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[Resistenza] VI Congresso del Partito dei CARC

 Newsletter n. 1-2023

 

VI Congresso del Partito dei CARC

L’1 e il 2 aprile il Partito dei CARC svolge il VI Congresso nazionale. La Direzione Nazionale ha definito i seguenti documenti che sono oggetto di discussione, verifica, integrazione e correzione nel corso dei congressi di sezione, di federazione e del Congresso nazionale:

I documenti congressuali servono in primo luogo ai membri e ai candidati del Partito: illustrano il contesto in cui si svolge la nostra lotta, gli appigli e linee per l’azione del prossimo periodo. Ma possono servire anche a quei compagni e a quelle compagne che sinceramente e con determinazione cercano una strada per avanzare nella lotta per il socialismo. A questo proposito, ogni osservazione e ogni contributo sono ben accetti.

Nelle prossime settimane saranno pubblicate le date in cui si svolgeranno i congressi delle Sezioni e delle Segreterie Federali: la parte pubblica è un’ottima occasione per approfondire gli argomenti dei documenti congressuali e sviluppare il dibattito.

È possibile inviare osservazioni e contributi anche via mail a carc@riseup.net

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Dall’Agenzia Stampa Staffetta Rossa

Ucraina, guerra e lotta per la pace

Tra circa un mese sarà trascorso un anno da quando le truppe russe hanno avviato l’intervento militare in Ucraina. I media di regime continuano a descrivere la guerra come una calamità o un problema diplomatico da risolvere attraverso la diplomazia e gli appelli alla pace. La sinistra borghese gli fa eco e alcune di queste tesi si diffondono nel movimento comunista del nostro paese. Questi appelli e buoni propositi, sinceri o di convenienza che siano, non rappresentano una soluzione né alla guerra in corso in Ucraina, né al resto delle guerre che gli imperialisti, Usa in testa, conducono in tutto il mondo da anni e ogni giorno.

[Leggi tutto]Multipolarismo: usiamo il marxismo, compagni!

Rilanciamo un contributo inviatoci da una nostra compagna che si propone di elevare e promuovere il dibattito all’interno del movimento comunista del nostro paese sulla categoria del multipolarismo. La questione è stata trattata in maniera estesa anche sul numero 11-12/2022 di Resistenza nell’articolo Il grande abbaglio del multipolarismo, cui rimandiamo.

[Leggi tutto]Compagni, marciamo uniti!

Compagni di diverse organizzazioni negli ultimi mesi hanno messo in campo iniziative unitarie schierandosi senza se e senza ma dalla parte di operai, lavoratori e masse popolari vessati da carovita, delocalizzazioni, chiusure, sfruttamento, e repressione. Il 5 novembre a Napoli hanno percorso in uno spezzone unitario il corteo promosso dal Collettivo di Fabbrica della Gkn e dal comitato disoccupati 7 novembre,  allo stesso modo il 18 dicembre hanno sfilato congiuntamente a Prato nella manifestazione promossa dal sindacato Si Cobas (qui l’articolo tratto dal Bolscevico del PMLI). A Roma sono scesi in piazza per celebrare il centenario della fondazione dell’Unione sovietica. A Siena si sono stretti e uniti per la vertenza che riguarda gli operai della Whirlpool mettendo in campo manifestazioni, presidi, comunicati e volantinaggi davanti alla fabbrica congiunti.

Questi sono passi embrionali ma importanti per la rinascita del movimento comunista. Sono esperienze che come P.CARC promuoviamo e che chiamiamo tutti i compagni, ovunque collocati, a promuovere su ogni territorio. La situazione è tale che la risposta non può che essere unitaria da parte dei comunisti.

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Lotta alla repressione

Cospito libero! Occupato Palazzo Vecchio a Firenze

“Tutte le iniziative e le azioni di protesta e denuncia contro l’accanimento verso Alfredo Cospito sono giuste, come tutte le manifestazioni contro il 41 bis comminato a Nadia Desdemona Lioce, Marco Mezzasalma e Roberto Morandi.

Il 41 bis deve essere abolito per tutti: l’unica vera misura per debellare le organizzazioni criminali è rovesciare il sistema politico di cui esse sono parte integrante, rovesciare il sistema politico della Repubblica Pontifica italiana.

A questo proposito vanno valorizzate tutte le prese di posizione e le iniziative che alcuni “esponenti della società civile” vanno prendendo in questi giorni, proprio a seguito dello sciopero della fame di Alfredo Cospito: ognuna di esse è una crepa nel fronte nemico e una spinta affinché la mobilitazione si allarghi oltre i circoli militanti e diventi una questione politica più generale, una questione che alimenta lo schieramento e la mobilitazione delle masse popolari contro la classe dominante”.

Questo scrivevamo nell’articolo Per l’abolizione del 41 bis pubblicato il 2 dicembre sulla Staffetta rossa, la nostra agenzia stampa. In quest’ultimo mese il fronte della solidarietà a Cospito e della lotta al 41 bis si è allargato e tante sono le iniziative di lotta, assemblee pubbliche e prese di posizione che si stanno sviluppando. Di queste la più importante è arrivata proprio in queste ore con l’occupazione a Firenze di Palazzo Vecchio promossa dalle compagne e dai compagni dell’occupazione di Viale Corsica ma subito rilanciata da varie organizzazioni operaie e popolari tra cui il Collettivo di Fabbrica della Gkn.

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Processo “Fontana assassino”. Nota stampa

Mentre in Lombardia entra nel vivo la campagna elettorale per le regionali, inizia il processo contro Pablo Bonuccelli e Claudia Marcolini, accusati di essere gli autori della scritta “Fontana assassino”. Attilio Fontana invece risulta “immacolato”. Secondo la legge non ha avuto nessun ruolo, nessuna voce in capitolo e nessuna responsabilità nella gestione criminale che la Regione ha fatto della pandemia. In forza di questa impunità, Fontana si ricandida a Presidente della Regione.

Il 16 gennaio, dalle 9:30 di fronte al Tribunale di Milano, si svolgerà un presidio di solidarietà con gli imputati.

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Giù le mani dai disoccupati di Napoli

Nelle scorse ore numerosi militanti del Movimento di Lotta Disoccupati 7 Novembre e dei Disoccupati Cantiere 167 si sono visti notificare e contestare vari reati, tra i quali: resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non organizzata. Il procedimento si riferisce ai fatti del 19 dicembre scorso, giorno in cui i disoccupati si sono presentati in piazza per richiedere il rispetto delle promesse fatte loro dalle istituzioni, per concedere a tutti un lavoro utile (che serve alla società) e dignitoso (per paga, condizioni e diritti).

In solo quindici giorni le istituzioni borghesi hanno messo in atto l’azione repressiva, con una rapidità tale che fa capire come per la classe dominante sia fondamentale fermare chi si organizza, mobilita e lotta per i bisogni materiali delle masse popolari. Una solerzia e tempestività che i governi della Repubblica Pontificia non hanno mai mostrato per risolvere i reali problemi che attanagliano le masse popolari come la mancanza di lavoro, i continui tagli alla scuola pubblica e alla sanità, il carovita e la devastazione ambientale!

[Leggi tutto]Edizioni Rapporti Sociali – nuova pubblicazione

Il Socialismo è la cura

Il titolo sintetizza lo spirito e la lettura di questa raccolta di interviste, frutto di un lavoro organizzato dal P.CARC tra l’agosto del 2020 e il marzo 2022. A partire dalla pandemia e dal modo in cui è stata affrontata nei paesi capitalisti – con l’Italia in testa alla classifica dei morti per molti mesi – le interviste portano a riflettere su quel che si sarebbe potuto evitare se, al posto del profitto, si fosse messo al centro l’interesse generale.

Nonostante le interviste siano state raccolte tra il 2021 e il 2022 e i dati riportati valgono per quel periodo, il contenuto rimane estremamente attuale e fornisce elementi utili a comprendere i motivi che sono alla base della diversa gestione della salute pubblica – che va ben al di là della specifica urgenza epidemica – che si riscontra tra i paesi a capitalismo avanzato e i paesi socialisti o che si ispirano al socialismo.

I testi in appendice aiuteranno il lettore a comprendere meglio in cosa consiste e su cosa si fonda la superiorità dell’ordinamento socialista sul piano della tutela della salute pubblica, che ha il suo risvolto concreto nella costruzione di un servizio sanitario nazionale gratuito, universale e di qualità.

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CALENDARIO 2023 – Il comunismo è la gioventù del mondo

Anteprima e ordini: www.carc.it/calendario-2023/

Nella società capitalista i giovani proletari sono oppressi due volte: come proletari e come giovani dipendenti dalle famiglie e sottoposti all’autorità degli adulti. Questa doppia oppressione si manifesta chiaramente nel fatto che i giovani delle masse popolari sono destinati a una vita da precari e disoccupati, a una vita da esuberi.

Nella società socialista invece non ci sono esuberi e, anzi, il contributo dei giovani è fondamentale per il progresso della società. La storia del Komsomol dell’Unione Sovietica (abbreviazione di Unione comunista della gioventù) è uno degli esempi più importanti in questo senso.

Organizzati nel Komsomol, i giovani dell’URSS furono artefici fondamentali dell’edificazione del socialismo, trovando nel lavoro l’ambito in cui valorizzare le proprie aspirazioni e capacità, la voglia di imparare, di scoprire, di viaggiare, di istruirsi, di costruire un mondo nuovo, che, a differenza del vecchio, fosse anche a loro misura.

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Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net – sito: www.carc.it
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