Fabio Giuseppe Carlo Carisio – 21/09/2022
La crisi energetica, economica e sociale non è più un problema. In fondo non lo è mai stato per il premier sfiduciato dell’Italia Mario Draghi che dovrebbe occuparsi dell’ordinaria amministrazione e non fare sceneggiate funzionali al Nuovo Ordine Mondiale davanti a quell’inutile ente chiamato Organizzazione delle Nazioni Unite.
Invece va a gettare benzina sul fuoco proprio nel momento in cui la Russia annuncia una mobilitazione militare interna a causa del fatto che il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, leader di un regime apertamente filo-nazista creato dalla dittatura della NATO con il sanguinario Golpe a Kiev del 2014, utilizza le armi ricevute dall’Occidente, dall’Unione Europea e dall’Italia non solo per difendere i propri territori ma persino per aggredire quelli della Russia.
Che Zelensky sia un burattino della NATO, come il segretario dell’Alleanza Atlantica Jens Stolteberg lo è di Bill Gates e dei fautori del progetto Great Reset che sta mettendo in ginocchio la zona Euro, è ormai una certezza.
E’ purtroppo aggravata dalla collaborazione del dittatore ucraino con molteplici organizzazioni terroristiche che non si limitano al Battaglione Azov, in gran parte distrutto dall’Esercito Russo a Mariupol ed erede dei nazisti ucraini che con le SS di Adolph Hitler fecero strage di ebrei russi, ma arrivano fino ai jihadisti delll’ISIS e del Battaglione Sheick Mansour.
Come possa un governante occidentale legittimare l’utilizzo di terroristi islamici in un guerra è un mistero che conosce solo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tacito sostenitore dell’impiego di tagliagole dello Stato Islamico e di criminali ricercati di Al Qaeda nella guerra civile in Libia.
Ecco perchè la realtà non è affatto quella che il trombato Draghi ha raccontato all’Assemblea delle Nazioni Unite con un discorso che appare più da futuro segretario della NATO, un’organizzazione militare finanziata dalla Lobby delle Armi che cercano una guerra in ogni stagione, che da rappresentante di un paese come l’Italia che dovrebbe reggersi su una sovrana Repubblica Democratica.
«Aiutare l’Ucraina a proteggersi non è stata soltanto la scelta corretta da compiere: è stata l’unica scelta coerente con gli ideali di giustizia e fratellanza che sono alla base della carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni che questa assemblea ha adottato dall’inizio del conflitto». Queste le parole presidente del consiglio Mario Draghi nel suo intervento all’Assemblea Generale Onu, secondo il resoconto di RAI News.
«Eravamo convinti di non dover più assistere a guerre di aggressione in Europa. Sogni imperiali, il militarismo, le violazioni sistematiche dei diritti civili e umani ci sembravano relegati al secolo scorso. Da febbraio abbiamo invece assistito a bombardamenti di teatri, scuole, ospedali; a violenze e soprusi nei confronti di civili, di bambini; al tentativo di soggiogare una democrazia libera e sovrana, che ha reagito con orgoglio e coraggio per difendere la propria indipendenza, la propria dignità» ha detto ancora Draghi, rivendicando come l’Italia abbia «agito senza indugi, insieme agli altri paesi dell’Unione Europea, agli alleati della Nato e del G7, a tutti i partner che come noi credono in un sistema internazionale basato sulle regole e sul multilateralismo».
[…]
L’articolo integrale è qui: ALL’ONU IL PREMIER “TROMBATO” DRAGHI DIFENDE IL NAZISTA ZELENSKI. Putin si Prepara alla Terza Guerra Mondiale (gospanews.net)
© COPYRIGHT GOSPA NEWS
divieto di riproduzione senza autorizzazione
segui Gospa News su Telegram