I malori da vaccino anti-Covid 19: uno studio di Tel Aviv svela il segreto di Pulcinella

In un articolo apparso su Ansa oggi si parla di Israele e di uno studio pubblicato recentemente a Tel Aviv. Ironia della sorte, proprio la stessa Israele che fino a qualche tempo fa era per TV e carta stampata l’esempio magistrale da seguire, il primo paese ad aver iniettato le seconde e le terze dosi, oggi invece balza alle cronache per confutare l’immacolata bontà dei sieri.

Nel paper si rileva e si studia una corrispondenza numerica tra la somministrazione dei vaccini anti Covid 19 e l’aumento dei malori di natura cardiovascolare in un preciso periodo di tempo. I dati sono stati raccolti e poi elaborati in modo molto semplice ed intuitivo, ovvero confrontando il numero di accessi al Pronto Soccorso dei giovani tra i 16 ed i 39 anni tra gennaio e maggio 2021, con il numero degli accessi effettuati in altri periodi, sia prima della pandemia, sia prima della disponibilità dei vaccini.

Un approccio quindi del tutto empirico, lontano da trial clinici e da sterili discussioni condotte solo su base teorica. Sono gli stessi autori,

 che nello scritto dichiarano di aver voluto percorrere una strada diversa da quella dei colleghi riconoscendo che mentre é difficile dimostrare una correlazione univoca tra vaccino anti Covid 19 e miocardite, ad esempio, il numero degli accessi al pronto soccorso non é discutibile, é su base numerica precisa e le cause dell’accesso stesso sono altrettanto precise.

Inoltre sempre gli autori ritengono che in fase di sorveglianza passiva, quando sono i pazienti a dover segnalare gli eventuali effetti avversi, i dati derivanti da tale procedura spesso si rivelano non essere molto affidabili, perché l’utenza senza il supporto di un professionista può non riferire sintomi o soprattutto ipotizzare correlazioni. Il metodo utilizzato in questo articolo, come sottolineato dagli scienziati, per la prima volta invece riesce a bypassare anche questo ostacolo.

D’altra parte non é forse questa l’intima natura della scienza? L’evidenza empirica del metodo galileiano non può contrastare l’ipotesi se l’ipotesi é corretta. E va da sé che se l’ipotesi non é corretta, l’evidenza empirica darà conto dell’errore, come accaduto in questo caso per i vaccini e la loro correlazione con i malori.

Invece, siamo stati indifesi testimoni di una lunga lista di persone colpite da malesseri improvvisi, prima tra gli sportivi, poi tra i VIPS, poi tra la gente comune, in maniera sempre più frequente e capillare, fino a raggiungere la cronaca locale con una certa regolarità e causare strazio e senso di impotenza per la giovane età delle vittime. Una strage silenziosa i cui veri numeri forse non sarà mai dato conoscere con esattezza.

Ma mentre gli scienziati più lungimiranti, insieme a noi cattivissimi scettici del siero, lo andavamo dicendo da molto tempo, la virologia da salotto ha continuato con la spinta vaccinale senza se e senza ma molto a lungo. O almeno lo ha fatto indisturbata fino ad oggi, giornata storica in cui il concetto di correlazione appare finalmente sul mainstream e pone (forse) fine alla questione. Lo ha scritto la scienza ufficiale, lo riporta un sito ufficiale, la partita dovrebbe almeno in teoria essere chiusa.

Nel panorama italiano tuttavia, mentre la contro informazione (inascoltata) si batteva per far conoscere al pubblico l’esistenza (negata) di effetti collaterali anche gravi, ci sono state aziende molto avvedute che hanno ipotizzato (o saputo) fin da subito che potessero verificarsi effetti avversi post vaccinazione ed hanno offerto al loro personale una polizza assicurativa a copertura delle reazioni avverse, nonché un indennizzo giornaliero per eventuale ricovero dovuto a tali effetti. E parliamo del maggio e giugno  2021, un anno fa esatto.

La compagnia assicurativa che si é unita al progetto della COOP per tutelare quello sfortunatissimo uno su un milione é Unisalute, la divisione per la salute del gruppo UnipolSai, azienda già nota alle cronache per aver proposto per prima un piano assicurativo in caso di eventi avversi. Inutile dirlo, ci avevano visto parecchio lungo, proponendo una diaria per la terapia intensiva, per i ricoveri, per il trasporto sanitario (anche tra strutture) e per invalidità persino se permanente.

Probabilmente avranno fatto bene i loro conti, visto che sono state proprio le compagnie assicurative tra le prime a dare un’idea piuttosto precisa del numero di soggetti danneggiati causa richiesta di indennizzo. Il fenomeno, che non ha riguardato solo l’Europa ovviamente, in USA ha raggiunto un livello così preoccupante che le compagnie assicurative si sono allarmate e non poco per il numero in crescita di domande di pagamento.

Per certi versi, la vicenda in sé ricorda molto quella di Pulcinella: c’é un segreto, gli eventi avversi, che si manifesta, di cui tutti (o quasi) sanno, ma di cui nessuno deve parlare. E così é andata avanti per diverso tempo fino ad oggi.

Poi che dipenda dalle aumentate richieste di indennizzo, o dal crescente numero degli accessi al pronto soccorso dello studio di Tel Aviv, anche Pulcinella questa volta é stato forzatamente messo davanti alle evidenze dei fatti, ed il suo (già noto) segreto rivelato.

Senza possibilità di replica. Per ora.

MARTINA GIUNTOLI

09/06/2022

I malori da vaccino anti-Covid 19: uno studio di Tel Aviv svela il segreto di Pulcinella – Visione TV

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