Sanzioni ipocrite. Gli USA stanno comprando petrolio russo. Lo venderanno a noi?

Il denaro non puzza, dicevano gli antichi. Gli Stati Uniti aggiungono: e il petrolio russo nemmeno, nonostante le sanzioni e le inequivocabili caratteristiche olfattive. Gli USA stanno infatti comprando petrolio russo a manetta. Sfruttano il periodo-cuscinetto in cui i vecchi contratti possono ancora essere validi per mettere fieno in cascina. Secondo la Russia, hanno addirittura aumentato del 43% gli acquisti.

Eppure non ne avrebbero nemmeno bisogno. Secondo le statistiche dell’EIA, l’agenzia governativa che si occupa di energia, gli USA sono esportatori netti di prodotti petroliferi, seppure di poco.

Così magari un domani gli USA potranno rivendere a caro prezzo all’UE qualche goccia del petrolio russo che ora si procurano forsennatamente. Com’è ovvio, ci appiccicheranno sopra l’etichetta (e la verginità) di petrolio americano.

Non solo il petrolio, peraltro. Gli USA sono esportatori netti di carbone e perfino di gas, anche se in materia di gas quel poco surplus non basta nemmeno per le briciole che hanno promesso all’UE a patto che le paghi a peso d’oro.

L’Unione Europea invece è povera di risorse naturali, come anche l’Italia. Deve importare quasi il 60% dell’energia, e la Russia – da sola – provvede a un quarto del fabbisogno. Non un quarto delle importazioni: proprio un quarto del fabbisogno. Petrolio, gas, carbone: il contributo della Russia è decisivo.

In sostanza, gli Stati Uniti conducono a spese dell’Unione Europea la loro guerra economica alla Russia. Solo in questo quadro fanno pressing sull’UE affinché smetta di importare energia dalla Russia. E probabilmente ci riusciranno, dato l’impeto autolesionistico che i Governi europei dimostrano.

Come potremo fare senza petrolio russo? Le triangolazioni hanno consentito all’UE di aggirare le sanzioni USA e di commerciare con l’Iran, che nulla aveva da esportare salvo povertà, sabbia e petrolio. Però era stato Trump ad imporre le sanzioni, e Bruxelles lo considerava un gran puzzone. A Biden invece l’UE fa gli occhi dolci e lo segue nelle sanzioni alla Russia anche a costo di stritolare i propri interessi.

A suo tempo, c’era un florido contrabbando con il petrolio libico e perfino con il vietatissimo petrolio dei tagliagole ISIS. Addirittura la Marina Militare italiana lo comprò a sua insaputa sotto forma di kerosene. Stavolta, da come tira il vento, la fedeltà ultra atlantista farà piazza pulita anche dei trucchetti levantini.

GIULIA BURGAZZI

04/04/2022

Sanzioni ipocrite. Gli USA stanno comprando petrolio russo. Lo venderanno a noi? – Visione TV

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