Pubblichiamo l’intervento scritto da Fulvio Grimaldi in occasione della manifestazione di Roma del 9 Aprile “Guerra e pandemia stessa strategia”, letto sul palco dalla moglie Sandra a causa di una improvvisa indisposizione del noto giornalista italiano. Buona lettura.
Carissimi tutti, liberi e pensanti, come ci hanno insegnato i tarantini nella loro lotta per la vita, nell’affrontare un autentico sterminio della loro comunità. E’ quello che si progetta oggi contro l’umanità intera. Perché per la vita e per l’umanità, nel senso pieno della parola, è anche la nostra lotta.
Ce l’hanno fatta diventare una classe di ultraricchi dal tasso di criminalità senza precedenti nella Storia, a forza di assalti a mano armata, farmaceutica, digitale, militare, mediatica. Rastrellano gangster e terroristi per fingere una guerra di liberazione che non è che l’inizio della rivincita del nazismo, antica, perenne ambizione delle èlite psicopatiche e necrofaghe. Assoldano sguatteri della svendita dei diritti e delle ricchezze dei popoli e ne fanno ministri, premier, presidenti, generali.
Qui una cosca mafio-governativa che appesta e depreda il paese da decenni, si mette a capo un bancario che, istruito dalla criminalità finanziaria globale, demolisce e svende l’Italia da trent’anni a forza di guerra alla società, alla economia, alla salute e alla libertà.
Una Unione Europea, creata con un grande autodafe’ per servire da base, sostegno e alibi culturale, per il rilancio imperial-colonista statunitense, è ora pronta a immolare i propri popoli, in cambio del servizio di vivandiera.
Gettatasi, presunta patria del diritto, con idiozia tafazziana, sull’ennesimo capolavoro degli specialisti delle bufale, o false flag, a Bucha e seguire, ha tagliato ogni prospettiva di sopravvivenza di questo mostruoso coacervo di capitalismo impazzito.
Sotto i nostri occhi scorrono le rappresentazioni, false fino al grottesco, degli analfabeti dell’informazione spediti in Ucraina per fare da pappagalli dell’indecenza professionale dei loro pagatori.
Viviamo il momento più buio della Storia umana. Mai si era vista rigurgitare da un buco nero di esistenze fossili, di morti viventi, una tale ferocia contro l’uomo vero, l’essere umano vero.
Mai avevano raggiunto tali estremi di cinismo sanguinario, ottusità cerebrale, capacità di mentire, raggirare, subordinare la realtà nel suo contrario. Più che con i trucchi tecnologici, grazie alla passività indotta in tanti dall’idea che, da chi sta in alto, leader, presidente, papa che sia, debba discendere la luce della verità e del diritto. Non è mai stato così. È l’inganno più grande e ha funzionato tante volte.
Ma anche un inganno che è stato fatto saltare per aria tante volte, quando l’umano si è ripreso il suo posto nell’universo. E il suo posto è quello della dignità, della giustizia, della bellezza, dello stare insieme, della logica che ci mette in armonia con la realtà.
Realtà che, con l’imposizione della demenza sanitaria, digitale, militare ci vogliono distruggere.
Napoleone, che pure qualcosa di buono ha portato tra gli straccioni di un mondo di diseguali, vedeva i secoli guardarlo dalle piramidi.
A noi basta essere guardati dagli spalti di Stalingrado per sapere come si deve fare, con chi è perché. Da quelle mura ci guardano orbite senza occhi, corpi senza arti, uniformi stracciate, ossa disfatte, ma anche fiori e alberi nutriti di corpi.
Quegli sguardi danno un senso alla nostra vita. Il senso più alto che ci sia stato dato. Voi siete qui perché lo sapete.
La battaglia è questa. Ce l’hanno imposta i rigurgiti della peggiore REVULSIONE culturale mai apparsa sulla Terra.
Dobbiamo accettare la sfida. Come a Stalingrado. Ne va della vita. Come a Stalingrado. Solo che oggi è peggio. Il nazismo, ucciso il padre, si è attrezzato al rilancio con i suoi protagonisti di nuova generazione.
Amici, CE STANNO A RIPROVA’. LI FERMEREMO ANCHE STAVOLTA.
Fulvio Grimaldi
09/04/2022
A questo link una sintesi della manifestazione a cura di Byoblu:
“GUERRA E PANDEMIA STESSA STRATEGIA”. LA MANIFESTAZIONE A ROMA (byoblu.com)
Ieri pomeriggio diverse sigle politiche si sono date appuntamento in piazza Santi Apostoli a Roma per esprimere il proprio fermo rifiuto non solo delle politiche emergenziali sanitarie a cui siamo stati costretti per due anni ma anche contro le nuove politiche che sembrano volte a trascinare l’Italia in un conflitto.