Fabio Giuseppe Carlo Carisio – 14 Ottobre 2022 (Gospa News)
La prima provocazione della NATO è stata la Rivoluzione Arancione finanziata dal suo sicario geopolitico George Soros in Ucraina nel 2004. Non riuscì perché una grande parte della popolazione allora credeva nella rinascita della Russia Ortodossa Cristiana e pertanto libera dopo la frammentazione dell’Unione Sovietica.
La seconda provocazione avvenne con il golpe di piazza EuroMaidan che fu innescato da un giornalista afghano in odore di collaborazione coi servizi segreti anglosassoni e finaziato da paesi NATO e da Soros che fu poi promosso a vicedirettore dell’industria bellica nazionale dell’Ucraina.
La terza è stata il progetto CEPA per la militarizzazione dell’Europa e dei confini con la Russia progettata dal 2020, nonostante l’emergenza pandemia, da un think-tank americano insieme ai vertici della NATO e degli organismi di difesa dell’Unione Europea, ovviamente finanziata dalla Lobby delle Armi che con avida cupidigia sperava in un nuovo conflitto per riprendere gli affari un po’ calati a causa della stabilizzazione del Medio Oriente in Siria e Libia, grazie all’intervento russo in difesa dei governi scelti dalla popolazione e non dagli enti internazionali.
La quarta è stata l’attacco terroristico al Ponte di Kerch, già studiato da un militare del Regno Unito con largo anticipo, che ha scatenato la comprensibile ira del Cremlino alterando la pazienza militare del presidente russo Vladimir Putin che avrebbe già potuto radere al suolo il paese del regime filo-nazista del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mediocre attore eretto a protagonista dall’Alleanza Atlantica per farne un killer contro la stabilità dell’Europa dell’Est.
La quinta è la programmazione di un’esercitazione nucleare NATO proprio nel momento in cui lo Zar di Mosca ha avvertito l’occidente che è pronto ad usare ogni strumento bellico per difendere le quattro nuove repubbliche ucraine annesse nella Federazione Russa dopo 8 anni di massacri dell’Esercito di Kiev e dei paramilitari nazisti e jihadisti nel Donbass.
Chi ha l’anima rivolta all’unico vero Dio dei Cristiani come Putin non teme né la sfida, vissuta come un’ordalia di antica memoria, né la morte.
Vediamo se i COVIDIOTI atlantisti, che si fanno buggerare ogni giorno da fandonie ormai senza senso fino a sacrificare i loro risparmi per rincorrere le speculazioni delle multinazionali sul gas, definite di avidità grottesca persino dal segretario generale ONU, sono pronti ad affrontare un’imminente e devastante terza guerra mondiale (già annunciata dai vertici militari britannici ben lontani dall’area del”eventuale conflitto) e uno scontro termonucleare nel nome di burattini del Nuovo Ordine Mondiale come Zelensky, Stoltenberg, Von der Leyen e Meloni (un link a ogni inchiesta per ciascuno) che si dicono così audaci da sfidare l’Armata Rossa e le sue testate atomiche per nascondere la verità sul Golpe NATO del 2014, fomentato persino da un’ONG di premiata con il Nobel per la Pace.
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L’intero articolo qui: LA NATO VUOLE LA TERZA GUERRA MONDIALE IN EUROPA. Esercitazioni Nucleari: Ennesima Provocazione alla Russia. 200 Marines in Volo sugli F-18 ad Aviano (gospanews.net)
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