Italia Nostra, Settimana del Patrimonio culturale salvato e da salvare

La Settimana del Patrimonio culturale di Italia Nostra di quest’anno (dal 30 aprile all’8 maggio) è intitolata Italia salvata e da salvare, per ricordare la mostra fotografica, “Italia da salvare”, inaugurata nel 1967 sotto la presidenza di Giorgio Bassani: un evento che fece molto scalpore e stimolò una nuova consapevolezza, sia nell’opinione pubblica che nella classe dirigente, del valore del Patrimonio culturale nazionale. Sono passati anni e molto è stato salvato anche se qualcosa è, purtroppo, andato perso.

Se la nostra consapevolezza collettiva del valore del Patrimonio culturale ha fatto enormi passi avanti, altrettanto non si può dire, però, riguardo al Paesaggio italiano. Il depotenziamento delle Soprintendenze e il decreto Semplificazioni, specificamente dedicato alla velocizzazione delle autorizzazioni degli impianti eolici e fotovoltaici a terra, continua a trasformare i territori di pregio naturalistico e paesaggistico italiani in zone industriali. Al pari delle speculazioni edilizie che hanno stravolto Italia all’epoca del boom economico, la transizione energetica rischia, se lasciata nella deregulation attuale, di generare un rilevante consumo di suolo (dato rilevato da ISPRA), con effetti irreversibili anche all’agricoltura e all’attività turistica delle aree interne. Questo avviene perché si è scelto di non affrontare il nodo della pianificazione, anzi senza la minima cautela per valori fondanti della Repubblica affermati nella prima parte della Costituzione, richiamati con forza dalla Coalizione Art. 9, cui anche Italia Nostra aderisce.

“Italia salvata”

La manifestazione prevede quaranta eventi sparsi su tutto il territorio nazionale: da passeggiate patrimoniali a visite guidate, aperture o manutenzioni straordinarie, convegni e gazebo informativi, eventi online e divulgazione con filmati.  Oggetto di queste azioni è spesso quel Patrimonio culturale minore che rischia l’oblio e l’abbandono ma non mancano anche siti di Archeologia industriale, Parchi e singoli beni culturali mobili, come pale d’altare e sculture.

La campagna coincide con la raccolta del 5×1000 ed è quindi un’occasione per spiegare ai cittadini le attività quotidiane dei soci volontari.  Sono 66 anni che l’associazione continua a tutelare il Patrimonio culturale e il Paesaggio attraverso le proprie campagne di opinione sugli organi di stampa, la pressione sul Parlamento e gli Enti locali e le azioni legali e amministrative intese a bloccare gli scempi più evidenti.  Italia Nostra mette in pratica i principi della Convenzione di Faro, riunendo i suoi soci in una comunità che “attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future”.

Antonella Caroli (Presidente nazionale Italia Nostra)

29/04/2022

#HeritageWeek2022 #ItaliaSalvata

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