L’AntiDiplomatico – 08/09/2022
Cosa è successo al giornalista freelance Mattia Sorbi attualmente in Ucraina dove sta seguendo l’evoluzione dell’operazione militare speciale avviata dalla Russia?
L’allarme era scattato quando il giornalista tedesco Arndt Ginzel, aveva condiviso sui social la notizia della sua scomparsa: “Cos’è successo all’inviato di guerra Mattia Sorbi? L’italiano risulta scomparso dal 31 agosto. In mattinata il freelance milanese ci ha scritto di voler recarsi a Oleksandrivka nella regione di Kherson”.
In seguito è arrivata la versione dei fatti fornita dai media russi dove viene affermato che il freelance italiano sarebbe caduto in una specie di trappola che gli avrebbe teso gli ucraini per poter così addossare la morte di Sorbi alle forze russe.
Il ministero della Difesa di Mosca riferisce che l’esercito russo ha salvato la vita al giornalista italiano Mattia Sorbi, saltato su una mina ucraina nella regione di Kherson. Dopo l’incidente i militari russi hanno tratto in salvo Sorbi, prestato i primi soccorsi e trasportato il giornalista in ospedale.
Come affermato dal dipartimento militare, il 29 agosto, con l’inizio della controffensiva delle Forze armate ucraine in direzione Nikolaev-Kryvyi Rih, Mattia Sorbi, accompagnato da due persone in divisa militare delle Forze armate ucraine, ha raggiunto la prima linea delle truppe ucraine. Hanno mostrato al giornalista la direzione del movimento, non riferendo però che la strada mostratagli vicino alla linea di contatto era stata minata dalle forze armate ucraine.
“Lo scopo della provocazione dei servizi speciali ucraini era di provocare la morte del giornalista a seguito di colpi dalle postazioni difensive russe o l’esplosione del taxi su una mina per poi accusare la Russia dell’omicidio di Mattia Sorbi e ottenere così facendo un’ampia risonanza nei media occidentali”, ha affermato il ministero della Difesa russo.
L’auto con il giornalista – riferisce Mosca – è saltata su una mina ucraina. Il tassista è morto sul colpo mentre Mattia Sorbi è rimasto gravemente ferito. “Avendo visto un’auto civile esplodere su una mina, i militari russi, nonostante il pesante fuoco delle postazioni ucraine, si sono mossi in avanti e hanno tirato fuori Mattia Sorbi dall’auto in fiamme. Sul posto, i militari russi gli hanno prestato i primi soccorsi, lo hanno portato in un luogo sicuro e successivamente assicurato il trasporto di emergenza del giornalista gravemente ferito a un istituto medico”, ha affermato il dipartimento militare.
Attualmente Mattia Sorbi, ricoverato in terapia intensiva con ferite multiple da schegge, sta ricevendo le necessarie cure mediche qualificate. Il suo stato di salute è stabile, riferisce l’agenzia Tass.
In questa vicenda è da segnalare ancora una volta la copertura scandalosa di certi media italiani. Ad esempio il quotidiano ‘La Stampa’, campione nazionale di fake news russofobe, nel titolo della notizia del ferimento di Sorbi afferma che il freelance si troverebbe “nella mani dei russi”. Facendo così intendere che Sorbi sarebbe una sorta di prigioniero, quando invece probabilmente dai militari russi è stato salvato.