L’ambasciatore russo in Italia Sergey Razov ha avvertito che le armi inviate dai paesi occidentali in Ucraina possono essere utilizzate per uccidere civili, compresi i bambini, a Donetsk e Lugansk. Così il diplomatico in un’intervista a La Presse pubblicata oggi.
“Rifornire l’Ucraina con armi moderne dà a Kiev l’illusione di poter vincere sul campo di battaglia, ma in realtà prolunga solo il conflitto, moltiplicando le vittime e la distruzione. La fornitura di sistemi di lancio di razzi multipli in grado di raggiungere obiettivi in Russia dal territorio ucraino aggiunge un ulteriore elemento di complicazione alla situazione. La promessa pubblica di Kiev di non usare questo tipo di armi sul territorio russo non può essere presa sul serio”, ha detto Razov.
“A proposito, ci sono state notizie nei media che l’Italia, così come alcuni altri paesi della NATO, sta fornendo all’Ucraina obici da 155 millimetri con una gittata sufficiente per bombardare i territori della DPR e della LPR. È stato documentato che civili, compresi i bambini, sono stati uccisi nelle pacifiche città di Donetsk e Lugansk a seguito di bombardamenti con queste armi”, ha detto il diplomatico.
Secondo i sondaggi d’opinione, più della metà degli italiani è contraria all’invio di armi in Ucraina. L’Italia ha già inviato tre spedizioni come parte della disciplina di blocco, con l’elenco delle armi classificate. Recentemente, il Movimento Cinque Stelle e la Lega, due delle principali forze politiche della coalizione di governo, si sono opposti a ulteriori forniture di armi a Kiev.
ROMA, 3 giugno. /TASS/