Pisa, 500 studenti chiedono la fine dell’occupazione israeliana

17/11/2023

 

In 500 a chiedere la fine dell’occupazione israeliana. Una manifestazione studentesca ha attraversato le strade di Pisa soffermandosi al Rettorato dove è stata stesa una rete davanti all’ingresso per denunciare il Muro che divide Israele dai territori occupati e per oltrepassare il quale, quando non vengono respinti, i palestinesi devono subire continui e umilianti controlli. Il corteo è proseguito fino a Piazza dei Miracoli e alla Torre Pendente dalla quale è stata sventolata una bandiera palestinese.

In occasione della giornata di mobilitazione promossa dai Giovani Palestinesi in Italia e in concomitanza con lo sciopero contro la Manovra economica del Governo, il corteo studentesco, al quale hanno partecipato anche lavoratori\trici in sciopero, ha condannato il genocidio di un popolo da decenni costretto a vivere in campi profughi con luce e acqua erogati solo per poche ore al giorno nonchè l’attacco alla Striscia di Gaza che ad oggi ha provocato la morte di circa 12 mila persone.

Riportiamo, con alcune note biografiche, l’intervento di un compagno del No Camp darby a Radio Grad

Se in Israele il Parlamento approva una legge che considera sostegno al terrorismo anche la  opinione e \o critica  e la solidarietà al popolo palestinese,

In Francia si intensifica la repressione contro movimenti e realtà solidali con il popolo palestinese
Lo stesso accade in Germania: i divieti di manifestare nelle città tedesche e gli arresti di molte persone  sono stati contestati anche dagli artisti e scrittori ebrei che vivono nel paese  che hanno denunciato un clima di paura e repressione inaudito  e con la scusa di scoraggiare ogni solidarietà ad Hamas hanno finito con il proibire ogni forma di protesta contro l’intervento militare di Israele. A Berlino, vive la stragrande maggioranza della comunità palestinese tedesca che pochi anni fa superava 100 mila unità, nelle scuole è stato  vietato agli studenti di indossare le kefiah
Nel frattempo  in Italia invece viene emanato un nuovo Pacchetto Sicurezza con la creazione di nuovi reati ad esempio:
  • reclusione da 2 a 7 anni per chi, con violenza o minaccia, occupi o detenga senza titolo un immobile altrui
  • Gli agenti di sicurezza sono autorizzati a detenere un’arma da fuoco privata diversa da quella d’ordinanza
  • mano pesante contro i blocchi stradali trasformando la sanzione amministrativa attuale in un reato punibile con anni di carcere
  • Potenziamento delle prerogative dell’intelligence che nel corso della loro attività sotto copertura non saranno punibili per i reati commessi
  • chi organizza o partecipa una rivolta in un carcere con atti di violenza, minaccia o con altre condotte pericolose avrà una pena che passa da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa. 
  •  da 2 a 6 anni la pena per chi promuova e diriga una rivolta anche in un centro di accoglienza e accoglienza per i migranti. E’ notizia risaluta la decisione del Governo Meloni di aprire nuovi Cpr nel paese.

E’ del tutto evidente che davanti al genocidio del popolo palestinese si stia preparando in Occidente una risposta atta a tacitare ogni forma di dissenso e di opposizione al sostegno accordato al Governo di Israele e nella occorrenza introdurre nuovi reati nel codice penale che alla occorrenza potranno essere utilizzati anche contro  movimenti e manifestazioni sociali, sindacali e politiche conflittuali

Bibliografia

 

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