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Ammesso che ce ne fosse ancora bisogno, noi ne dubitiamo da tempo, il massacro di Juliaca, drammatico simbolo della ferocia della repressione contro decine di migliaia di comuneros entrati pacificamente nella città peruviana, mostra in maniera eclatante come non sia da tempo possibile distinguere la criminalità comune dalle istituzioni “democratiche” di uno Stato dominato dall’estrattivismo. |
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L’editoriale dell’ultimo numero di Lucha indígena (lo trovate qui in pdf), mensile web diretto da Hugo Blanco chiama a partecipare alle lotte territorialmente, ad organizzarsi con coloro che condividono l’acqua, il cibo, l’aria, la convivenza. “Non importa se questo territorio è un quartiere, una comunità, una valle, una fabbrica”. |
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Questa civiltà fa orrore ed è destinata a fare sempre più orrore |
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Il caso Alfredo Cospito e «i buoni». Ma com’è uno sciopero della fame? |
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Da più di cento giorni si è alzato forte il grido di uno dei più coraggiosi e importanti movimenti per l’affermazione dei diritti del nostro tempo. Sarà il 2023 l’anno in cui una nuova primavera in Iran riuscirà ad aprirsi la strada tra la morte e la repressione, la sola via attraverso la quale il regime dei Mullah sembra convinto di poter conservare il proprio potere? |
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746 miliardi di dollari per le testate nucleari in soli due anni e mezzo |
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L’invalsi non basta, bisogna che ogni scuola produca tanti grafici colorati |
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Quel pomeriggio del 1959 sul campo della Juventus di San Paolo |
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Donne lavoro e reddito tra Italia e USA: con Sarah Jaffe a Scampia |
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Orologi, calendari. Qui nel Sahel abbiamo tutto il tempo del mondo |
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