Putin al Valdai Club: l’Occidente attua un “gioco sanguinoso, pericoloso e sporco”

L’AntiDiplomatico – 27/10/2022

Putin al Valdai Club: l’Occidente attua un “gioco sanguinoso, pericoloso e sporco” – MONDO MULTIPOLARE – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

 

Durante il suo discorso alla sessione plenaria del Valdai International Discussion Forum, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che l’Occidente sta giocando un “gioco sanguinoso, pericoloso e sporco”, mentre il diritto internazionale è stato sostituito da poche regole fatte su misura per i paesi occidentali.

In questo senso, il presidente russo ha sottolineato che l’Occidente sta cercando di stabilire “una regola unica” in modo che “le autorità globali possano vivere senza alcuna regola”.

Putin ha sottolineato che il mondo si trova attualmente in una “crisi sistemica su larga scala”, mentre i Paesi occidentali, che, ha sottolineato, “non hanno unità”, hanno compiuto “una serie di passi verso l’escalation”, come “l’incitamento alla guerra in Ucraina, le provocazioni a Taiwan, la destabilizzazione del mercato alimentare e la distruzione dei gasdotti europei”.

Quindi ha indicato che l’umanità si trova attualmente di fronte a due opzioni: “Continuare ad accumulare un fardello di problemi o trovare insieme una soluzione”. Di conseguenza, “prima o poi” sia i nuovi centri del mondo multipolare che l’Occidente dovranno impegnarsi in un dialogo equo per affrontare un futuro comune. “Prima è, meglio è”, ha sottolineato Putin incalzando così i paesi occidentali e l’ex egemone unipolare statunitense, a prendere atto della nuova realtà.

Nel suo discorso, il presidente russo ha alluso alle parole dello scrittore russo Alexandr Solzhentisin, che nel 1978 parlò della “persistente cecità della superiorità” dell’Occidente. “Nel corso dell’ultimo mezzo secolo, questa cecità, di natura palesemente razzista e neocoloniale, è diventata semplicemente sgradevole, soprattutto dopo l’emergere del cosiddetto mondo unipolare”, ha sottolineato.

La fiducia dell’Occidente nella propria infallibilità è una tendenza “molto pericolosa”, mentre i tentativi di cancellare intere culture, come quella russa, non hanno futuro. “All’apice della Guerra Fredda nessuno avrebbe pensato di cancellare l’esistenza della cultura, della scienza, dell’arte di altri popoli. Sono stati i nazisti a bruciare i libri ai loro tempi. Ma ora i padri del liberalismo e del progresso sono arrivati a vietare Dostoevskij e Cajkovskij”.

Per Putin, le idee liberali di oggi sono cambiate al punto da essere “irriconoscibili” e “assurde”. In questo senso, ha spiegato che i punti di vista alternativi sono ora giudicati come “propaganda e una minaccia per la democrazia”.

Riguardo a quanto accade in Ucraina dove la Russia lo scorso febbraio ha avviato un’operazione militare speciale per smilitarizzare e denazificare il regime di Kiev, Putin ha ricordato che “il golpe ha portato all’operazione speciale militare russa in Ucraina”.

Il presidente Putin ha tradizionalmente incontrato i partecipanti Valdai sin dalla fondazione del club nel 2004.

Alla vigilia dell’incontro Putin ha affermato che il potenziale di conflitto nel mondo e nella regione rimane alto. Ha sottolineato che oggi ci sono nuovi rischi e sfide per la sicurezza collettiva. In primo luogo, questa è una conseguenza di un forte aggravamento del confronto geopolitico globale.

Il 9 ottobre, il quotidiano cinese Global Times ha previsto la fine dell’egemonia statunitense. La pubblicazione esprimeva l’opinione che, sullo sfondo dell’aggravamento della crisi energetica nei paesi europei, un conflitto di interessi tra USA e UE potrebbe portare a una caduta dell’egemonia USA globale.

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