L’ambasciata russa in Italia va al contrattacco contro le discriminazioni verso i suoi cittadini

I russi residenti in Occidente sono i nuovi “ebrei”. O meglio, la loro sorte ricorda quella dei nippo-americani all’indomani dell’attacco di Pearl Harbor quando il panico portò addirittura all’internamento di queste persone considerate potenziali nemici interni dal governo statunitense.

L’ambasciata russa in Italia ha lanciato l’allarme: i cittadini russi in Italia vengono discriminati. Frattanto arriva la “dura replica” di Giggino Di Maio, il ministro degli Esteri che ignora persino la sua lingua madre, che parla di “mistificazioni”, sostiene che la Russia non può dare lezioni di libertà e convoca persino l’ambasciatore.

Mistificazioni mica tanto. L’ambasciata russa raccoglie le segnalazioni dei suoi cittadini. “L’incidente con una studentessa russa di 19 anni dell’Università di Bologna che si è recata dal medico per ottenere un certificato di disabilità uditiva ha suscitato il maggior clamore dell’opinione pubblica russa. L’operatore sanitario non solo ha inviato la ragazza per un esame approfondito (nonostante negli anni precedenti ciò non fosse richiesto), ma si è anche rifiutato di togliersi la mascherina medica per dare alla paziente la possibilità di leggere le labbra, e ha avviato un scaramuccia. Di conseguenza, il medico italiano ha cacciato la ragazza dall’ufficio, sostenendo che “non gli piaceva” il presidente della Russia” è uno dei casi elencati nel lungo post della pagina Facebook dell’ambasciata. Ma anche i problemi coi conti correnti “È anche noto il rifiuto di servire cittadini russi, compresi i dipendenti delle rappresentanze diplomatiche da parte di singole banche italiane.

Pertanto, ci sono stati casi in cui i clienti russi sono stati informati della loro intenzione di chiudere un conto bancario e gli è stato chiesto di ritirare il loro saldo in contanti in una delle filiali bancarie. I rifiuti vengono registrati anche nell’apertura di conti o nell’emissione di carte di debito su presentazione di documenti comprovanti la cittadinanza russa. I dipendenti della banca non confermano tali decisioni per iscritto, facendo riferimento a istruzioni interne in relazione ai cittadini di Russia e Bielorussia.
In particolare, nelle banche UniCredit, BancoPosta, BNL, Intesa San Paolo, sono stati registrati rifiuti di lavorare con cittadini russi. In alcuni casi, i problemi con i servizi bancari sono stati risolti con l’aiuto di avvocati locali.“. Poi vengono citati i Casi di Sala che mette alla porta Gergiev e del teatro di Vicenza che proibisce la messa in scena del Lago dei Cigni di Tchaikovsky.

Inutile che Giggino strepiti. Questi sono fatti, “e i fatti sono la cosa più ostinata del mondo” per citare un classico della letteratura russa, il Maestro e Margherita (citazione che ovviamente Di Maio non può capire).

La cosa pazzesca è che il principale Paese in guerra con la Russia, gli Stati Uniti d’America, sta considerando l’opzione di facilitare i visti per gli scienziati russi.

Ma noi siamo l’Italietta governata da una manica di mediocri incapaci di guardare al di là del proprio naso, Draghi per primo. E qui altro che facilitare i visti per favorire l’arrivo di cervelli, in un Paese dove gli specialisti italiani sono costretti a fuggire mentre un semianalfabeta come Di Maio, un insulto ai giovani italiani, arriva addirittura a ricoprire cariche istituzionali.

La questione discriminazione di cittadini stranieri è ovviamente qualcosa che va sul piano giuridico. Discriminare un cittadino straniero viola, in ordine, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, la Convenzione Europea sui Diritti Umani, la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione e la Costituzione Italiana. Certo, tutto questo però rischia di restare lettera morta in un Paese dove per un anno si è praticata una nuova forma di discriminazione basata sullo stato vaccinale dell’individuo. Solo il Regno Unito è arrivato a tanto con l’esclusione di tennisti russi da Wimbledon. Va detto però che ATP e WTA hanno preso provvedimenti contro questa discriminazione, punendo Wimbledon.

Detto questo stiamo assistendo ad una caccia alle streghe sui cittadini russi comuni, siamo oltre gli oligarchi. Non stupisce, visto che oramai il regime Draghi-Mattarella perseguita i cittadini comuni sulla base delle opinioni o dello stato vaccinale.

E davanti a questo, pensando agli storici buoni rapporti tra Italia e Federazione Russa, e pensando che nemmeno in America si arriva a tanto, non possiamo non dire che Mosca fa benissimo a puntare il dito, e che il governo italiano dovrebbe solo tacere davanti a questi casi.

Sarebbe bello che la comunità internazionale, come hanno fatto ATP e WTA nel campo del tennis, prendesse delle misure per punire il governo italiano. Sia per la discriminazione dei cittadini russi sia, in senso retroattivo, per la discriminazione dei lavoratori non vaccinati italiani

ANDREA SARTORI

7/06/2022

L’ambasciata russa in Italia va al contrattacco contro le discriminazioni verso i suoi cittadini – Visione TV

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