78° anniversario della vittoria della lotta condotta nel 1943-1945 dai Partigiani contro il nazifascismo

Comunicato CC 9/2023 – 25 aprile 2023

 

78° anniversario della vittoria della lotta condotta nel 1943-1945 dai Partigiani contro il nazifascismo.

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Con la guerra in corso in Europa la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti e UE cerca di estendere la NATO all’Ucraina e agli altri Stati sorti nel 1991 dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica – la guerra in Europa si combina con la loro guerra contro la Repubblica Popolare Cinese e con la creazione dell’equivalente della NATO negli Stati rivieraschi dell’oceano Indiano e dell’oceano Pacifico.

La Costituzione frutto della vittoria della Resistenza vieta (articolo 11) la partecipazione dell’Italia alla guerra e l’accettazione di limitazioni della sovranità nazionale non in condizione di parità con gli altri Stati.

In Italia compete ai nuovi partigiani il compito di

portare a un livello superiore la lotta contro la partecipazione dell’Italia alla guerra USA-NATO contro la Federazione Russa!

Non solo con le stragi di emigranti, non solo con la devastazione dell’ambiente e l’inquinamento della terra, dell’acqua, del mare, dell’aria e del cibo, non solo con lo smantellamento dell’apparato produttivo, non solo con la riduzione dei salari e dei redditi reali di individui e famiglie delle masse popolari, non solo con la discriminazione delle donne, non solo con le decine di “missioni umanitarie” in paesi d’Asia e d’Africa: anche con la guerra in Europa il governo Meloni prosegue la politica dei governi che l’hanno preceduto. La partecipazione dell’Italia alla guerra è contraria non solo alla Costituzione e ai sentimenti, ma anche agli interessi delle masse popolari italiane.

Il (nuovo)Partito comunista italiano chiama tutti i comunisti e tutti gli uomini e le donne coscienti del nostro paese a mobilitarsi per porre fine alla partecipazione dell’Italia alla guerra USA-NATO contro la Federazione Russa e alla repressione delle masse popolari ucraine ad opera del governo fantoccio presieduto da Zelensky e delle sue truppe regolari e irregolari.

Porre fine alla partecipazione dell’Italia alla guerra scatenata da USA-NATO comporta:

– denunciare capillarmente con scritte murali, con locandine e volantini, nel social network ogni base militare, agenzia e installazione NATO e USA, ogni servitù e operazione militare;

– promuovere manifestazioni stradali contro la partecipazione alla guerra e contro ogni operazione in cui la partecipazione si concretizza;

– bloccare e sabotare l’invio e il trasporto di armi verso l’Ucraina: ogni convoglio ferroviario e stradale e ogni caricamento di navi; – generalizzare l’esempio dato dal Comitato Autonomo Lavoratori Portuali (CALP) di Genova contro l’invio di armi dai porti italiani;

– fare agitazione contro la partecipazione dell’Italia alla guerra USA-NATO in ogni istanza delle forze armate italiane.

Le masse popolari hanno la forza per impedire le operazioni militari, ma devono acquisire più fiducia in se stesse e usare la loro forza.

Compito di noi comunisti e di tutti quelli che sono realmente e onestamente contro la partecipazione dell’Italia alla guerra, è mobilitare e organizzare le masse popolari a impedire ogni operazione militare.

Chiunque ha prestigio e autorità e non mobilita contro la guerra quelli che hanno fiducia in lui, è complice dei promotori della guerra: se parla contro la guerra scatenata da USA e NATO, lo fa principalmente per approfittare delle masse popolari, perché le masse popolari sono contro la guerra USA e NATO. Per i gruppi imperialisti USA, sionisti, europei e i loro satelliti la guerra è indispensabile per mantenere il loro dominio sull’umanità e inoltre con la produzione militare alcuni di essi accumulano enormi profitti.

Nei paesi imperialisti come l’Italia l’abbrutimento delle menti e dei cuori e la manipolazione delle informazioni, delle idee e dei sentimenti sono il principale strumento con cui la borghesia imperialista e i suoi funzionari distolgono le masse popolari dall’esercitare la propria forza. La borghesia imperialista ricorre in misura crescente alla repressione, ma nei paesi imperialisti oggi la repressione resta ancora solo uno strumento secondario: la solidarietà delle masse popolari con i bersagli della repressione frena la borghesia imperialista e i suoi funzionari dal farvi ricorso. La vicenda del militante anarchico Alfredo Cospito lo ha mostrato e lo mostra chiaramente.

La mobilitazione delle masse popolari a mettere fine alla partecipazione dell’Italia alla guerra USA-NATO confluisce nella lotta per rendere il nostro paese ingovernabile dai vertici della Repubblica Pontificia e a costituire un governo d’emergenza delle masse popolari, il Governo di Blocco Popolare, tappa della rivoluzione socialista che porrà fine al catastrofico corso delle cose imposto dai gruppi imperialisti.

L’antifascismo delle masse popolari è l’erede della lotta vittoriosa che i Partigiani hanno condotto dal 1943 al 1945. Esso ha continuato a vivere nel cuore e in mille iniziative delle masse popolari anche se la linea adottata dai revisionisti moderni che capeggiavano il PCI ha impedito che dalla vittoria della Resistenza sorgesse un’Italia socialista!

Approfittare anche dell’antifascismo padronale impersonato dal Partito Democratico e dai suoi cespugli per promuovere l’antifascismo popolare!

Combattere a modo nostro fino a vincere! Osare sognare! Osare lottare per realizzare il nostro sogno! Osare vincere!

Apprendere, assimilare, applicare la concezione comunista del mondo!

Costituire clandestinamente Comitati del Partito in ogni azienda e in ogni centro abitato!

Fare di ogni lotta una scuola di comunismo!

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