[Rete Ambientalista] Il governo decreta la pena di morte per Taranto.

Rassegna del 27/01/2023

Il governo decreta la pena di morte per Taranto.

Questo è il link ai vari interventi alle audizioni al Senato sullo scudo penale Ilva. L’intervento di PeaceLink comincia al minuto 60.

Il decreto non è emendabile e se viene convertito in legge equivale a riportare in Italia la pena di morte, per di più verso persone innocenti di cui non conosciamo nome, sesso, età e volto. Clicca qui il video con l’intervento di Alessandro Marescotti. Si pone il legittimo quesito: Chi è punibile? Di chi è la eventuale responsabilità penale? Oppure il governo afferma che ci sono “fatti” per i quali è esclusa ogni responsabilità penale?  Che possano contemplarsi per forza di legge reati per i quali l’artefice non sia punibile e persone impunibili alle quali è concesso commettere reati? Contro il decreto del governo, per il documento ACP (Associazione Culturale Pediatri)  redatto dalla dottoressa Annamaria Moschetti: cliccare qui. La video intervista di Moschetti è cliccabile quiIn particolare, esiste un grave e concreto rischio rappresentato dalla esposizione alle sostanze neurotossiche immesse in ambiente dall’impianto siderurgico e che in presenza di una continuità produttiva, sono fortemente da temersi ritardi cognitivi e riduzioni del Quoziente Intellettivo (QI) nei bambini così come documentato dalla letteratura scientifica. Sullo stesso decreto, per il documento di Gianfranco Amendola: cliccare quill nuovo governo ci ha dimostrato che al peggio non c’è mai fine.

Si sta votando per il Premio Attila 2022.

Per la più alta onorificenza italiana a incoronare vincitori i nostri figli peggiori: industriali, politici, amministratori che nel corso dell’anno si sono particolarmente distinti a danno dell’ambiente, della salute e della pace.

Sono ammessi max due voti. Uno per l’ambiente, l’altro per la pace. Entro e non oltre il 14 febbraio 2023 le espressioni di voto dovranno pervenire a movimentodilottaperlasalute@reteambientalista.it; movimentolotta.maccacaro@gmail.com; o con SMS a 3470182679. Si possono indicare le motivazioni di merito, possibilmente nei limiti di un foglio di word, saranno pubblicate.

In calce a questa mailinlist: pubblichiamo l’elenco delle candidature pervenute.

Comuni contro, Regione a favore dello sfregio.

I Sindaci denunciano: sul territorio carnico stazionerà una nuvola tossica persistente contenente monossido di carbonio, anidride carbonica e polveri sottili con conseguenti piogge acide dannose. Clicca qui il volantino del Comitato.

L’ARPA: ad Alessandria Pfas in acqua, in aria, in suolo (e dunque nel sangue).

Arpa Piemonte ha avviato un’attività sperimentale di monitoraggio delle deposizioni di PFAS nella zona di Spinetta Marengo, in prossimità del polo chimico Solvay . Cioè il trasferimento di queste sostanze tossiche e cancerogene dai camini all’atmosfera e dall’atmosfera con ricaduta al suolo, alla vegetazione, all’acqua. Attraverso la loro presenza in aria, i pfas si accumulano nella catena alimentare: un dato che va collegato quindi a un altro studio della regione Piemonte in base al quale nell’aprile 2022 era emersa la presenza di c6o4 nelle uova e nel latte delle aziende agricole vicine al polo chimico. Inoltre l’Arpa ha completato per il 2022 i campionamenti delle acque sotterranee a Spinetta Marengo. Continua cliccando sul titolo del post. Neppure questi dati convincono il sindaco a emettere ordinanza di chiusura delle produzioni inquinanti. 

Pfas: né analisi del sangue né degli alimenti.

Sempre più allarmate le direttive internazionali in merito ai Pfas: oltre ad essere tossici e cancerogeni, non si degradano, sono indistruttibili, quindi si accumulano nell’ambiente, nei suoli e nelle acque, dunque si accumulano negli organismi viventi, negli alimenti, e in ultima analisi si accumulano negli organismi umani, distruggendoli. Dunque è fondamentale monitorare la presenza dei Pfas nel sangue delle popolazioni più esposte: quelle venete per le quali la Regione è parzialmente intervenuta in zona rossa, e quelle piemontesi per le quali non è stato assolutamente intrapreso il monitoraggio ematico di tutta la popolazione a rischio.

Le persone più a rischio sono quelle alle quali è già stata riscontrata la presenza nel sangue di Pfas, che appunto si bioaccumulano. Per evitare il tragico fenomeno è indispensabile che gli alimenti assunti siano totalmente privi di Pfas. Ne consegue l’obbligo per le Regioni di procedere a campionare animali e alimenti. Tant’è che l’Europa ha ridotto di tremila volte i limiti presumibilmente massimi  di Pfas  assumibili giornalmente dagli individui. Però, mentre in Veneto l’accusa è che i laboratori dotati per analizzare la presenza di Pfas negli alimenti sono pochi e poco attrezzati, in Piemonte l’accusa non è di carenza ma praticamente di assenza: eppure le analisi, privatamente eseguite su un campione di abitanti dall’Università di Liegi, hanno allarmato livelli preoccupanti di Pfas nel sangue.

Ciononostante, il sindaco di Alessandria non ha emesso ordinanza di fermata degli impianti inquinanti della Solvay di Spinetta Marengo.

Mangiare un pesce d’acqua dolce equivale a bere per un mese acqua fortemente contaminata da PFAS.

Uno studio americano ha rilevato che i pesci d’acqua dolce in natura (fiumi e laghi) sono talmente contaminati dalle PFAS, le famigerate “sostanze chimiche per sempre”, tossiche e cancerogene, che consumarli rischia di far accumulare livelli altissimi degli inquinanti nel nostro corpo. Continua Cliccando  sul titolo dell’articolo.

Già negli anni duemila sollevammo l’allarme dell’inquinamento di Bormida-Tanaro -Po con conferenze in Italia ed esposti in magistratura: Clicca qui.

Il dolo di Solvay e Miteni nei processi Pfas.

Al Processo di Vicenza, una testimonianza dell’Istituto Superiore della Sanità inchioda le responsabilità di Miteni e Solvay che conoscevano -senza intervenire- i gravissimi rischi PFAS per la salute dei lavoratori e dei cittadini, quanto meno dalle vicende della Dupont negli Stati Uniti e dalla mole degli studi internazionali. E’ quanto già sostenemmo nell’esposto del 2009 alla Procura della Repubblica di Alessandria. Clicca qui il video di Rainews. Perciò insistiamo a definire dolose quelle condotte imprenditoriali.

Pfas anche in Svizzera.

Quello che in Italia non si fa: “setacciato” il suolo svizzero a caccia dei PFAS: presenti nell’80% dei terreni esaminati in tutte le regioni della Svizzera, anche in quelle più discoste: vedi la cartina. Continua cliccando sul titolo.

I governanti svizzeri dimostrano quel senso di responsabilità che manca in Italia: non è ancora stato ripresentato nel nuovo parlamento il Disegno di Legge (ex Crucioli) che vieta l’uso,  la commercializzazione e la produzione di PFAS o di prodotti contenenti PFAS, detta  norme per la realizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall’inquinamento,  per la ricerca finalizzata alla individuazione di materiali sostitutivi, e per la riconversione produttiva e il controllo sull’inquinamento.

Cosa facciamo dei Pfas? Li inceneriamo?

Il Coordinamento No Inceneritore Fusina lancia la massima allerta alla popolazione di Venezia, della Riviera del Brenta, del Miranese e di tutta la cintura metropolitana sul progetto di ENI Rewind: la costruzione di due nuovi forni per bruciare 190.000 ton/anno di fanghi tossici che derivano non solo dai reflui domestici, ma anche da quelli industriali e artigianali e dai depuratori, in particolare con alte concentrazioni di diossine, idrocarburi, PCB, metalli e soprattutto PFAS. L’incenerimento di questi ultimi composti costituisce una vera e propria bomba ecologica e sanitaria.

PFAS: una famiglia molto pericolosa.

Written by Giovanna Visco freelance e blogger di Mari Terre Merci, sito di economia, geopolitica e cultura. Clicca qui.

Via libera alle armi contro la Russia.

DL Ucraina, via libero definitivo della Camera a larghissima maggioranza. Contrari solo M5s, Avs (Verdi e Sinistra Italiana) e un deputato del Pd (Paolo Ciani). La cessione di materiali militari a Kiev sarà possibile fino al 31 dicembre 2023.

Prezzi, raffica di rincari nel 2023: aumenti per bus, autostrade e benzina. (Adnkronos) – Il 2023 si apre all’insegna dei rincari, con una stangata per le famiglie stimata intorno ai 2.400 euro per il 2023. Cifra che, secondo il Codacons, non tiene conto dei possibili aumenti delle bollette di luce e gas.

Inflazione media annuale:  -0,2% nel 2020    +1,9% nel 2021    +8,2% nel 2022.

Nel 2022 l’incremento medio delle retribuzioni è  stato pari  al 3%, rispetto all’inflazione il salario reale dei lavoratori è diminuito del 5%.

Le rivalutazioni delle pensioni per il 2023 vanno dall’ 8,91% (sino trattamento minimo € 525,39) per scaglioni fino al 2,36% (oltre 10 volte il minimo).

Spezzeremo le reni alla Russia.

«Tebani, abbiamo lancespadefreccemortarettitricche tracchi e castagnole. E con queste armi potenti, dico armi potenti, noi, noi, spezzeremo le reni a Maciste e ai suoi compagni, a Rocco e i suoi fratelli! Valoroso soldato tebano, mio padre da lassù ti guarda e ti protegge. Armiamoci e partite! Io vi seguo dopo». (Totò in Totò contro Maciste)

L’Autonomia differenziata fa male all’Italia.

Assemblea nazionale.

Il collasso della sanità viene da lontano.

Tra ospedale e territorio mancano più di 20 mila medici, 4.500 nei pronto soccorso, 10 mila nei reparti ospedalieri, 6 mila medici di medicina generale”. Mentre un parlamentare o un ministro sono in grado di spendere magari ventimila euro in una clinica e senza il bisogno di sorbirsi tre-sei mesi in lista d’attesa, la sanità è al collasso, falcidiata da tagli e inflazione, medici e infermieri costretti a turni massacranti e ridotti allo stremo, i bilanci risicati delle aziende ospedaliere non riescono neppure a fare fronte alle richieste di materiale sanitario e di nuove tecnologie, insomma anche questo governo è indirizzato a favorire la sanità privata.

A svendere la sanità sono state le controriforme del ‘92 e del ‘99 targate Pd nelle quali sono state protagoniste l’Emilia Romagna (che sul campo anticipò le Aziende prima della legge) e la ministra Bindi alla quale dobbiamo la creazione della vera “seconda gamba”, cioè una sanità privata che non si limita ad essere integrativa ma che è autorizzata, per legge, a sostituire quella pubblica. Contro il riproposto modello di controriforma neoliberista, clicca qui Il Manifesto.

Il ghetto per anziani non autosufficienti.

In continuità con Draghi, il governo Meloni ha approvato il Disegno di Legge Delega sulla Non Autosufficienza, ovvero il DdL Delega sulle “Politiche in favore delle persone anziane”, che è in realtà una controriforma epocale che esclude dalle cure sanitarie e socio-sanitarie i malati cronici non autosufficienti (per ora anziani, ma con prevedibile estensione a tutti coloro che sono giudicati assimilabili). Si tratta di un testo inaccettabile per le persone malate non autosufficienti e le loro famiglie: un provvedimento che – se approvato – non concederà un solo nuovo diritto alle persone anziane malate croniche non autosufficienti (e alle persone con disabilità grave) e, anzi, sottrarrà clamorosamente diritti a queste categorie di italiani, emarginandole rispetto ai servizi cui hanno diritto gli altri cittadini, in violazione della Costituzione. Clicca qui  il Coordinamento per il Diritto alla Sanità per le Persone Anziane malate e non autosufficienti – CDSA.

Radio Music for Peace

Un’associazione che cambia e stravolge la concezione della solidarietà, clicca qui.

Le prime candidature  del Premio Attila.

Per non influenzare il voto, al primo scrutinio pubblichiamo le candidature: senza graduatoria ma in ordine alfabetico, e con motivazioni telegrafiche.

Amadeus (Sanremo è musica e non propaganda di guerra di Zelenski).

Calderoli Roberto (Il garibaldino “qui o si fa l’Italia o si muore” citato dal sig. Meloni: nella versione turbo-leghista di Calderoli porterebbe alla divisione dell’Italia).

Cingolani Roberto (Prima nomina di Meloni: un classico della peggior politica italiota: affidare la soluzione dei problemi a chi li ha creati).

Crosetto Guido (Invio armi di Crosetto-Moschetto ministro della Guerra: e giù nuove commesse ai suoi ex soci, clienti e committenti della lobby armata).

Denaro Messina Matteo (Il collettivo palermitano Offline, quello dei manifesti “Forza mafia”, ha affisso cartelloni che annunciano le “elezioni primarie di Cosa nostra” per eleggere un nuovo capo).

Draghi Mario (Nel solco ormai consolidato di uno zerbinismo atlantico senza alcuna dignità).

Meloni Giorgia (Antropocentrismo nel discorso alla Camera: “Vogliamo difendere la natura con l’uomo dentro” perciò sono il presidente e non la presidente).

Moratti Letizia (Candidata dal duo Ollio & Ollio in Lombardia contro le destre, per le quali ha ricoperto qualunque carica. E iniziativa: nel 2007 aderì al Family Day col marito Gianmarco, ovviamente divorziato).

MSC Crociere e i suoi passeggeri (Per l’assoluto disprezzo del mare, dell’aria e dei territori).

Nobel Comitato per il (Ha conferito il Premio Nobel per la Pace all’Ong Center for Civil Liberties (Ucraina), che insiste sul fatto che la guerra è necessaria e che non sono possibili negoziati”.

Nordio Carlo (A chi gli ha rinfacciato d’esser troppo vecchio per fare il ministro, ha replicato che alla sua età Winston Churchill sconfisse Hitler).

Renzi Matteo (Rivendica di aver fatto il bene dell’Italia procurando la caduta di Conte pro Draghi).

Salvini Matteo (Dopo che Salvini ha rottamato 12 miliardi di pendenze esattoriali graziando 19 milioni di debitori, ai berluscones spetta ora il compito di devitalizzare i reati di corruzione e concussione).

Veronesi Giampiero, sindaco di Anzola (Ammonisce i consiglieri a non votare contro il supermercato perché l’azienda potrebbe intentare causa contro di loro).

Zelensky Volodymyr (Si esibisce dappertutto, scula ovunque in Europa e negli States, per aumentare il suo ego mentre la popolazione ucraina che non ne può più di questa guerra infinita).

Zelensky 2 (A Sanremo ci andò anche Gorbaciov: “Distruggi un Impero e andrai a San Remo”).

Zelensky 3 (Tra continui scandali e bavagli, annunciando personalmente il rimpasto, ha provato a trasformare la crisi in un’opportunità di mostrare agli alleati i suoi sforzi nella lotta alla corruzione).

Sito: www.rete-ambientalista.it

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