L’Italia prende il controllo della raffineria di petrolio russa Lukoil

RT – 02/12/2022

L’Italia sequestra la raffineria di petrolio russa – media — RT Business News

 

Il governo italiano ha posto una raffineria in Sicilia di proprietà della più grande compagnia petrolifera privata russa Lukoil sotto amministrazione fiduciaria statale, giorni prima di un embargo dell’UE sulle importazioni di petrolio greggio russo, ha riferito AFP giovedì, citando fonti governative.

L’impianto ISAB vicino a Siracusa è uno dei più grandi d’Europa e raffina un quinto del greggio italiano. L’impianto ha fatto affidamento esclusivamente sul petrolio russo degli Urali e ora rischia di interrompere la produzione e di essere chiuso una volta che il divieto entrerà in vigore il 5 dicembre.

Il governo italiano sta lavorando a una “soluzione temporanea” per mantenere operativa la raffineria al fine di salvare posti di lavoro e garantire l’approvvigionamento energetico, e non esclude la nazionalizzazione, ha riferito La Republica, citando il presidente della regione Sicilia, Renato Schifani.

Con lo stato che assume la gestione, l’impianto sarà in grado di continuare la produzione acquistando petrolio da altri fornitori, con l’agenzia di credito statale SACE che fornisce garanzie alle banche creditrici, ha aggiunto il giornale.

Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico italiano, l'”amministrazione provvisoria” della raffineria ISAB durerà fino a un anno, con una possibile proroga di altri 12 mesi “in caso di grave e imminente pericolo” per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici.

“L’intervento di emergenza è volto a tutelare sia un centro energetico strategico nazionale sia i livelli occupazionali così importanti per la Sicilia e per l’intero Paese”, Lo ha detto il primo ministro italiano Giorgia Meloni in una breve dichiarazione.

Sebbene Lukoil non sia sotto sanzioni dell’UE, le banche occidentali non sono disposte a trattare con la società russa per paura di essere prese di mira da future sanzioni negli Stati Uniti, dove l’azienda è soggetta a sanzioni dal 2014.

Assumendo la direzione di una società russa, l’Italia sta seguendo l’esempio della Germania. A settembre, Berlino ha preso il controllo delle attività del gigante petrolifero statale russo Rosneft, che gestiva un certo numero di raffinerie nel paese.

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