[Resistenza] Il 18 novembre gli studenti insorgono!

PCARC – 18 novembre 2022 

 

Il 18 novembre gli studenti insorgono!

Il Partito dei CARC aderisce e partecipa alle mobilitazioni che si terranno in tutta Italia domani, venerdì 18 novembre, per la Giornata Internazionale degli Studenti.
La crisi del sistema capitalista (proprio quello che il nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito, Valditara, indica come “il migliore dei mondi possibili” nella sua infame circolare alle scuole) ha, ormai da decenni, effetti nefasti sulla pelle degli studenti delle scuole superiori e università.

Essere uno studente proletario oggi -in Italia e nel 2022- significa uscire di casa per andare a scuola senza sapere se si tornerà, dato che, dall’inizio del 2022, tre sono stati gli studenti uccisi sull’alternanza scuola-lavoro, mentre i feriti non si contano. Significa, di nuovo, rischiare tutti i giorni la pelle perché le aule sono abbandonate all’incuria e potrebbero cadere in testa, com’è successo a Cagliari col crollo dell’Aula Magna dell’Università. Significa dover sputare sangue per riuscire a mantenersi gli studi universitari, fare continui sacrifici per l’affitto di una stanza se si è fuorisede, mentre le città universitarie sempre di più pullulano di alberghi di lusso per i figli dei ricchi. Significa doversi adeguare ad un modello di istruzione che è ben lontano da quello che serve, perché è sempre più piegato agli interessi delle grandi aziende, che entrano a gamba tesa nelle collaborazioni con scuole e università, così come lo fanno Unione Europea, NATO e gruppi sionisti.

Gli studenti di tutta Italia, negli scorsi mesi, sono stati in grado di coordinarsi ed insorgere contro il Governo Draghi, il Governo del pilota automatico dell’UE e della NATO, un governo sostenuto dai “democratici” del PD che oggi si strappano le vesti per la repressione verso gli studenti della Sapienza, ma ieri non si facevano problemi a mandare la celere a picchiare gli studenti a Torino che gridavano vendetta per l’uccisione di due giovani sull’alternanza scuola-lavoro. Mille sono state le forme di protesta e mobilitazione, dalla lotta contro la misura criminale del Green Pass imposto per andare a studiare nelle università alle mobilitazioni per una riapertura totale e sicura delle scuole e università. La costante che le ha unite? Il grido di lotta “Insorgiamo!”, lanciato dal Collettivo di Fabbrica della GKN e raccolto dai collettivi studenteschi di tutto il paese.

Oggi, all’indomani della formazione del “nuovo” governo è ancora necessario gridare e dare contenuto alla parola d’ordine “Insorgiamo!”. Il Governo Meloni non è il governo più reazionario della storia (bisogna essere chiari, Meloni è fascista quanto Letta è comunista!), semmai è il governo che attua lo stesso programma del governo Draghi, con tutte le conseguenze che questo ha in termini di smantellamento dell’istruzione pubblica. L’abbiamo visto bene con la prosecuzione dei provvedimenti repressivi come quello “anti-rave”, con le manganellate sugli studenti della Sapienza, con la nomina di Valditara e Bernini (due nomi tristemente noti) come ministri rispettivamente dell’Istruzione e dell’Università.

Il marasma derivante dalla crisi generale del capitalismo crea una situazione di straordinaria stabilità, una situazione in cui ciò che è determinante non è quello che farà o non farà il Governo Meloni, ma quanto e come gli operai, gli studenti, le masse popolari organizzate si porranno come nuova classe dirigente. In sintesi, succederà quello che gli studenti e i lavoratori organizzati faranno succedere!

Di seguito le manifestazioni alle quali parteciperemo:
Milano, corteo “No Meloni day”, Largo Cairoli, ore 9:30.
Bologna, corteo studentesco, Piazza Verdi, ore 10.
Firenze, presidio studentesco e operaio “#Insorgiamo per il nostro futuro”, Piazza
Duomo (sede dalla Regione Toscana), ore 9:00.
Pisa, corteo studentesco, Pizza Vittorio Emanuele II, ore 9:40.
Napoli, corteo studentesco, Piazza Garibaldi, ore 9.30.

Partecipiamo, quindi, in massa, alle piazze del 18 novembre, facciamo vivere la parola d’ordine “operai e studenti uniti”! Cacciamo Giorgia Meloni e tutti gli altri servi della NATO, della UE e di Confindustria dal governo del paese! Imponiamo un governo d’emergenza popolare che attui le misure necessarie a rimettere in piedi il diritto all’istruzione!

[L’articolo originale]

 

CALENDARIO 2023 – Il comunismo è la gioventù del mondo

Anteprima e ordini: www.carc.it/calendario-2023/

Nella società capitalista i giovani proletari sono oppressi due volte: come proletari e come giovani dipendenti dalle famiglie e sottoposti all’autorità degli adulti. Questa doppia oppressione si manifesta chiaramente nel fatto che i giovani delle masse popolari sono destinati a una vita da precari e disoccupati, a una vita da esuberi.

Nella società socialista invece non ci sono esuberi e, anzi, il contributo dei giovani è fondamentale per il progresso della società. La storia del Komsomol dell’Unione Sovietica (abbreviazione di Unione comunista della gioventù) è uno degli esempi più importanti in questo senso.

Organizzati nel Komsomol, i giovani dell’URSS furono artefici fondamentali dell’edificazione del socialismo, trovando nel lavoro l’ambito in cui valorizzare le proprie aspirazioni e capacità, la voglia di imparare, di scoprire, di viaggiare, di istruirsi, di costruire un mondo nuovo, che, a differenza del vecchio, fosse anche a loro misura.

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Supportati da un solido sistema scolastico e inseriti in diverse forme di associazionismo, bambini e giovani dell’URSS crescono e si formano secondo un percorso articolato e strutturato: il Partito riconosce nei giovani il futuro del socialismo e investe moltissime risorse nella costruzione della nuova cittadinanza socialista.

Il Komsomol, l’Unione della gioventù comunista, è l’organo di riferimento di questo processo e ispira altre forme di associazionismo giovanile che nascono nel resto d’Europa

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Saluto per III congresso nazionale di USB

Un congresso, 5 insegnamenti e un obiettivo – sul Congresso CGIL (volantino)

Dagli iscritti CGIL di Firenze un appello a sostegno degli operai GKN

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Tagliare la testa ai reazionari

Cos’è la mobilitazione reazionaria? Chi ne sono i promotori? A queste domande rispondiamo in questo articolo. Comprendere questi concetti non è un aspetto accessorio della situazione in corso ma una parte del contenuto stesso della battaglia. Un’adeguata comprensione delle condizioni, delle forme e dei risultati della lotta di classe passata e presente è fondamentale per il conseguimento dei risultati futuri. [Leggi tutto]

Dalle piazze del 5 novembre un’unica voce

Sono state migliaia le persone che sabato 5 novembre si sono riversate per le strade di due delle principali città del nostro paese: Roma e Napoli. Gruppi di lavoratori, studenti, disoccupati, sindacati e altre associazioni si sono radunate per manifestare contro la guerra e contro il carovita. Contro l’ennesimo governo dal pilota automatico, oggi capitanato dalla Premier Giorgia Meloni, che prosegue con l’attuazione dell’Agenda Draghi come aveva già promesso di fare in campagna elettorale. [Leggi tutto]

Unità!

Durante la manifestazione di sabato 5 novembre a Roma “Cessate il fuoco subito, negoziato per la Pace! Mettiamo al bando le armi nucleari. Solidarietà con il popolo ucraino e con le vittime di tutte le guerre” abbiamo raccolto le interviste di Fabio Massimo Vernillo – segretario regionale del Lazio del Partito Comunista e esponente di Italia Sovrana e Popolare (ISP) – e di Matteo Prencipe – segretario provinciale di Rifondazione Comunista Milano e esponente di Unione Popolare (UP). [Leggi tutto]

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Cosa fa un’organizzazione operaia e popolare d’avanguardia? – Due esempi da Napoli

[Firenze] Solidarietà a Luca di Autolinee Toscane

[Massa Carrara] Solidarietà e sostegno ai Lavoratori Sanac in lotta!

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