[Rete Ambientalista] Pfas sulla pelle e sulle spalle della collettività

Rassegna del 08/01/2023

Ambiente Delitto Perfetto

Pfas sulla pelle e sulle spalle della collettività.

La bonifica della ex Miteni di Trissino, sanzionata dal tribunale e pagata dall’inquinatore, sembra sulla falsariga di quella mai realizzata dalla Solvay di Spinetta Marengo malgrado sentenza di Cassazione. Innanzitutto, in entrambi i casi i reati sono stati dalla magistratura sminuiti a colpa (negligenza e imprudenza) invece che aggravati in dolo (precisa e cosciente volontà di compiere un’azione criminosa). Poi aggiungi che la (blanda) condanna si fermerebbe ai pesci piccoli (direttori lautamente pagati allo scopo) e lascia liberi proprio gli squali amministratori che pur avrebbero in saccoccia la rimpinguata borsa per risarcire i danni e i costi di bonifica. Ciò si ripeterà ad Alessandria nel processo-bis che sta per avviarsi. Però, mentre ad Alessandria sarebbe chiaro chi dovrebbe pagare (Solvay), nel processo di Vicenza la situazione è complicata dal fatto che lo stabilimento, che sta ancora con Pfas contaminando -senza bonifica- tre intere province del Veneto, è stato semi smantellato e rivenduto a indiani (irreperibili in Italia) a seguito del pilotato fallimento della Miteni (tanto milionaria quanto nullatenente). Difficile immaginare nel processo in corso un adeguato risarcimento da parte dei marginali imputati in caso di condanna. Il disastro ecosanitario resterà sulla pelle e sulle spalle della collettività. Clicca qui.

Un ennesimo delitto perfetto da aggiungere alle 508 pagine del libro “Ambiente Delitto Perfetto. 

Disastroso l’attuale inquinamento della Solvay di Spinetta Marengo.

Cosa aspetta il sindaco a ordinare la fermata degli impianti? Sono stati pubblicati dall’Arpa Piemonte i dati del secondo trimestre 2022 dei campionamenti delle acque sotterranee nell’area del polo chimico di Spinetta Marengo. Se dentro la fabbrica piangono, fuori non ridono. A tacere l’avvelenamento dell’aria.  Clicca sul titolo dell’articolo per conoscere i drammatici dati sia riferiti all’area interna che all’area esterna dello stabilimento.

Usa, Russia, Nato e Zelensky stanno distruggendo l’Ucraina.

La prima criticità è quella economica. Kyev è entrata in guerra che era già praticamente in default, ma adesso la situazione è drammatica, perché ovviamente gran parte delle attività produttive si sono fermate, le regioni più ricche sono sotto controllo russo, una parte significativa della popolazione attiva o è sotto le armi o è fuggita all’estero; anche se i paesi della NATO stanziano continuamente aiuti, la gran parte è costituita da armamenti, ed i trasferimenti di denaro spesso arrivano assai dopo lo stanziamento. Di conseguenza, Kyev è costretta a stampare denaro per sopperire alle necessità immediate, ma questo ovviamente alimenta l’inflazione, e crea un avvitamento dell’economia.

La seconda è quella energetica. Con la sistematica distruzione delle infrastrutture elettriche, l’intero sistema sociale (produttivo, amministrativo, logistico, di comunicazione) è prossimo al collasso. In queste condizioni, anche solo superare l’inverno – al netto degli ulteriori danni di guerra – sarà assai complicato, ed i segnali di insofferenza si moltiplicano all’interno della società ucraina: non più solo tra le truppe al fronte, o la popolazione civile, ma anche tra alcuni esponenti politici (e, cosa più rilevante, alcuni oligarchi). Leggi tutto

Guerra per procura fino all’ultimo ucraino.

Clicca qui Raniero La Valle.

L’Ucraina sarà distrutta definitivamente.

In attesa di conoscere dal ministro Guido Crosetto lo sforzo dell’Italia nella guerra alla Russia, apprendiamo che più di 500 satelliti statunitensi e della NATO vengono utilizzati nell’interesse delle forze armate ucraine, inclusi più di 70 satelliti militari, che gli ufficiali di stato maggiore della NATO sono in zona di guerra in Ucraina e che più di 25 paesi hanno speso finora 97 miliardi di dollari per fornire armi all’Ucraina. Inoltre migliaia di combattenti occidentali affiancano le truppe di Kiev per addestramento ma anche in combattimento come dimostrano numerosi video diffusi dallo stesso esercito di Kiev: ufficialmente si tratta di “volontari” ma è forte il sospetto che si tratti di militari regolari e contractors. Al di là dei baciamano, degli applausi scroscianti, degli abbracci calorosi riservati a Zelensky in visita a Washingtonla Casa Bianca finora ha rifiutato categoricamente l’invio a Kiev di quelle armi (missili balistici tattici ATACMS) che possono essere impiegate contro il territorio russo, elemento che innalzerebbe ulteriormente l’escalation tra Mosca e Washington, mentre agli Usa interessa solo inchiodare la Russia nel più lungo Vietnam europeo possibile. Zelensky “pronto a trattare solo una volta riconquistata anche la Crimea”, cioè mai.  L’Ucraina sarà distrutta definitivamente, a prescindere dalle bombe atomiche.

Digiuno di coerenza e presidi contro la guerra.

I DISARMISTI ESIGENTI ORGANIZZANO IL “DIGIUNO DI COERENZA” CONTRO IL DECRETO PER L’INVIO DELLE ARMI ALL’ESERCITO UCRAINO. APPELLO PER PRESIDI INFORMATIVI IN TUTTA ITALIA Clicca qui.

Non perseguitate più, ma piuttosto ascoltate e onorate le donne.

Lettera all’ambasciatore dell’Iran in Italia.

Egregio ambasciatore, le saremmo  grati se volesse trasmettere al suo governo il seguente appello. (continua)

Palestina: Amnesty International deve essere messa a tacere!

Questi pannelli luminosi che riportano la denuncia di Amnesty International e la condanna dell’Apartheid israeliano devono spegnersi a Torino e mai accendersi a Milano. Per la seconda volta, dopo Firenze, affissioni realizzate da gruppi solidali con la popolazione vengono contestate o censurate, unitamente a espressioni di condanna e sconcerto per l’uso di tale termine del diritto internazionale, come se s’ignorasse che proprio in Israele di ciò si parla e da anni. Clicca qui.

Amnesty International condanna la messa al bando dei partiti in Ucraina.

Nuovo intervento di Amnesty. Clicca qui Peacelink.

Per un Mediterraneo denuclearizzato, disarmato e neutrale.

DALLA SOCIETÀ CIVILE MEDITERRANEA UN APPELLO AI GOVERNI  PER UNA CONFERENZA PER LA PACE NEL MEDITERRANEO IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE PER LA PACE. Clicca qui.

Dalle api segnali di un pianeta in pericolo.

“Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. (Albert Einstein). Clicca sul titolo.

L’agroecologia nell’allevamento contadino: come e perché.

Confronto pubblico sul futuro dell’allevamento contadino nella transizione agroecologica per la sovranità alimentare. Clicca sul titolo.

L’Inail neppure li censisce i morti sul lavoro.

Sulla locandina: il programma del seminario della Rete Nazionale Lavoro Sicuro.

I processi amianto siano assegnati alle Sezioni Unite della Cassazione.

Non è giustificabile né accettabile, che, a parità di condizioni, i processi in materia di amianto davanti alla IV sezione della Cassazione si concludano sistematicamente con l’assoluzione dei responsabili, mentre i pochi, che giungono davanti alla III Sezione si concludano con sentenze di condanna, come nel caso dell’ILVA di Taranto.

II governo ripristina l’immunità penale con un nuovo decreto salva-ILVA.

Ripristinando con decreto legge lo scudo penale per l’ILVA di Taranto, questo governo tocca il fondo del cinismo. Un cinismo che non è mai mancato ai governi precedenti ma che oggi, dopo la sentenza di Ambiente Svenduto, suona come una dichiarazione di guerra alla magistratura. Questo governo dimostra indifferenza alla vita e ostilità alle leggi che tutelano l’ambiente e la salute. Invece di portare speranza e conforto nelle case degli ottomila malati di cancro a Taranto, porta l’annuncio di un terribile nuovo decreto che molti interpreteranno come una nuova infausta condanna. Continua su https://www.peacelink.it/ecologia/a/49323.html

I francesi: stop immediato al Tav Torino-Lione.

Oltre 150 personalità pubbliche francesi (tra cui  i sindaci di Grenoble, Lione, numerosi amministratori locali nonché sindacalisti del settore ferroviario, deputati europei e nazionali) chiedono  l’immediato STOP ai lavori preparatori per il raddoppio della linea Torino-Lione

al fine di dirottare le risorse sul rinnovamento della linea AV esistente, su cui tra l’altro sono stati già investiti 800 milioni nel 2011 per garantirne l’adeguamento. “In un momento in cui bisogna fare di tutto per limitare il riscaldamento globale e rafforzare l’indipendenza del nostro Paese, nel momento in cui scarseggiano le medicine e i prodotti alimentari importati dall’altra parte del mondo, nel  momento in cui il governo sostiene di non avere i soldi per la sanità e per gli ospedali, nel momento in cui i treni quotidiani sono degradati e le infrastrutture ferroviarie non sono mantenute o sono insufficienti, chiediamo di fermare il progetto Lione-Torino, la cui unica logica è quella di trasportare sempre più merci più lontano e di alimentare questo culto energivoro e distruttivo”. Continua qui il documento.

L’inquinamento atmosferico è la maggiore criticità delle città portuali italiane.

Cittadini per l’Aria, assieme alle tante associazioni e comitati che fanno parte della rete “Facciamo respirare il Mediterraneo”, attivi nei porti italiani e impegnati per il miglioramento della qualità dell’aria nella aree costiere, invitano il governo a far sì che nella creazione della graduatoria per l’assegnazione dei contributi del Decreto del ministero dei Trasporti n. 290 si punti innanzitutto a ridurre drasticamente e nel più breve termine le emissioni inquinanti derivanti dalle navi che attraccano nei porti e rimangono a motori accesi e, per la loro risalente età e tecnologia,  provocando emissioni elevatissime e nocive. A queste “carrette del mare”, i cui armatori decidano oggi di non investire, non sia più consentito di accedere ai nostri porti.

“Io condivido”, una rete informativa online sulla disabilità.

Bandi regionali, news su cooperative, associazioni, enti e aziende, giochi online, turismo accessibile, segnalazione di disservizi e anche notizie, annunci ed esperienze: sono numerose le sezioni che compongono “Io condivido”, meritoria rete informativa online sulla disabilità, ideata e realizzata nel proprio blog “Disabilmente.it” da Chiara Maria Recco, donna con disabilità motoria, un progetto cui possono fare riferimento cooperative sociali, associazioni, altri enti, aziende e naturalmente le persone con disabilità (continua…)

L’ultimo libro di Gaia – Rivista dell’Ecoistituto Alex Langer.

Messaggio di pace e salute a 38.221 destinatari da Lino Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro tramite RETE AMBIENTALISTA – Movimenti di Lotta per la Salute, l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

Nel rispetto del Regolamento (UE) 2016 / 679 del 27.04.2016 e della normativa di legge. Eventualmente rispondi: cancellami.

Sito: www.rete-ambientalista.it

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