Zakharova (Russia): “Gioco pericoloso l’immobilismo UE sulla centrale di Zaporozhye”

MOSCA, 31 agosto. /TASS/.

‘Gioco pericoloso’: diplomatico russo sbatte la posizione dell’Europa sull’impianto nucleare di Zaporozhye – Russian Politics & Diplomacy – TASS

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha denunciato oggi l’immobilismo dell’Europa per quanto riguarda la situazione intorno alla centrale nucleare di Zaporozhye (NPP) che è sotto continuo attacco da parte dell’esercito ucraino, sottolineando che questo è motivo di allarme e un “gioco pericoloso”.

“[La decisione giusta può essere] la cessazione del bombardamento della centrale nucleare di Zaporozhye. Qualsiasi bambino può dirtelo. Per rendere la struttura sicura, è necessario smettere di bombardarla. È strano che gli adulti non lo capiscano. Questa centrale nucleare si trova nel cuore dell’Europa. Fingere che nessuno capisca tutta la serie di problemi è un gioco molto pericoloso”, ha detto il diplomatico in un’intervista alla radio Sputnik.

Il regime fuori controllo di Kiev è arrivato al punto di utilizzare l’impianto nucleare come strumento di ricatto, ha sottolineato la portavoce.

“Mentre risulta comprensibile che l’UE non può fare nulla perchè indirettamente controllata dagli Stati Uniti, il regime di Kiev è invece direttamente sotto il controllo di Washington. E’ questo il motivo per cui semplicemente viene distratta l’attenzione della popolazione occidentale con le infinite sanzioni anti-russe”, ha sottolineato il diplomatico.

“Spero sinceramente che nel profondo della burocrazia di Bruxelles, dopo tutto, stiano seriamente riflettendo sulla situazione”, ha aggiunto Zakharova.

“Da un lato, non ho alcun desiderio di seminare panico, ma questo senso di inattività da parte delle principali potenze europee su questo tema, che hanno sempre considerato estremamente importante verbalmente, evoca il mio sentimento di allarme, per usare un eufemismo”, ha detto, sottolineando che qualche tempo fa molti paesi europei avevano rinunciato all’energia nucleare proprio per motivi di sicurezza.

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