Dopo il Senato, il 19 Dicembre 2023 anche la Camera dei Deputati ha approvato il DDL Concorrenza che all’art.10 prevede l’innalzamento dei limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico in tutta Italia. Una pesante sconfitta per tutti i cittadini, una vittoria per il Ministro Urso e la lobby del 5G dopo 25 anni di tentativi a vuoto. In Gazzetta Ufficiale la legge è stata pubblicata il 30 Dicembre 2023, vuol dire che il 29 Aprile 2024 scadono i 120 giorni dell’iter entro i quali il Governo dovrà sentire il CIPRIE e le Regioni-Comuni(Sindaci) nella Conferenza dei Servizi. Molti enti sono contrari, ma non basta. Si parte dalla media aumentata ai 15 V/m, se dovesse esserci un’intesa diversa potrebbe salire ancora di più (20, 30 V/m), altrimenti minimo 15 V/m coi picchi diurni a 61 V/m, quindi anche 100 volte più di oggi la potenza di agenti possibili cancerogeni nell’aria. A seguire DPCM Meloni che regolamenta il tutto entro il 29 Maggio. Dal giorno dopo, tsunami elettromagnetico 5G in tutta Italia, senza mai più poter tornare indietro. Un vero e proprio trattamento sanitario obbligatorio per tutti gli italiani, con la vita degli elettrosensibili seriamente in pericolo.
La misura della classe politica e governativa la troviamo poi negli atti e nella discussione parlamentare. Nel dibattito in Aula, spiccano tra le tante le farneticanti teorie dell’On. Salvatore Deidda (Fratelli d’Italia) che a Montecitorio ha detto: “è ingiusto sottolineare che nelle città aumenteranno le tensioni legate a questo argomento. Bisogna spiegare ai cittadini (…) più la tecnologia va avanti, più salvaguardiamo la salute dei cittadini e facciamo tutto questo anche con la collaborazione delle associazioni ambientaliste.” Più o meno lo stesso concetto si trova sul sito ufficiale della Camera dei Deputati – documentazione parlamentare: per illustrate il disegno di legge, si legge “aggiornamento dei parametri per la protezione dalle esposizioni a campi elettromagnetici.” Si, avete letto bene, hanno scritto proprio PROTEZIONE, cioé aumentare l’irraggiamento di possibili agenti cancerogeni nell’aria H24 – 7/7 con picchi possibili fino a 100 volte più di oggi, per il Parlamento equivale a PROTEGGERE LA POPOLAZIONE. Assente e impalpabile l’opposizione che ha supinamente consentito lo smantellamento della norma cautelativa. |