Ucraina: non lasciamo soli gli obiettori di coscienza

Un Ponte per… – 12/12/2022

CON GLI OBIETTORI IN RUSSIA, BIELORUSSIA E UCRAINA | Un Ponte Per

 

AmbienteWeb ha pubblicato questo appello di Un Ponte per… perchè crede che ci sia sempre un’alternativa alle armi e che nessun uomo o donna debbano essere costretti a partecipare alle attività belliche. Tuttavia teniamo a sottolineare che alcune informazioni contenute nell’appello non corrispondono alla nostra presa di posizione riguardante l’operazione militare della Russia.


 

CON GLI OBIETTORI IN RUSSIA, BIELORUSSIA E UCRAINA

DIFENDI IL DIRITTO DI OBIEZIONE DI COSCIENZA

 

Si svolge oggi l’udienza d’appello del processo a Vitaliy Alekseienko, obiettore di coscienza ucraino condannato al carcere.

Vitaliy è una delle 971 persone incriminate in Ucraina per aver scelto di non arruolarsi e combattere.

Anche di Vitaliy parla Yuri Sheliazhenko in questo video che ci ha mandato. Te lo sei perso? Rivedilo >>

Yuri è il coraggioso segretario del Movimento Pacifista Ucraino che dall’inizio dell’aggressione russa in Ucraina sta dando la sua voce per lanciare l’allarme sulla condizione degli obiettori ucraini.

Gli obiettori di coscienza al servizio militare in Ucraina rischiano di essere incarcerati per le loro opinioni. I loro diritti non sono riconosciuti dallo stato. Conosciamo diversi casi di obiettori condannati. Sappiamo di un obiettore di coscienza cristiano, condannato a una vera e propria pena detentiva”.

Un Ponte Per si unisce all’appello “Object War” insieme al Movimento Nonviolento, Connection e.V., IFOR, EBCO, War Resisters’ International per difendere coloro che in Russia, Ucraina e Bielorussia rifiutano di prendere le armi per uccidere o essere uccisi.

Un Ponte Per si unisce all’appello “Object War” lanciato da Connection e.V.Int. Fellowship of ReconciliationEuropean Bureau for Conscientious Objection and War Resisters’ Int. in difesa degli obiettori di coscienza in Russia, Bielorussia e Ucraina. 

Unisciti a Un Ponte Per. 

LA GUERRA CANCELLA I DIRITTI. DIFENDI IL DIRITTO DI CANCELLARE LA GUERRA

FIRMA ORA

Firma per chiedere la protezione europea per gli obiettori.

 

COSA CHIEDIAMO

Alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen,
Al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel,
Al Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola

Chiediamo di:

  • Concedere protezione e asilo ai disertori e agli obiettori di coscienza della Bielorussia e della Federazione Russa.
  • Esortare il governo ucraino a smettere di perseguitare gli obiettori di coscienza e a garantire loro il pieno diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare.
  • Aprire le frontiere a chi si oppone alla guerra nel proprio Paese mettendo a rischio la propria persona.

PERCHÉ È IMPORTANTE LA TUA FIRMA

[…]

Sappiamo di uomini e donne […] che stanno cercando di sottrarsi a questa guerra. Decine di migliaia di persone stanno lasciando la Federazione Russa e la Bielorussia per salvarsi dal reclutamento forzato, cercando rifugio nei paesi vicini. Centinaia di persone in Ucraina sono sotto indagine penale per aver difeso il proprio diritto all’obiezione di coscienza, mentre sono migliaia i fascicoli investigativi aperti per reati collegati alla diserzione.

 

Firma per la campagna Object War: ogni recluta può essere un obiettore di coscienza, ogni soldato un disertore.

FIRMA ORA

Firma per chiedere la protezione europea per gli obiettori.

 

VUOI CONTRIBUIRE ALLE SPESE LEGALI DI UN OBIETTORE?

UNISCITI ALLA CAMPAGNA DI UN PONTE PER

Difendi la vita e la libertà di chi rifiuta di arruolarsi, uccidere o essere ucciso. Partecipa alle spese legali di un obiettore di coscienza ucraino e di chi si espone pubblicamente contro questa guerra.

DIFENDI UN OBIETTORE

Partecipa alle spese legali di un obiettore di coscienza in Ucraina.
Sostieni i Costruttori e le Costruttrici di Pace.

 

AmbienteWeb ha pubblicato questo appello di Un Ponte per… perchè crede che ci sia sempre un’alternativa alle armi e che nessun uomo o donna debbano essere costretti a partecipare alle attività belliche. Tuttavia teniamo a sottolineare che alcune informazioni contenute nell’appello non corrispondono alla nostra presa di posizione riguardante l’operazione militare della Russia.

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