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ALLUVIONE NELLE MARCHE. I SALVATAGGI DEGLI “ANGELI DEL FANGO”: OIPA AL LAVORO IN SINERGIA CON LE PICCOLE ASSOCIAZIONI LOCALI IN AIUTO DEGLI ANIMALI
Le guardie zoofile e i volontari dell’OIPA continuano da giorni ad operare in condizioni estreme per salvare le vittime a quattro zampe dell’alluvione che si è abbattuta nelle Marche. Tre cani sono stati recuperati dal fiume e messi in salvo, uno è stato ricoverato, mentre per un altro con una grossa ferita sotto il collo è stato richiesto l’intervento dell’Asur. Il rifugio “Cuori Pelosi” di Senigallia, che sorge in zona d’esondazione nonostante le tante richieste al Comune di trovare una sede idonea, è stato evacuato, ma due gatti hanno perso la vita. Con i volontari dell’associazione Biagio’s Group e di altre piccole associazioni le guardie zoofile dell’OIPA hanno portato via tutti i cani, ospitati ora in un rifugio dell’associazione Melampo di Fano. Gli animali disabili sono stati messi in salvo così come i gatti, subito dirottati nell’ambulatorio Bastianoni di Marotta per poi essere suddivisi in stallo dai volontari. L’appello di Luana Bedetti, coordinatrice regionale delle guardie zoofile dell’OIPA di Ancona e provincia: «Abbiamo bisogno di stalli anche per gli animali di proprietà di persone che hanno perso tutto».
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ELEZIONI. LA TUTELA DEGLI ANIMALI È TRA I TEMI SENSIBILI DEI PARTITI?
Secondo l’analisi dei programmi elettorali realizzata dalle 13 associazioni animaliste firmatarie dell’appello #ancheglianimalivotano, il tema è ancora poco presente nei programmi elettorali, ma ci sono tre punti unificanti in diversi schieramenti. A prescindere da chi vincerà il 25 settembre, stando a quanto dichiarato nei programmi elettorali il prossimo Parlamento e il prossimo Governo saranno impegnati a istituire finalmente la figura del Garante nazionale dei diritti degli animali, a inasprire e rendere più efficaci le pene contro i maltrattamenti degli animali, a rendere meno costosa la vita delle famiglie che vivono con animali rendendo equa l’Iva su cibo e prestazioni veterinarie.
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UN AGOSTO DIFFICILE PER I RANDAGI DELL’OIPA TURCHIA: TANTI CUCCIOLI, SICCITÀ E POCO CIBO
È stata un’estate particolarmente difficile per i randagi accuditi dai volontari dell’OIPA Turchia. Non soltanto si è dovuto fare i conti con la siccità e gli aumenti dei prezzi del cibo per via dell’inflazione e le poche donazioni ricevute, ma quest’anno, ancor più dei precedenti, i volontari si sono trovati di fronte ad un numero di cuccioli davvero elevato e a tante mamme randagie. Nonostante la complessità della situazione, i volontari dell’OIPA Turchia hanno stretto i denti e hanno fatto il possibile per non lasciare soli questi cani, portando loro cibo, quello che riuscivano a reperire, acqua e un po’ di conforto. Aiutando la delegazione dell’OIPA in Turchia, possiamo continuare a garantire aiuto a questi cani.
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GIÙ LE MANI DAI DAINI DEL PARCO DEL DELTA DEL PO: PARTECIPA AL MAILBOMBING PER DIRE NO ALLA LORO UCCISIONE
Di nuovo in pericolo, di nuovo minacciati, i daini della Pineta di Classe e del Lido di Volano rischiano di essere uccisi per diventare carne da macello. Il direttore del Parco Delta del Po ha firmato un’indagine di mercato rivolta ad operatori economici: i daini saranno uccisi e venduti un tanto al chilo! A nulla sono valse le numerose proteste della Rete Tutela Associazioni daini Classe e Volano, di cui l’OIPA di Ravenna fa parte. Per far fronte ad una presunta “emergenza daini” si potrebbe ricorrere ai metodi ecologici previsti dalla Legge n. 157/1992, ma è evidente che l’intento degli amministratori è ben diverso. Diciamo no alla mattanza dei daini del Parco del Delta del Po, una società che si definisce “civile” cerca soluzioni senza ammazzare nessuno.
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SFIGURATO AL MUSO DA UN TUMORE IN STADIO AVANZATO, MICIO È SALVO GRAZIE AL PRONTO INTERVENTO DEGLI ANGELI BLU DI CAMPOFELICE. DIAMO UNA MANO PER LE CURE
Nascosto sotto un’auto, Micio, randagio segnalato ai volontari dell’OIPA di Campofelice in gravissime condizioni di salute, era molto restio a farsi avvicinare. Un brutto tumore in stadio avanzato gli aveva sfigurato il musetto, causandogli un forte dolore sia all’occhio che al naso. Una volta recuperato è stato subito sottoposto a un intervento di asportazione del tumore che, purtroppo, è risultato essere maligno. Micio dovrà essere monitorato nel tempo per scongiurare l’eventuale ricomparsa della malattia. Aiutiamo i volontari nelle spese veterinarie necessarie a supportare il suo processo di guarigione.
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I VOLONTARI DELL’OIPA INSIEME ALLA PETA UK AL GRAN PREMIO DI MONZA CONTRO LE SPONSORIZZAZIONI DELLA FORMULA 1 ALLA GARA DEI CANI DA SLITTA “IDITAROD”
I volontari dell’OIPA di Milano, insieme alla PETA UK, hanno volutamente scelto l’autodromo di Monza nel giorno del Gran Premio per chiedere a Liberty Media, società proprietaria di Formula 1, di ritirare le sponsorizzazioni alla gara, come già altre grandi aziende hanno fatto. Dietro l’Iditarod si celano maltrattamenti e abusi: cani costretti a correre per 1.700 km fino allo stremo delle forze in condizioni climatiche avverse, che spesso si feriscono e si ammalano gravemente fino a morire, come già successo a più di 150 cani nel corso degli anni. Sponsorizzare questa gara vuol dire promuovere abusi e crudeltà su chi dovrebbe invece essere considerato il migliore amico dell’uomo.
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SENZA IL SOCCORSO DEGLI ANGELI BLU, SHALLY, CUCCIOLA INVESTITA, NON CE L’AVREBBE FATTA. OFFRIAMO UN AIUTO PER LE SPESE E LA SUA ADOZIONE
Se non fosse stato per i volontari dell’OIPA di Castelvetrano, Shally, cucciola ritrovata immobilizzata a terra, molto probabilmente oggi non sarebbe più con noi o sarebbe rimasta paralizzata. Chi l’ha avvistata in grave difficoltà, ha seguito l’iter previsto dalla legge in questi casi, ma secondo le forze dell’ordine la cucciola andava lasciata lì fino all’indomani mattina, perché non c’era nessuno che in quel momento potesse portarla in canile. Ricoverata dagli Angeli blu, Shally è stata operata d’urgenza ad entrambe le ginocchia, rimaste fratturate a seguito dell’incidente. Il nostro supporto sarà prezioso sia per aiutarli nelle spese sostenute per salvarle la vita, sia per la ricerca di un’adozione.
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FINALMENTE LA CONFISCA PER DRAGHETTO, DA OGGI SEMPRE INSIEME ALLA FAMIGLIA CHE L’HA AIUTATO A RINASCERE
“Ma c’è bisogno di fare tutte questo casino? Tanto tra 2 o 3 giorni è morto”. È il commento che le guardie zoofile dell’OIPA di Ancona avevano ricevuto da parte del proprietario di Draghetto, trovato detenuto all’interno di un box in condizioni terribili, oltre ogni possibile immaginazione. Magrissimo, stentava a reggersi in piedi, e più della metà del muso era inesistente, scarnificato fino all’osso. Su tutto il suo corpo piaghe, buchi e ferite ricoperte da larve e mosche. Immediatamente sequestrato, Draghetto era stato sottoposto ad un lungo percorso di cure, mentre il proprietario era stato denunciato per maltrattamento di animali e detenzione incompatibile produttiva di gravi sofferenze. A distanza di tre anni è arrivata finalmente la confisca del cane, un provvedimento importante che autorizza finalmente l’adozione di Draghetto da parte della famiglia affidataria.
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24 settembre
Taranto
Presentazione del libro “Legati i maiali” |
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