Fulvio Grimaldi: “Schlein, un altro passo verso il Grande Reset”

Fulvio Grimaldi – 03/03/2023

MONDOCANE: SCHLEIN, UN ALTRO PASSO VERSO IL GRANDE RESET (fulviogrimaldi.blogspot.com)

 

 

Post Nebula, Francesco Mastrobattista intervista Fulvio Grimaldi per Radius23

Ci stiamo accorgendo che quelli che pretendono di dirci le cose e farcele fare, sono soltanto degli scappati di casa. Attenti, però, a non prenderli sottogamba, la casa da cui sono scappati è il manicomio criminale globale.

C’è chi farnetica che globalizzatori e globalizzazione sono rimasti spiaggiati. Che quella manovra da naufragio, in cui hanno fatto da scafisti per tutti noi, è fallita. Non facciamoci illusioni. Le frecce al loro arco sono ancora parecchie e pungenti.

Qui, il timoniere capo della corazzata ci ha fatto arrivare, a far coppia con la fascista 2.0, Meloni, la fascista 3.0, Schlein. E tutti a meravigliare: è giovane, è nuova, è donna e pure ebrea, col nonno ucraino (nientemeno!) vittima di persecuzioni. E visto che, da Meloni ad Altiero Spinelli, da 70 anni ambiamo a essere atlantici super e ci confermiamo coloni fedelissimi, cosa vogliamo pretendere da Schlein, che faccia Fidel? Se fa la Sardina basta e avanza per la continuità della specie dei colonizzati e corrotti. Manipolati, grazie alla fede religiosa nelle istituzioni, da fetentoni e scimuniti

E così si è completata la metempsicosi – esattamente come Gregor Samsa nella “Metamorfosi” di Kafka, da umano in scarafaggio – di quella che ci si raccontava come sinistra e forse non era, dal principio, che la sinistra consentita dalla destra imperiale. Metempsicosi, in termini sociali, da voce delle classi oppresse e sfruttate, a rappresentante della grassa borghesia neocon asserragliata nelle ZTL Il quotidiano “manifesto”, nella sua indecente mistificazione, ne è stato l’antesignano fin dalla radiazione dal PCI. Antesignano e poi rivelatore del trucco con la santona Rossana Rossanda che inneggia ai tagliateste jihadisti, messe in campo dalla Nato contro la Libia da eliminare perché prospera, sovrana e, addirittura, felice. E, pericolosamente, a due passi da noi.

Cambia qualcosa con l’italo-svizzero-ucraino-americana che le scorie di un partito, già di massa e ora di lazzaroni, sono andate e pescare nel deposito di Paperone, dove aveva campato i suoi promettenti 37 anni, nutrita e ammaestrata da George Soros? Cambia in peggio.

Quando arrivano quelli dei “diritti umani”, interpretati alla LGBTQIA eccetera, “alla resistenza eroica all’invasione russa”, all’accoglienza e schiavizzazione di deportati, fregati in partenza, trasferimento e arrivo, alla depopolazione tramite salvezza vaccinara, al culto di fantocci, despoti sanguinari, come Zelensky, al “basta frontiere”, se non quelle dell’impero, guardate a vista da missili, sappiamo cosa ci aspetta.

Ci aspetta resistenza e contrattacco. E ci stiamo lavorando. La tenaglia Meloni-Schlein manovrata dall’accoppiata Soros-Schwab, si chiuderà sul vuoto. Anzi, su loro stessi. Basta saperlo. Sapevatelo!

Sharing - Condividi