Corpi, territori e donne palestinesi

Rassegna del 12/01/2024

Ammazzare con ogni mezzo

È preferibile una fine orrenda oppure la sopportazione di orrori senza fine?

Per quelli che adorano i numeri, le più menti statistiche, c’è il macabro aggiornamento quotidiano – il più serio è quello che Mondoweiss pone all’inizio dei suoi articoli – ma le cifre dello sterminio, si sa, ormai scivolano via. Che differenza volete che facciano, viste da lontano, 23, 26 o 28mila morti? Per chi preferisce l’orrore del come si può essere uccisi, ci sono le esecuzioni a bruciapelo, prima delle mamme e dei papà davanti ai bambini, poi quelle dei padri davanti ai figli disabili e così via via crescendo nella scala delle atrocità. Le racconta Maha Hussaini su Middle East Eye tradotto da Pagine Esteri. Per le anime belle che si domandano se in ogni guerra, “purtroppo”, questo non sia inevitabile, c’è Nicola Perugini che spiega su Al Jazeeratradotto da Invicta Palestina, come Israele abbia spinto deliberatamente la gente di Gaza in “zone sicure” per poi bombardarle. E infine, per chi arriva senza alcun cinismo a chiedersi se sia davvero preferibile una fine orrenda alla sopportazione di orrori senza fine, c’è Ayman Hamid, 40 anni, padre di otto figli, sfollato presso l’Università islamica di Gaza, che, in questo articolo che traduciamo da Ctxt, arriva a gridare: “Temevo la morte dei miei figli a causa dei bombardamenti israeliani, ma ora temo che moriranno a causa dell’epidemia e della mancanza di assistenza sanitaria. Israele cerca di ucciderci con ogni mezzo possibile”. Questa è la fotografia di Gaza cui non si deve pietà ma giustizia, quella che ci sembra abbia il diritto – senza ipocrisie e senza alcuna retorica – di chiedere a chi su Comune ha la forza di leggere tutto questo: per favore non tollerate che, in attesa di tempi migliori, vinca ancora una volta l’abitudine all’orrore. Perché in quel caso è ben più che probabile che tempi migliori non arriveranno

[SEGUE]

Lettera agli ipocriti d’Europa

Il conformismo e la complicità con la violenza dominano il mondo accademico
Franco Berardi Bifo

Corpi, territori e donne palestinesi

Militarismo, degrado ambientale e patriarcato vanno intesi in maniera congiunta. La lotta del popolo palestinese – e di ogni altro popolo colonizzato e oppresso – riguarda molto il femminismo. La violenza patriarcale trascende i corpi, gli orologi e le frontiere
L. Cantos Martínez M. Di Paula López S. Méndez

Il genocidio alla Corte dell’Aia

L’11 e 12 gennaio il tribunale dell’Onu esamina la denuncia del Sudafrica
Fabio Marcelli

Nella guerra come vita quotidiana

Se il governo di Erdogan alza la voce contro lo sterminio dei Palestinesi diventa meno tiranno?
Raúl Zibechi

La fuga dall’arruolamento

Il no alla guerra degli obiettori di coscienza ucraini, russi e israeliani
Pasquale Pugliese

Ancora condanne per Bayer

Il tribunale del Missouri ha imposto a Bayer sanzioni per 1.5 miliardi di dollari
Silvia Ribeiro

Stato delle disuguaglianze in Italia

Il 5% delle famiglie italiane possiede circa il 46% della ricchezza totale
Giovanni Caprio.

Ma la scuola di Manzi chiude?

La scuola Fratelli Bandiera di Roma è finita su molti giornali

Verità e finzioni del nostro tempo

T. E.
I frequenti cambi di regime del Sahel visti con gli occhi della gente comune
Mauro Armanino

Domenica ero all’Acca Larentia

La commemorazione della Strage di Via Acca Larentia ha visto tre diverse fasi
Daniele Aristarco
Agenda
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