Napoli 2 Maggio: Iniziativa “Contro la guerra, la propaganda di guerra e la censura!

“In Italia non c’è la censura ed è garantito il pluralismo”. È il coro di risposta a chi osa sollevare questioni rispetto alla narrazione dominante sulla guerra in Ucraina. E in effetti sugli organi di informazione viene dato un qualche spazio a chi solleva dubbi, a chi propone analisi discordanti dalla propaganda di regime. Ma coloro ai quali viene concesso quello spazio sono sistematicamente attaccati, derisi, umiliati, isolati, messi all’indice. In alcuni casi ricevono minacce. Al punto, persino, di scoraggiarli dal prendere posizione pubblicamente. Chi non si scoraggia riceve doppia e tripla razione di “pluralismo”. Oppure viene oscurato.

È successo a giornalisti, docenti, analisti, attivisti politici, ognuno di loro ha un percorso umano, professionale, politico, civile e una diversa provenienza, ma tutti hanno in comune di essere finiti nel “tritacarne” mediatico.

Perchè in Italia non si può parlare seriamente delle cause della guerra in Ucraina? Perchè non si possono sollevare questioni sulla coerenza della politica del governo Draghi con gli interessi nazionali? Perchè non si possono fare i conti su quanto gravano – e su chi gravano – le sanzioni alla Federazione Russa? Perchè non si può affrontare seriamente il discorso che inviare armi coinvolge direttamente l’Italia nel conflitto? Perchè dobbiamo ingoiare litri di propaganda a senso unico e chiudere gli occhi di fronte alle smentite plateali di bufale confezionate per suscitare reazioni (ricordiamo “il teatro di Mariupol”)?

La censura (quella diretta e quella indiretta fatta di derisione e liste di proscrizione) è l’altra faccia della propaganda di guerra.

Siamo convinti che servano invece un ragionamento approfondito e un confronto ampio per comprendere la situazione; che serva un’insorgenza civile contro i bavagli e le gogne; che serva una resistenza ampia verso chi ha già deciso per tutti che il nostro paese debba diventare vittima e carnefice al servizio di interessi e sentimenti opposti a quelli della grande maggioranza della popolazione.

Pochi giorni fa, la magistratura inglese ha dato parere positivo all’estradizione di Julian Assange negli USA dove sarà processato per aver reso pubblici dei documenti che per il governo USA dovevano rimanere segreti. Assange rischia 175 anni di carcere.

Non siamo riusciti a proteggerlo dalla vendetta degli stessi che oggi pretendono di imporre un’informazione che sia a senso unico, pilotata, manipolata e dagli stessi che si fanno strumento di questa manipolazione.

Napoli 2 Maggio 2022

Leggi tutto

Incontriamoci per parlarne, per confrontarci e per organizzarci (clicca qui per l’evento facebook)

Galleria Principe – Napoli
2 maggio alle ore 18:30

Partecipano

Luigi De Magistris
Ciro Raia – Presidente dell’ANPI di Napoli
Antonio Amoretti – Partigiano delle Quattro Giornate e Presidente Onorario dell’ANPI di Napoli
Giorgio Bianchi – Corrispondente di guerra, fotoreporter, regista e scrittore
Filippo Severino – Pax Christi di Napoli
Luciano Ferrara – Giornalista e fotoreporter
Stefano Federici – Giornalista
Fabiola D’Aliesio – Partito dei CARC
Jorit Agoch – Artista
Ciro Crescentini – Giornalista, direttore de IL DESK, quotidiano indipendente
Francesco Santoianni – giornalista, esperto di fake news
Pino Guerra – Fotografo
Nicola Nardella – Presidente della VIII Municipalità del comune di Napoli
Elena Coccia – Segretaria Provinciale PRC Napoli
Maria Muscarà – consigliera M5S della Regione Campania
Valentina Dell’Aversana – Coordinamento No Green Pass Napoli

Per adesioni carc@riseup.net

***

Presentazioni pubbliche del Partito dei CARC:

***

Come sostenere l’Associazione Resistenza?

Dona il tuo 5×1000! Codice fiscale 97439540150

Clicca qui per maggiori info

***

 

25 Aprile: Abbiamo fatto quello che andava fatto!

Come annunciato con l’appello Via dalle manifestazioni del 25 Aprile i guerrafondai e gli affaristi della guerra il 25 Aprile siamo scesi in piazza a Milano per contestare gli usurpatori della Resistenza antifascista partigiana.

I cori “Fuori la Nato dal corteo” e le voci di contestazione in piazza al PD, a Letta, al governo Draghi, ai sionisti, ai rampolli della bocconi con in mano le bandiere della Nato e degli Usa protetti dalla polizia e dai bodyguard, hanno rappresentato il sentimento sano, popolare, che ha infiammato gli animi della stragrande maggioranza dei partecipanti al corteo milanese del 25 Aprile. Il P. CARC l’ha manifestata, opponendosi alla passerella dei maggiori sostenitori dell’escalation militare in Ucraina. Decine gli striscioni e scritte sui muri contro la guerra e contro la Nato, centinaia i cartelli di condanna verso le politiche criminali del governo Draghi che in nome dell’invio di armi e dei profitti di Leonardo, Iveco Defence e le altre aziende militari italiane, ubbidiente agli ordini della Casa Bianca, salassa i lavoratori e le masse popolari italiane togliendo risorse alla sanità pubblica, al lavoro, all’ambiente, all’istruzione e facendo orecchie da mercante sulla speculazione e il carovita imposti dal “libero mercato”. Eravamo “quattro gatti”, ma che rappresentava la volontà di decine di migliaia di persone… (leggi tutto il comunicato)

***

Festa nazionale della Riscossa Popolare

dall’11 al 16 agosto 2022 – Marina di Massa (MS)

Dibattiti | Formazione | Libri | Stand | Musica

 

Milano, 29 aprile 2022

 

Scrivi per ricevere informazioni e prenotare il campeggio a carc@riseup.net

 

***

Seguici su www.carc.it

Sharing - Condividi