I simboli nazisti del “soldato che canta Stefania” e l’ennesimo clamoroso autogol del media italiani

Nella opera di sdognamaneto del nazismo da parte dei media filo Nato italiani tanto ha influito la “vittoria” all’Eurovision della band ucraina Kalush Orchestra, che ha inneggiato apertamente al fascismo del battaglione Azov durante la finale. E’ utile sapere che alla competizione avrebbe dovuto partecipare la vera vincitrice nazionale, Alina Pash, esclusa “democraticamente” per le polemiche sorte dopo un suo viaggio in Crimea nel 2015.

Nell’opera di sdoganamento del nazismo da parte dei media filo Nato italiani ha avuto un ruolo fondamentale in queste ultime ore la propaganda sul “soldato ucraino che canta la canzone Stefania dalla acciaieria Azovstal” – la canzone che ha “vinto” all’Eurovision.

Andando a fare una rapida ricerca sul profilo twitter del soldato ucraino in questione emerge come nel 2019, dopo un bombardamento e una tortura contro la popolazione russofona del Donbass, scrivesse su Twitter: “Ci divertiamo molto”, mostrando i suoi tatuaggi kantiani.

(Il video a cui si fa riferimento sopra è stato rimosso!)

Ieri è iniziata la resa dei neo-nazisti Azov e dopo 8 lunghi anni Mariupol è definitivamente libera dal giogo di questi criminali sdoganati come “eroi” dai liberal occidentali. Scriveva correttamente Francesco Valerio della Croce commentando ieri la notizia: “Il battaglione Azov si arrende. Il nostro pensiero è per tutti coloro che hanno patito le peggiori atrocità da otto anni per mano di questa feccia. Ai nazisti non si perdona nulla.”

Ai nazisti non si perdona nulla. Nazisti utili idioti della Nato, al pari dei terroristi dell’Isis in Siria e ora in Libia, ancora meno.

L’AntiDiplomatico

17/05/2022

I simboli nazisti del “soldato che canta Stefania” e l’ennesimo clamoroso autogol del media italiani – Crisi in Ucraina – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

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