Freccia45 – 27/10/2022
Dott. Massimo Tettamanti: “Il problema è che i cambiamenti avvengono ad una velocità, ma la distruzione del pianeta avviene ad una velocità molto superiore, quindi l’unico modo è velocizzare la velocità dei cambiamenti culturali, scientifici, economici, di qualsiasi tipo” (intervista a Radioveg.it del 14.10.2021).
Abbiamo solo 10 anni per evitare il punto di non ritorno climatico. Le emissioni dei gas serra hanno raggiunto livelli mai visti prima su questo pianeta.
SINO AL 51% DELLE EMISSIONI SONO LEGATE AL CONSUMO DI CARNE !
Esistono alternative etiche in grado di produrre la stessa quantità di carne con il 99% di emissioni serra in meno. Si tratta di carne coltivata o 100% vegetale. La tecnologia per salvare il mondo esiste.
Aiutaci a chiedere ai politici di intervenire prima che sia troppo tardi.
“È intenzione dell’organizzazione di carattere sovranazionale End The Slaughter Age (ETSA), lanciare un piano da proporre alla Commissione europea tramite la realizzazione di una raccolta firme, grazie al diritto di iniziativa dei cittadini europei (ICE), per realizzare una nuova normativa che abbia l’obiettivo di facilitare una transizione dai prodotti ottenuti tramite l’allevamento, la macellazione e la caccia, a prodotti privi di crudeltà come quelli plant-based e quelli realizzati grazie all’agricoltura cellulare, agricoltura acellulare (a fermentazione), acquacoltura cellulare e tecnologie simili”.
Il consumo di carne e derivati animali sta distruggendo il pianeta.
Secondo studi di ricercatori di Oxford e di Amsterdam, la produzione di carne coltivata emetterebbe il 4% dei gas serra, contro il 18% di emissioni dirette e il 51% contando anche quelle indirette della carne ottenuta tramite macellazione. La carne coltivata ridurrebbe i consumi energetici per la produzione della carne del 45%, richiedendo solo il 2% di tutte le terre utilizzate oggi per l’industria dell’allevamento.”
E poi:” Secondo uno studio del Center for Sustainable System dell’Università del Michigan, il Beyond Burger genera il 90% in meno di emissioni di gas serra, richiede il 46% in meno di energia non rinnovabile, ha un impatto del 99% in meno sulle risorse idriche e del 93% in meno sull’uso del suolo rispetto alla stessa quantità di carne bovina.” I prodotti ottenuti tramite l’agricoltura cellulare e i prodotti a base vegetale hanno un impatto ambientale estremamente inferiore rispetto a quelli ottenuti col metodo tradizionale.
L’ ICE vuole chiedere all’UE di abolire tutti i finanziamenti pubblici all’industria della carne e dei derivati animali per spostarli verso le alternative vegetali e l’agricoltura cellulare (carne coltivata, latte coltivato, uova coltivate e pesce coltivato) e altre tecnologie.
L’industria di carne e derivati animali dovrebbe essere privata degli aiuti pubblici proprio perché comporta gravi costi ambientali. È paradossale che si continui a trascurare di prendere provvedimenti contro la prima causa dei cambiamenti climatici.
Per firmare: Iniziativa dei cittadini europei (europa.eu)
Per info: www.endtheslaughterage.eu
Iniziativa popolare europea sostenuta anche da Freccia 45, da I-Care e dal progetto RicerCare