Russofobia nello sport, Di Battista: “Il presidente del CONI Malagò dovrebbe dimettersi”

Ieri il Presidente del CONI Giovanni Malagò (uomo dalle infinite relazioni di potere) ha sostanzialmente dato del bugiardo al Presidente della Federazione Tennis Angelo Binaghi il quale aveva ricordato le “manovre mediatiche” di Malagò per proibire sia al numero 1 al mondo Novak Djokovic che ai tennisti russi di partecipare agli Internazionali di Roma.

Richieste ridicole e ancor più puerili se avanzate dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, ovvero colui che dovrebbe difendere lo sport e i suoi valori. Ma il punto è un altro.

Il 25 aprile scorso, in un’intervista al Corriere, Malagò chiedeva alla federazione Tennis di non invitare i tennisti russi e bielorussi sostenendo che fosse una raccomandazione del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale.

Tuttavia, nelle raccomandazioni del CIO (per me folli ma questo è un mio parere personale) pubblicate il 28 febbraio, al punto 2 si legge: “Wherever this is not possible on short notice for organisational or legal reasons, the IOC EB strongly urges International Sports Federations and organisers of sports events worldwide to do everything in their power to ensure that no athlete or sports official from Russia or Belarus be allowed to take part under the name of Russia or Belarus”. Traduzione: “Qualora non sia possibile per motivi organizzativi o legali (escludere gli atleti russi e bielorussi) il CIO esorta vivamente le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi del mondo a fare in modo che gli atleti russi e bielorussi non partecipino sotto la bandiera russa e bielorussa”.

Gli Internazionali d’Italia, manifestazione collegata (anche dal punto di vista contrattuale) all’ATP, l’Association of Tennis Professionals, rientrano esattamente nel punto 2 dunque la richiesta di Malagò di escludere i tennisti russi e bielorussi nulla aveva a che vedere con le raccomandazioni del CIO.

Malagò, come ha sostenuto il Presidente della Federazione Tennis ha provato a danneggiare gli Internazionali d’Italia. Mi domando, è accettabile che un uomo che tenti di danneggiare una delle manifestazioni sportive di maggior successo in Italia (forse quella di maggior successo visti i numeri sensazionali) utilizzando le raccomandazioni del CIO in modo assolutamente strumentale, possa continuare a presiedere il CONI? In un Paese normale Malagò dovrebbe dimettersi all’istante.

P.S. Sembra che Malagò, dopo aver ottenuto dal governo il 45% di dipendenti in più al CONI (tanto paghiamo noi) stia chiedendo al governo di creare una nuova Società pubblica sotto il CONI, forse per poter riprendersi la gestione di tutto quel che gli è stato tolto con la riforma dello sport fatta dal Conte I. Se fosse vero sarebbe una vergogna da fermare immediatamente.

Alessandro Di Battista

17/05/2022

Sharing - Condividi