[Comune Info] Il clima e le cavie della geoingegneria

Rassegna del 06/05/2023

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Il clima e le cavie della geoingegneria

Cosa volete che siano due sole morti? Non c’è neanche un filmato che le mostri in diretta. Le inondazioni dell’Emilia Romagna sono già scivolate via dalle prime pagine. I cambiamenti climatici, quelli che hanno causato l’alluvione a Faenza e, a una scala ben diversa, causano la siccità che sta spingendo alla fame 22 milioni di persone nel Corno d’Africa – sono il frutto velenoso non dell’umanità ma di un modo di vivere umano imposto da un sistema rovinoso che sacrifica la vita e la natura all’ossessione di accumulare. La gravissima denuncia del professor Chukwumerije Okereke, uno degli autori del report dell’IPCC, pubblicata sul New York Times: i promotori della geoingegneria fanno pressione sull’Africa per farne un laboratorio sperimentale di geoingegneria

Ritrovare lo sguardo

Ritrovare lo sguardo
Dall’Università della terra di Oaxaca, Messico, alla Tana nel bosco di Bauladu, a soli 10 minuti da Oristano. Se le società capitaliste, segnate in profondità dalle illusioni generate dal mito dello sviluppo, si riproducono attraverso il sistema educativo, cosa accade invece nelle persone, nelle comunità e nei popoli che organizzano il proprio apprendimento in maniera autonoma? Cosa succede nel tessuto sociale, come si trasforma, come comincia a riprodursi in maniera differente? E come potrebbe tutto ciò portare alla creazione di una società altra? È partito da questi essenziali interrogativi, ispirati dal pensiero di Ivan Illich, il percorso che Claudio Orrù racconta in questo prezioso testo esperienziale

Siamo venuti già picchiati

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Primo maggio a Torino: ecco perché non hanno manganellato i No Tav

Contro le manovre patriarcali

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Il 6 maggio manifestazione nazionale ad Ancona per il diritto all’aborto

Resilienza armata

Resilienza armata
Il sistema deve riprendere, costi quel che costi, anche una guerra

Una scelta urgente e inevitabile

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Se non sceglieremo la via della conversione ecologica, ci verrà imposta

Sull’altare della viralità

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A cosa si può rinunciare per un istante di notorietà? L’omissione di umanità

Il verbo condividere si studia a scuola e nel territorio

Il verbo condividere si studia a scuola e nel territorio
“Scuole Aperte Partecipate In Rete” è un progetto nazionale, nato per valorizzare l’amministrazione condivisa nelle scuole, che lega quattordici città e oltre trenta tra scuole e realtà sociali, inclusa l’Associazione genitori Di Donato. Del resto, i vent’anni di esperienza di amministrazione condivisa nella scuola Di Donato-Manin (a cominciare dal suo cortile) di Roma, all’Esquilino, restano un patrimonio prodigioso dal quale prendere spunto

La Ravenna che dice No al fossile

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Il 6 maggio la tappa romagnola del percorso Territori in cammino
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