L’articolo che segue è stato tratto da China Daily e tradotto da Simona Ferlini su segnalazione dell’economista Pasquale Cicalese. Pubblicato sulle pagine de L’AntiDiplomatico.
I leader europei non possono più ingannare la gente usando due pesi e due misure
I leader europei hanno fatto di nuovo ricorso a due pesi e due misure in risposta alle prese di posizione di Cina e India sul conflitto Russia-Ucraina.
Per cominciare, le posizioni di Cina e India sono abbastanza simili. Hanno avuto a lungo buone relazioni sia con la Russia che con l’Ucraina e quindi si sono rifiutati di prendere posizione. Ed entrambi i paesi hanno chiesto una soluzione pacifica e negoziata del conflitto il più presto possibile. Inoltre, la Cina ha anche chiesto di rispettare la sovranità nazionale.
Come altri 150 paesi, la Cina e l’India hanno rifiutato di unirsi agli Stati Uniti e all’Unione europea nell’imporre sanzioni contro la Russia.
Tuttavia, quando il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha visitato l’India la scorsa settimana, non ha espresso pubblicamente alcuna preoccupazione per la posizione dell’India sulla crisi ucraina. Invece, ha parlato di come l’UE e l’India condividono valori e dovrebbero stringere legami più stretti.
Ciò che è ancora più scioccante è che ha usato la sua visita in India per prendere a schiaffi la Cina, in un evidente tentativo di creare un cuneo tra i due paesi più popolosi del mondo, le cui relazioni hanno già subito un colpo a causa della disputa sui confini.
Parlando al Raisina Dialogue in India, von der Leyen ha detto che la Russia e la Cina hanno forgiato un patto apparentemente incondizionato, sostenendo che la loro amicizia non ha “limiti”. “Cosa possiamo aspettarci dalle nuove ‘relazioni internazionali’ che entrambi hanno invocato?”.
Ha iniziato il suo discorso dicendo che “continueremo a incoraggiare Pechino a fare la sua parte in una regione pacifica e prospera dell’Indo-Pacifico”. Era un’affermazione del ruolo della Cina nella regione pacifica e fiorente in passato? O stava suggerendo che la Cina non è più interessata a una pacifica e fiorente regione dell’Asia-Pacifico, il che, di fatto, è sbagliato, perché è più importante per la Cina di qualsiasi paese europeo o degli Stati Uniti?
La Cina non è sicuramente così pazza come il folle ragionamento della von der Leyen sembra suggerire.
Lo stesso vale per il primo ministro britannico Boris Johnson, che ha minimizzato le differenze tra Regno Unito e India sul conflitto Russia-Ucraina durante la sua visita in India alla fine del mese scorso, e ha invece annunciato 1 miliardo di sterline (1,25 miliardi di dollari) di accordi commerciali tra i due paesi.
Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss, che ha viaggiato in India alla fine di marzo, non ha nemmeno menzionato l’India nel suo discorso alla Mansion House di Londra il 28 aprile. Invece, ha puntato il dito contro la Cina, dicendo che “i paesi devono giocare secondo le regole. E questo include la Cina”, senza specificare quando e dove la Cina non ha giocato secondo le regole.
“Non continueranno a crescere se non giocano secondo le regole. La Cina ha bisogno del commercio con il G7. Noi rappresentiamo circa la metà dell’economia globale. E abbiamo delle scelte”, ha detto, come se l’ascesa della Cina negli ultimi quattro decenni fosse il risultato della pietà dei governi occidentali avidi e dei capitalisti. Ha dimenticato che la Cina ha contribuito al 30% della crescita globale per molti anni. Ha anche dimenticato che non sono più gli anni in cui la Gran Bretagna usava la diplomazia dei cannoni per forzare l’oppio sullo sfortunato popolo cinese per soggiogare la Cina e fare più profitto possibile.
In quanto al non giocare secondo le regole, non c’è paragone con il rifiuto assoluto del Regno Unito di conformarsi alla decisione del tribunale marittimo speciale delle Nazioni Unite l’anno scorso secondo cui il Regno Unito non ha sovranità sulle isole Chagos nell’Oceano Indiano, dovrebbe porre fine alla sua “occupazione illegale” delle isole e restituirle alle Mauritius.
Non c’è nemmeno paragone tra la Cina e i paesi del G7, perché questi ultimi sono stati autori di “crimini di guerra” durante le invasioni dell’Iraq e dell’Afghanistan guidate dagli Stati Uniti, e il bombardamento e il cambio di regime in Libia, per citarne solo alcuni.
Attaccare la Cina è il gioco preferito di alcuni politici europei. Ma non possono più ingannare la gente ricorrendo a due pesi e due misure e all’ipocrisia.
Chen Weihua (China Daily)
https://global.chinadaily.com.cn/a/202205/06/WS6274577ca310fd2b29e5adf1.html
Grazie all’amica Simona Ferlini per questa traduzione di China Daily, che considero importante. Buona lettura. (Pasquale Cicalese)
Ho fatto una traduzione di un durissimo editoriale di China Daily contro il tentativo dell’Europa di mettere un cuneo fra India e Cina, fatene quel che volete. (Simona Ferlini)
Pasquale Cicalese
10/05/2022