ULTIMO AGGIORNAMENTO: rumors e indiscrezioni da Palazzo Chigi dicono che la bozza del decreto Telecomunicazioni con cui, dopo 25 anni dall’adozione, si intende innalzare di almeno 50 volte l’elettrosmog in TUTTA ITALIA (più antenne, più radiofrequenze = più agenti possibili cancerogeni nell’aria, ovunque) è già stata modificata, molto probabilmente cambiata in peggio per la salute pubblica e l’ambiente, sempre più a favore della lobby.
Entro Giugno 2023 dovrebbe/potrebbe arrivare un DPCM del Presidente Meloni, poi seguire l’iter parlamentare del decreto in Commissione e infine approdare il tema nella Conferenza dei servizi (nel tavolo in cui siedono anche i Sindaci dei Comuni italiani dell’ANCI). Insomma, in autunno potremmo ritrovarci lo tsunami elettromagnetico, dalla media cautelativa (anche se non pienamente protettiva) degli attuali 6 V/m fino a 24 V/m, forse 30 V/m o chissà anche 61 V/m.
Alleanza Italiana Stop5G invita tutti alla mobilitazione permanente: partiti, politici, sindaci, associazioni, comitati, gruppi, ricercatori, scienziati, medici, cittadini, ognuno è chiamato a fare la sua parte per impedire che l’Italia diventi una discarica elettromagnetica a cielo aperto! |