[Rete Ambientalista] Siano messi al bando i PFAS! Sono assassini come l’amianto

La messa al bando dei Pfas, nel Disegno di Legge del senatore Mattia Crucioli, riecheggia dopo anni la messa al bando di Amianto, CFC clorofluorocarburi, DDT, Arsenico, Solfato di rame, Canfora, Cromati e Bicromati, Pigmenti: sostanze cancerogene tutte prodotte -tragica fatalità- nell’alessandrino, in particolare nel polo chimico di Spinetta Marengo. Anche per i PFAS, già come la Storia ha dimostrato per AMIANTO, DDT, CFC eccetera, le alternative produttive ci sono ma sono rifiutate dall’avidità criminale delle multinazionali. Dunque vanno imposte con la loro messa al bando tramite questo Disegno di Legge, che implica la chiusura delle produzioni a Spinetta Marengo, il divieto dell’utilizzo su tutto il territorio nazionale in particolare nelle concerie e la bonifica dei territori in particolare piemontesi e  veneti. 

Clicca sul titolo:

Al bando! Al bando i PFAS come fu per Amianto, CFC, DDT...

…il gas mostarda dava il tempo di assaporare il profumo prima di uccidere … le ossa degli ebrei per fare concimi… quando erano i canarini a dare l’allarme gas… inodore incolore insapore arma chimica pulita… la tribù dei nasi forati… il panino imbottito di pigmento… grondaie bucate spighe vuote neve a cielo sereno… il buco dell’ozono…

Solvay in pieno centro abitato.

L’azienda era consapevole che con i Pfas stava uccidendo la popolazione.

Clicca su titolo le testimonianze al processo, nomi e cognomi per le  responsabilità; vedi il video.

Ai bambini i danni PFAS più gravi.

Un nuovo studio americano pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology dal team di esperti di Silent Spring Institute , riaccende i riflettori: provenienti dalla Cina troppi prodotti per bambini, come vestiti e biancheria da letto, sono falsamente  dichiarati esenti da Pfas. “Gli organismi dei bambini sono ancora in via di sviluppo e sono particolarmente sensibili alle esposizioni chimiche. Ci sono le prove che i PFAS riescano ad alterare il sistema immunitario, indebolendo potenzialmente l’efficacia dei vaccini infantili e la capacità dell’organismo di combattere le infezioni” sottolinea il team del Silent Spring Institute.

I Pfas rendono più fragili le ossa degli adolescenti.

Lo dimostrano i risultati dello studio condotto dal Maine Medical Center Research Institute di Portland e pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism. Infatti, i Pfas sono anche  interferenti endocrini e possono quindi alterare gli ormoni, portando  a una riduzione della densità minerale. Lo studio ha coinvolto circa 800 adolescenti tra i 12 e i 19 anni: nei ragazzi che avevano una maggiore concentrazione di interferenti endocrini nel sangue si riscontava una minore densità minerale ossea; a ogni raddoppio dei livelli di PFOA riscontrati nel sangue corrispondeva una riduzione del 24% del punteggio di densitometria ossea. Gli scienziati hanno sottolineato che “l’adolescenza è un momento importante in cui i nostri corpi costruiscono le ossa e potrà  avere implicazioni per la salute delle ossa per tutta la vita”.

Allarme Pfas in Lombardia, fiumi in cattive acque.

“Non hanno colore, non hanno sapore e neppure odore. Non segnano l’acqua di scie schiumose o nere. Si chiamano Pfas” scrivono allarmati i giornali lombardi “e sono trovati dall’Arpa nelle  acque di fiumi, laghi e bacini irrigui, Po, Olona, Lambro, Serio e Adda”. Non è una sorpresa, in una regione che alla Solvay di Bollate  ospita il Centro ricerche per la produzione dei PFAS tossici e cancerogeni.

Gli orrori neonazisti in Ucraina e la guerra santa senza fine della Nato.

Approfondita e documentata analisi di Barbara Spinelli che conclude:  “Il riarmo e l’allargamento a Est della Nato, uniti all’impudenza delle dimenticanze storiche, hanno creato tra Russia ed Europa un fossato quasi incolmabile, politico e anche culturale. A questo servono l ‘abbaiare occidentale alle porte della Russia’ denunciato dal Papa, l’oblio dello ‘spirito di Helsinki’, la russofobia in aumento. Sono misfatti che non giustificano la brutale aggressione russa del 24 febbraio, ma che certo l’hanno facilitata. Che spingeranno la Russia, per molto tempo, a prender congedo da un’Europa che sempre più crede di progredire confondendo i propri interessi con quelli statunitensi”.

Putin sta a Zelensky come gli oligarchi russi stanno agli ucraini.

In Russia si distinguono da altre categorie di super ricchi per il controllo che esercitano sull’economia e per il rapporto privilegiato con le istituzioni statali. Compongono l’élite finanziaria e imprenditoriale del capitalismo. La privatizzazione dell’economia si è tradotta  in un gigantesco furto di risorse e di beni comuni da parte di uomini senza particolari meriti e, spesso, provenienti dall’apparato. In Ucraina le cose sono andate allo stesso modo. Gli oligarchi (circa cento) controllano l’80% delle ricchezze di un paese che, ancora nel 2019, era tra i più arretrati dell’ex Urss.  In un report del Parlamento europeo dell’11 febbraio 2021, sono documentati i motivi che rendono difficile, in tempi brevi, l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. Si parla di illegalità, dell’influenza degli oligarchi sulla politica, di corruzione, di mal funzionamento della giustizia, di mancanza di libertà di stampa, di campagne d’odio e fenomeni d’intolleranza verso femministe, Lgbt, rom. “Non siamo proprio davanti a un modello di democrazia, senza nulla togliere naturalmente alla solidarietà nei confronti del popolo ucraino, vittima dell’aggressione della Russia di Putin”: conclude il servizio di Gaetano Lamanna.

Non basta sciogliere la Nato.

La posizione del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”. Prima bisogna  inviare forze di interposizione nonarmata e nonviolenta sotto la guida dell’Onu per fermare subito le stragi e le devastazioni; per l’immediato cessate il fuoco e l’immediato inizio di negoziati di pace che facciano cessare tutte le uccisioni. Ancora prima bisogna soccorrere, accogliere, assistere tutte le persone in fuga dalla guerra; inviare aiuti umanitari per sostentare l’esistenza di chi non può o non vuole fuggire, e per ricostruire prima possibile e meglio possibile le strutture e i servizi necessari alla vita quotidiana. Subito dopo  bisogna scogliere la Nato braccio armato dell’azione militare statunitense. Sciogliere la Nato è la cosa di gran lunga più efficace che i paesi europei possano fare oggi per la pace e per salvare innumerevoli vite.

Gentilissima Presidente von der Leyen,

“Lei guida la Commissione che prende cruciali decisioni per l’intera Unione Europea, ed essendo io un cittadino di uno dei paesi dell’Unione, lei di fatto prende decisioni anche per me, che non l’ho delegata. E poiché alcune decisioni prese recentemente dall’Unione Europea mi sembrano semplicemente sciagurate e fin catastrofiche, le scrivo per chiederle di revocarle e di promuovere invece una diversa politica, che sia rispettosa delle vite umane, protesa a salvare le vite umane, e coerente con le carte dei diritti dell’Onu, della stessa Unione Europea, dei singoli paesi che l’Unione compongono”: dalla lettera  aperta del  “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” alla Presidente della Commissione Europea.

Tra l’imperialismo americano e quello russo vincerà la Cina.

Riceviamo una analisi “proletaria e rivoluzionaria” tratta dal giornale Scintilla.

Marcia della pace Comiso-Niscemi.

In tre tappe da lunedì 9 a mercoledì 11 maggio. L’iniziativa, voluta dalla Fondazione degli Archi e dalla Fondazione Gesualdo Bufalino, è denominata MARCIA DEL SOLE ed intende protestare contro le guerre per proporre una alternativa nonviolenta….

Le guerre cominciano anche dalla Sardegna.

“Le basi militari in Sardegna sono sempre state una presenza invasiva e una dimostrazione oggettiva di come le guerre comincino anche da questa terra. Attualmente, oltre 30.000 ettari del territorio sono occupati dallo Stato, dai suoi militari e dai suoi poligoni. Contro questa imposizione c’è, tuttavia, una lotta che ancora oggi resiste e che accomuna tutte le persone che rifiutano e che vogliono sabotare l’esistenza delle basi. Di ciò è emblematico il taglio delle reti, che trova la sua efficacia nel permettere l’invasione dei poligoni interrompendo le esercitazioni”. Il 22 maggio manifestazione contro la base militare di Teulada, corteo antimilitarista a Sant’Anna Arresi (SU).

Il primo maggio cariche della polizia a Torino.

Clicca qui una ricostruzione dei fatti diversa da quella prodotta dalle principali testate giornalistiche.

Dana è finalmente libera! Rieducata.

Nel 2022. Fu arrestata nel 2020. La manifestazione per la quale è stata incarcerata avvenne nel 2012.  Otto anni prima. Complessivamente sono 10 anni. Nessuna prescrizione intercorsa, in questa Italia delle prescrizioni. Evidentemente si è trattato di un reato gravissimo. Così descritto dai giornali: “La manifestazione è avvenuta il 3 marzo 2012 a un casello dell’A32, giorno in cui alcuni manifestanti No Tav  distrussero l’impianto di videosorveglianza e bloccarono con del nastro adesivo le sbarre, per consentire a tutti i viaggiatori di passare senza pagare il pedaggio”. Sarebbe bastata una condanna di risarcimento danni. Invece l’aggravante fu che Dana Labriola… “impugnava un megafono” e soprattutto era “portavoce del movimento No Tav” rendendosi in precedenza verbalmente  “protagonista di manifestazioni di protesta  contro la costruzione della linea ferroviaria in Val Susa”. Scopo della detenzione è stata di farle “percepire la funzione rieducativa di espiazione della pena”.  E’ stata “rieducata”Clicca qui come commenta Dana.

Fermare il governo, difendere acqua pubblica, beni comuni, sanità, diritti e democrazia.

Mobilitazione per il 14 maggio contro il disegno di legge sulla concorrenza e il mercato, che  si prefigge una nuova ondata di privatizzazioni di beni comuni fondamentali, dall’acqua all’energia, dai rifiuti al trasporto pubblico locale, dalla sanità ai servizi sociali e culturali, fino ai porti e alle telecomunicazioni. Fa il paio con il disegno di legge sull’autonomia regionale differenziata. 

Il governo responsabile di migliaia di morti di amianto.

L’amianto, pur messo al bando da decine di anni, provoca in Italia ogni anno più di 1.600 mortali mesotelioma pleurici per responsabilità dei governi che non approntano un piano nazionale di bonifica (e neppure finanziano la Ricerca per diagnosi precoci e cure).

L’inceneritore e tu chiamalo termovalorizzatore.

Se poi lo costruisci a Roma puoi sempre sperare in un miracolo. Ma il Papa è contrario, al pari della maggioranza dei romani che non si fideranno del sindaco Gualtieri  di “assolute  garanzie per ambiente e salute”. Infatti l’inceneritore non ‘distrugge’ i rifiuti ma semplicemente li trasforma in fumi, anidride carbonica (una tonnellata di rifiuti ne produce circa una tonnellata), diossine, ossidi di azoto, infine ceneri e residui di combustione che devono essere smaltiti in discariche speciali, anche  queste ubicate a Roma.

Ilva una vergogna nazionale.

Guarda il video Sopravvivere sotto l’ex Ilva, Tamburi di morte a Taranto Lo Stato Italiano continua a non tutelare la salute e i diritti dei tarantini. La nuova condanna della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è una sorta di conferma a quanto già contenuto nella prima sentenza che sulla gestione della vicenda dell’ex Ilva, inchiodò il governo di Roma. A quasi quattro dalla condanna della Cedu e a quasi dieci dal sequestro degli impianti, insomma, la salute dei tarantini è ancora a rischio. Siamo di fronte a una vergogna nazionale.  Domenica 22 maggio a Taranto saremo di nuovo in piazza Garibaldi alle ore 17 per riaffermare il diritto alla vita e alla dignità dei cittadini esposti a rischi sanitari inaccettabili.

Vigili del Fuoco al collasso in Italia.

L’attuale rapporto in Italia tra vigili del fuoco e popolazione è 1 vigile ogni 15.000 abitanti! Una cifra totalmente inadeguata e lontana dagli standard europei che mette a rischio le attività di soccorso nel nostro PaeseGuarda il video e ascolta le parole dei vigili del fuoco!

Italia Nostra: “Rinnovabili, sembra un far west”.

Non si può pensare di promuovere  eolico e fotovoltaico senza un piano di dove e come installare gli impianti, altrimenti rischiamo di devastare il paesaggio, impattare negativamente sul turismo, consumare suolo e ridurre la nostra autonomia alimentare.

Il WWF: drammatico calo della biodiversità.

I dati dell’ultimo Living Planet Report certificano che il pianeta è in bilico: il  75% della superficie terrestre non coperta da ghiaccio è già stata significativamente alterata, la maggior parte degli oceani è inquinata e più dell’85% delle zone umide è andata perduta.  Le specie attualmente minacciate di estinzione sono 1 milione. Il tasso di estinzione di specie animali e vegetali è 1.000 volte superiore a quello naturale. 68% il calo medio delle popolazioni di vertebrati negli ultimi 50 anni. Il 25% delle 93.579 specie  è attualmente minacciato di estinzione.

Ultimo assalto alla natura: gli ecosistemi quotati in Borsa.

Si chiama NAC (Natural Asset Company). Con essa la Borsa di New York ha svelato il piano più radicale e potenzialmente più distruttivo per finanziarizzare tutta la natura e la vita nella stessa. Che la relazione fra il capitalismo e la natura sia basata sulla mercificazione di quest’ultima per estrarre profitti non è sicuramente una novità, ma questa volta siamo ad un ulteriore drammatico salto di qualità. La creazione di questa nuova classe di attivi finanziari metterà infatti in vendita non solo le risorse naturali, ma gli stessi processi alla base della vita… Si tratta della definitiva privatizzazione dei beni comuni che, da beni accessibili a tutti, diventeranno asset finanziari per i profitti di pochi, mentre sarà il mercato a decidere cosa nella natura ha valore e cosa non ne ha.

Plauto, Seneca, Virgilio e gli altri, dal mondo della disabilità.

«È stato davvero impossibile resistere alla tentazione di accoppiare lo stile aulico del latino a certe situazioni terra terra in cui ci imbattiamo noi, umili disabili…», scrive Gianni Minasso, e quindi scorre tra tante celebri citazioni latine, riviste a modo suo, la nuova incursione dello stesso Minasso per la sua rubrica “A 32 denti (Sorridere è lecito, approvare è cortesia)”, fatta di pungente ironia, di grottesco e talora della comicità più o meno involontaria che, come ogni altra faccenda umana, può riguardare anche il mondo della disabilità (continua…)

Videoconferenza internazionale su bioetica e disabilità.

Ben cinquanta relatori, provenienti da Italia, Francia, Svizzera, Malta, Marocco, Cile, Brasile, Messico, e Canada, danno vita al secondo convegno internazionale su bioetica e disabilità, intitolato La bioetica ed il paradosso delle apparenze: Fragilità, dipendenza, disabilità nelle varie stagioni della vita (continua…)

Cani guida, ci risiamo: a quando il rispetto di Leggi ormai annose?

Quante volte abbiamo dovuto ricordare sulle nostre pagine che già da quasi cinquant’anni vi è una Legge dello Stato Italiano, integrata e modificata da norme successive, secondo la quale la persona cieca ha il diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei suoi viaggi sui mezzi di trasporto pubblico e in tutti gli esercizi aperti al pubblico? Possibile che Leggi ormai consolidate da decenni non trovino ancora cittadinanza nel nostro Paese? Pare proprio di sì, purtroppo, a giudicare da quanto racconta una Lettrice, rispetto alle risposte ricevute da alcune note località campane (continua…)

Sito: www.rete-ambientalista.it

movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it
movimentolotta.maccacaro@gmail.com – lino.balza@pecgiornalisti.it

Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/299522750179490/?fref=ts
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/reteambientalista/?fref=ts
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCnZUw47SmylGsO-ufEi5KVg
Twitter: @paceambiente

Movimento di Lotta per la Salute Giulio A. Maccacaro

Via Dante 86 – 15121 Alessandria – Via Mario Preve 19/7 – 16136 Genova  cell. 3470182679
Sottoscrizioni a favore della Ricerca Cura Mesotelioma: IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076 215

Sharing - Condividi