.

(Foto: Giorgio Bianchi)

In pratica si tratta della riproposizione in salsa ucraina della strategia adottata dai jihadisti in Siria.
Le analogie tra i nazionalisti e i jihadisti siriani si fanno sempre più preoccupanti. Del resto però, in cabina di regia, c’è sempre la Nato.
Ora come allora vengono aperti corridoi umanitari, ma nessuno li utilizza: per paura, per disorganizzazione, quando non si tratta di vero e proprio boicottaggio e ostruzionismo da parte delle autorità locali.
La domanda che vorrei porre ai politici venditori d’armi e ai fanatici sostenitori acritici della fantomatica Resistenza Ucraina è la seguente: come giudichereste un governo che impedisse ai propri cittadini di mettersi al sicuro dalla guerra e che li utilizzasse come scudi umani?

(Foto: Giorgio Bianchi)

Secondo voi può essere considerato un comportamento morale, legittimo?

OK, la Russia è il male perché ha invaso l’Ucraina; ma come la mettiamo con un esercito e con delle milizie nazionaliste che si appostato nei centri abitati e che nascondono i loro mezzi tra gli edifici abitati dai civili?
I Russi non si fermeranno, è chiaro. Hanno fatto all-in e il loro futuro è tutto lì, sul tavolo da gioco.
Gli ucraini, finché saranno armati e spalleggiati dalla Nato, resisteranno, anche perché Zelensky e il suo governo, in questa fase, non controllano praticamente nulla; l’iniziativa oramai è interamente in mano ai comandanti locali.
In una situazione del genere, i civili sono condannati a morire a migliaia.

(Foto: Giorgio Bianchi)

E la colpa è di tutti, nessuno escluso: dei russi che avanzano, dei soldati e dei miliziani che li utilizzano come scudi umani e della Nato, che fa finta di spalleggiare l’Ucraina, ma che invece desidera soltanto il protrarsi di una guerra dall’epilogo già segnato. Per alimentare la propaganda che giustifica le sanzioni e indebolire così la Russia e schiacciare l’Europa per annetterla definitivamente.
Dei civili ucraini, in sostanza, non frega un cazzo a nessuno. Sono soltanto un mezzo per raggiungere scopi diversi.

Giorgio Bianchi

22/03/2022

Sugli scudi umani – ArezzoWeb Informa

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