Escalation Nato contro la Russia. Il piano scritto (ad ottobre) dai guerrafondai dell’Atlantic Council

Laura RU (dal canale Telegram @LauraRUHK) – 26/01/2023

Escalation Nato contro la Russia. Il piano scritto (ad ottobre) dai guerrafondai dell’Atlantic Council – Crisi in Ucraina – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

 

Lo scorso ottobre i guerrafondai dell’Atlantic Council consigliavano un piano di azione volto a favorire l’escalation del conflitto in Ucraina. Dopo il trasferimento di carri armati, i Paesi della NATO saranno chiamati a fornire aerei da combattimento e missili a lunga gittata in grado di colpire il territorio russo.

– Mantenere l’attenzione sul sostegno e sul trasferimento di armi a Kiev per permettere all’Ucraina di vincere.

– Aumentare la letalità dell’assistenza militare includendo aerei da combattimento che permettano all’Ucraina di controllare il proprio spazio aereo e di attaccare le forze russe al suo interno; e tecnologia missilistica con una portata sufficiente a raggiungere il territorio russo allo scopo di prevenire ulteriori incursioni interrompendo le linee di rifornimento e distruggendo le forze militari russe, sia in termini di personale che di equipaggiamento.

– Avviare ed espandere la stabilizzazione e la ricostruzione nelle aree controllate dall’Ucraina, concentrandosi sulle aree prioritarie delineate nelle sezioni precedenti, tra cui la creazione di ordine, la fornitura di servizi pubblici e il rafforzamento delle istituzioni di governo locali.

– Creare condizioni favorevoli e percorsi logistici che consentano all’Ucraina di esportare cereali e rivitalizzare la propria economia.

– Rafforzare le difese ucraine in prima linea, vicino alla regione del Donbas. Ciò potrebbe comportare la fornitura di addestramento al combattimento incentrato sul sabotaggio, sull’artiglieria e sulla capacità offensiva per interrompere la logistica della Russia.

– Lavorare a stretto contatto con le organizzazioni regionali e multilaterali per negoziare la neutralità politica dei territori dell’Ucraina controllati dalla Russia (come il Donbas).

– Aumentare i costi economici per la Russia imponendo sanzioni secondarie a tutte le entità che fanno affari con il Cremlino.

– Confiscare i 300 miliardi di dollari che lo Stato russo detiene in conti all’estero negli Stati Uniti e nell’UE e utilizzare le somme sequestrate per finanziare la ricostruzione.

– Addestrare le forze armate ucraine a utilizzare le armi occidentali, addestrarle alla guerra elettronica e cibernetica, sia offensiva che difensiva e integrare le nuove reclute.

– Coordinarsi con la NATO e altri alleati per stabilire canali di comunicazione con l’Ucraina per valutazioni congiunte delle minacce, delle risorse militari e dei piani di emergenza.

(Fonte: Atlantic Council)

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